In una delle città più giovani e sperimentali d’Italia, il centenario Teatro Verdi di Pisa entra a tutti gli effetti, con questa prima stagione disegnata dal celebrato compositore Marco Tutino, nel DNA sfidante che scorre con l’Arno nelle vene della città, grazie alle sue istituzioni universitarie e alla sua vocazione per le arti contemporanee, ben rappresentate anche dall’opera immagine della stagione “Manifesto”, appositamente commissionata dal Verdi al celebrato writer e pittore pisano Francesco Barbieri, tra gli artisti italiani più ricercati del momento.
E già dall’apertura del 31 ottobre si delinea subito la nuova ambizione del Verdi grazie a una nuova produzione del Macbeth verdiano firmata dal regista e librettista Fabio Ceresa, già collaboratore di artisti come Ronconi, Nekrosius, dello stesso Tutino e animatore di festival sfidanti come quello della Valle d’Itria o dell’irlandese Wexford. Sul podio della ORT Giuseppe Finzi, allievo di Muti in Scala e poi per lungo tempo direttore principale della San Francisco Opera, nonché presenza costante nei migliori teatri europei come la Komische Oper di Berlino. Nel ruolo del titolo il solido Franco Vassallo e al suo fianco Vittoria Yeo, che tornerà a Lady Macbeth dopo Tokyo e dopo la Desdemona all’Opera di Roma.
Dal 26 novembre si avrà una prima incursione nelle nuove frontiere del teatro d’opera con un dittico cameristico di assoluta originalità grazie al rarissimo Le Bal Masqué di Poulenc, protagonista il baritono Giacomo Medici, e alla prima esecuzione assoluta de La Torre, progetto di impronta fortemente glocal grazie al compositore pisano Marco Bargagna e al libretto elaborato da Vincenzo de Vivo, nome apicale della cultura musicale italiana, su soggetto del celebre scrittore pisano Marco Malvaldi, noto anche al grande pubblico per la popolare serie de I Romanzi del Barlume. Una nuova commissione nata su impulso del Comitato per gli 850 anni del Campanile con il contributo dell’Opera della Primaziale Pisana, della Fondazione Pisa e del Comune di Pisa.
In buca lo stimato ensemble Sentieri Selvaggi, autorità riconosciuta nel repertorio contemporaneo, con la bacchetta del loro membro fondatore Carlo Boccadoro. Il cast giovanissimo nasce in collaborazione con la Scuola dell’Opera del Teatro Comunale di Bologna per un palco in linea con la vocazione formativa di Pisa e il grande potenziale pubblico universitario che anima la città.
A gennaio con la Carmen di Bizet, nei 150 anni dalla sua prima esecuzione, torna in città Beatrice Venezi sul podio dell’Orchestra Sinfonica Fiorentina e con la regia e le scene di Filippo Tonon, esperto frequentatore del titolo in più produzioni a partire da quella di San Paulo in Brasile nel 2014. Il cast è impreziosito da Laura Verrecchia, una delle voci più stimate e ricercate delle giovani generazioni, con l’Escamillo del fiorentino Devid Cecconi, già affermato sui migliori palchi d’Europa, dalla Scala alla Bayerische Staatsoper, e ben conosciuto al Direttore Artistico Marco Tutino per aver interpretato la sua Ciociara al Festival di Wexford.
A febbraio con il raro titolo di Britten The Turn of the Screw nella nuova produzione del Verdi a firma del regista star Davide Livermore, si torna nel cuore delle nuove sperimentazioni grazie a una produzione che non solo indaga un’opera apicale di Britten, ma lo fa guardandola dall’inedita prospettiva produttiva della prosa, in un dialogo continuo tra i due mondi, grazie anche alla ripresa del progetto originale di Livermore da parte del noto attore e drammaturgo Giancarlo Judica Cordiglia, personalità artistica cresciuta tra prosa, cinema, ma anche serie TV e nomi del calibro di Ronconi, Lavia, ma anche Dario Argento e Lizzani, fino a serie cult come Boris. In buca l’Orchestra Sinfonica Fiorentina e sul podio il giovane direttore Francesco Ciluffo, in costante ascesa da Londra a Vienna e ormai tra le nuove leve più stimate dei nostri giorni. Il solido soprano messicano Karen Gardeazabal sarà la celebre istitutrice tratteggiata dal romanziere Henry James, mentre Valentino Buzza interpreterà il ruolo di Quint.
Con L’Elisir d’Amore di Donizetti a marzo ’26 si chiuderà dunque la stagione d’opera: la coproduzione guidata dal Teatro Sociale di Como vedrà la regia di Andrea Chiodi, regista teatrale italiano cresciuto professionalmente a Los Angeles, quindi assistente di Lavia e ormai da anni attivo non solo in prosa ma anche per grandi happening culturali, come le dirette televisive in Piazza Duomo per Expo. Sul podio dell’Orchestra Roma Tre al suo debutto in città Massimiliano Caldi, direttore d’esperienza con una storia di solida collaborazione in Scala. Il giovane soprano Greta Doveri, formatasi tra Maggio Musicale Fiorentino e Scala, sarà Adina, mentre Nemorino avrà la fresca voce di Valentino Buzza, tenore di esperienza nel repertorio e già apprezzato in contesti di grande prestigio come la Wigmore Hall di Londra. Nel complesso il cast avrà quella giovinezza che un grande regista come Giorgio Strehler ha sempre ritenuto necessaria per inverare plasticamente alcune storie d’amore del repertorio operistico, soprattutto quei drammi giocosi ove entri in gioco una innocente magia.
