Domenica alle 12.30 il Pisa va a Cagliari per una partita che vale più dei tre punti. È uno di quegli incroci che possono cambiare anche la stagione. Ecco perché vale la pena seguirla, fino all’ultimo minuto.

LA RIVINCITA DEL GRANDE EX – Il primo motivo è la rivincita del grande ex, Tramoni. Non serve girarci intorno: è una delle chiavi tecniche e anche emotive della gara. In un periodo in cui al Pisa è mancata qualità negli ultimi trenta metri, uno come lui può accendere la giocata che ti rimette in partita, o che ti fa respirare quando stai soffrendo. E poi c’è sempre quel sapore particolare quando torni in uno stadio dove sei stato “di casa”: ti senti osservato, ti viene naturale voler lasciare un segno. A Cagliari Matteo Tramoni e suo fratello Lisandru ci sono cresciuti e ci fu anche una grossa polemica quando la società sarda se ne privò lasciandoli partire verso Pisa. Potrebbe essere la gara della ritrovata maturità per il corso.

LA PRIMA SENZA I GIOCATORI IN AFRICA – Il secondo motivo è che sarà la prima senza i giocatori partiti per l’Africa. Nzola e Akinsanmiro non ci sono e questo cambia rotazioni, soluzioni e pure identità. Davanti mancherà un riferimento, in mezzo un corpo e una gamba che spesso ti tenevano in piedi. È una perdita pesante, ma è anche un test: capire se il Pisa ha alternative vere o se finora ha vissuto troppo su certezze che adesso non esistono più.

SCONTRO DIRETTO, STAVOLTA ANDRA’ DIVERSAMENTE? – Il terzo motivo è lo scontro diretto e quella domanda che gira da giorni: stavolta andrà diversamente? Il Pisa arriva da tre sconfitte consecutive e la classifica non aspetta. Proprio per questo la partita di Cagliari non è “una delle tante”: è una di quelle che possono fermare una scivolata, o allungarla. E quando giochi contro una concorrente, il peso raddoppia: perché muovi te e fermi loro.

RIMANERE AGGANCIATI AL TRENO – Il quarto motivo è rimanere agganciati al treno, non perdere contatto dalle rivali per la salvezza. In questa fase del campionato basta poco per ritrovarsi risucchiati, e basta altrettanto poco per rimettersi in linea. Un risultato positivo alla Domus può ridare ossigeno, riportare un minimo di fiducia e soprattutto evitare che la prossima diventi già una partita “da ultima spiaggia”. Ricordando che a gennaio sarà importante arrivare insieme al “gruppone” per avere la stessa attrattiva degli altri club sul mercato.

PROVARE QUALCOSA DI NUOVO – Il quinto motivo è provare qualcosa di nuovo. Gilardino ha fatto capire che farà riflessioni anche sui singoli, e questa è la settimana giusta per cambiare qualche dettaglio. Che sia una seconda punta più rapida vicino a Meister, o un assetto diverso per scardinare il 3-5-2 del Cagliari, il Pisa ha bisogno di un segnale anche tattico: non per stravolgere tutto, ma per dare una scossa. E in uno scontro diretto, spesso, la differenza la fa proprio una scelta diversa, una mossa che non ti aspetti.

Moreo esulta dopo aver segnato (Foto Gabriele Masotti)

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Ex collaboratore de "La Nazione" di Pisa fino a marzo 2025. Scrivo anche per Qui News Pisa e collaboro con Punto Radio.