Un background classico e un amore dichiarato per il jazz uniti a una spiccata sensibilità pop e a un’innata propensione per il gusto dell’improvvisazione: questi gli ingredienti che definiscono l’identità sonora di Brad Mehldau, prossimo ospite della 3/a edizione di Pisa Jazz Rebirth mercoledì 12 luglio ore 21.30 al Giardino Scotto di Pisa (Lungarno Fibonacci 2). Il musicista americano, definito dal New York Times “il pianista più influente degli ultimi 20 anni”, già vincitore di un Grammy con l’album del 2020 “Finding Gabriel”, sarà sul palco col suo trio: Larry Grenadier al basso e Jeff Ballard alla batteria. Assente dalla Toscana dal 2014, il concerto del Brad Mehldau Trio è un’esclusiva regionale di Pisa Jazz Rebirth, festival nato dal progetto Pisa Jazz a cura di Associazione ExWide con la direzione artistica di Francesco Mariotti e il contributo di Fondazione Pisa, Ministero della Cultura, Regione Toscana e Comune di Pisa (biglietti su TicketOne, info su www.pisajazz.it).

Il rigore della forma incontra la scintilla dell’improvvisazione in quella che – dai primi anni ’90, periodo di uscita dei primi lavori di Mehldau – è la poetica musicale dell’acclamato pianista. Mehldau ha lavorato molto come solista, ma negli ultimi due decenni è soprattutto con la formula del trio che si sono manifestate le sue creazioni artistiche, imponendolo a livello internazionale grazie ad una spiccata sensibilità pop che si sposa col jazz e gli studi di natura classica. L’insieme di questa miscela di influenze si traduce in un risultato artistico tanto stratificato quanto fruibile, un messaggio sonoro in grado di essere recepito da ogni genere di pubblico: dai puristi del jazz fino agli ascoltatori più casual. L’universalità della sua musica è anche testimoniata dalla scelta di suoi brani per diverse colonne sonore di capolavori del cinema quali Eyes Wide Shut di Stanley Kubrick e Million Dollar Baby di Wim Wenders. Nel suo frullatore musicale finiscono spesso e volentieri numerosi nomi del pop più colto e avanguardistico, dai Beatles ai Radiohead passando per Nick Drake e George Gershwin, i cui successi vengono riarrangiati e stravolti per essere riproposti sotto forma di lunghe suite oniriche. Non mancano incursioni nel mondo del rock, con classici di Oasis e Soundgarden che fanno spesso capolino nelle scalette del trio.

Pisa Jazz si svolge sotto la direzione artistica di Francesco Mariotti, con il contributo della Fondazione Pisa, del Ministero della Cultura, della Regione Toscana e del Comune di Pisa. Il festival si realizza grazie alla preziosa collaborazione di molte realtà del territorio come Palazzo Blu, l’Ente Parco Regionale di Migliarino San Rossore Massaciuccoli, l’Opera della Primaziale Pisana, Arno Vivo, Toscana Produzione Musica, l’associazione studentesca Isola del Jazz e l’Associazione Culturale Sarda Grazia Deledda – Pisa. Pisa Jazz opera nel circuito nazionale dell’Associazione I-Jazz e in quello europeo di Europe Jazz Network.

 

Prevendite su circuito TicketOne

Info: www.pisajazz.it

Su FB: Pisa Jazz

Su IG: @pisajazz

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Elisa Bani
Direttore responsabile di Sestaporta.news. Giornalista pubblicista ha lavorato dieci anni a PuntoRadio come redattrice e speaker. Collaboratrice per il quotidiano La Nazione, ha inoltre diretto l'ufficio stampa dei Comitati territoriale e regionale dell'ente di promozione sportiva Uisp.