Il Teatro Verdi ringrazia per il sostegno alla propria attività il Comune di Pisa (Fondatore di diritto), il Ministero della Cultura; i Sostenitori: Toscana Energia, Toscana Aeroporti, Unione Industriale Pisana, Università di Pisa; Fondazione Pisa, Regione Toscana; PharmaNutra S.p.A, sponsor principale della Stagione.
Diego Fiorini, Presidente Fondazione Teatro di Pisa, sottolinea: “La Stagione d’Opera 2025/26 firmata dal Maestro Marco Tutino risponde perfettamente alle grandi aspettative che il suo nome alimenta. Una firma di eccezionale valore per il pubblico del Verdi che merita dal proprio Teatro una offerta artistica di grande qualità. Il Teatro Verdi è e vuole essere in ogni modo centrale nella vita culturale della nostra città e un punto di riferimento per l’intera regione e non solo. Desidero che sia il luogo dell’incontro, della riflessione culturale e della bellezza della quale tutti abbiamo estremo bisogno. Potremmo dire che nell’anniversario dei 160 anni dall’inizio della sua costruzione, ora il Teatro di Pisa vive una importante fase di ristrutturazione e di apertura oltre il proprio perimetro, una fase di rinnovata freschezza, fervore e vivacità che lo riporta tra le realtà più esuberanti e produttive del panorama nazionale. In questa fase di grande impegno è centrale il ruolo di tutti i nostri lavoratori che con passione e dedizione rendono possibile questo importante progetto. Molti sono i nuovi compagni di viaggio, i nuovi sostenitori e gli imprenditori che hanno sposato il nostro intento e che con entusiasmo si sono messi in gioco, mossi dalla consapevolezza che il Teatro Verdi meriti sostegno e investimenti. La Stagione d’Opera è il segno di una nuova e ambiziosa progettualità che culmina e si completa in una offerta formativa per i giovani. Il Teatro Verdi vuole essere una concreta occasione formativa, una ‘scuola’ dei mestieri dell’arte dello spettacolo a tutela dei tanti saperi che si fanno concreti nelle mani dei nostri lavoratori e che sono un patrimonio da tutelare e da trasmettere. Dedichiamo questa Stagione al nostro affezionato pubblico e in particolare ai nostri giovani perché in loro e con loro prosegua la straordinaria tradizione del Teatro”.
Filippo Bedini, assessore alla Cultura del Comune di Pisa, chiosa: “Consideriamo interessante l’idea di presentare una tradizione della nostra città, quella cioè legata alla cultura musicale, nello stesso giorno in cui tutti i pisani dedicano il loro pensiero e la loro attesa a quella che è la tradizione culturale e cultuale per eccellenza, cioè la Luminara per il Santo Patrono Ranieri. Sulla tradizione e le tradizioni, la loro riscoperta e la loro dignità di momenti di autentico profilo culturale e non di manifestazioni effimere e derubate della loro storicità, la nostra Amministrazione ha impostato una precisa linea di mandato perché nelle radici e nella storia, sia essa gloriosa o meno, si incardina il nostro presente ed è possibile costruire il futuro. La storia e le tradizioni tracciano sentieri sicuri in ogni senso. La musica lirica, oggi poco apprezzata dalle giovani generazioni perché da esse poco conosciuta e frequentata, è un grandioso patrimonio che ereditiamo e che ha un valore assoluto. Il Comune di Pisa crede molto nel Teatro Verdi e molto investe per consentirgli di compiere la sua missione: conservare e diffondere la cultura musicale. La nuova stagione lirica firmata dal Maestro Marco Tutino, grande interprete di questa missione, in quanto compositore e direttore artistico, promette di essere interessante e in linea con l’idea di tradizione, tra titoli di grande richiamo e altri meno frequentati ma altrettanto meritevoli di essere proposti dopo molto tempo o per la prima volta”.
Marco Tutino, direttore artistico Fondazione Teatro di Pisa, ricapitola: “La Stagione Lirica 2025/2026 del Teatro Verdi di Pisa è stata pensata e organizzata cercando di perseguire due obbiettivi fondamentali: incrementare la qualità artistica e sfruttare al massimo la professionalità di chi lavora in Teatro. Per raggiungere questi traguardi, abbiamo programmato sei titoli: tre opere del grande repertorio, due opere del ‘900 storico, una prima esecuzione assoluta. Ventidue i teatri coinvolti nelle coproduzioni e nelle collaborazioni: diciannove teatri di tradizione, una Fondazione lirico-sinfonica, un Teatro Nazionale di Prosa, un Teatro estero. Sei nuovi allestimenti: quattro del Teatro di Pisa. Inoltre, abbiamo ricercato cast vocali di assoluto prestigio internazionale, affiancandoli a giovani talenti emergenti e a nuove proposte selezionate in audizioni e concorsi. La scelta dei direttori d’orchestra e dei team creativi è stata effettuata cercando di ottenere il meglio che il panorama del Teatro Lirico può offrire, coinvolgendoli in progetti credibili e di qualità complessiva. Siamo certi che il pubblico apprezzerà questo sforzo, che ha il primo dovere di soddisfare le aspettative di chi ama l’Opera Lirica e si aspetta di ritrovare ogni volta la passione che sa produrre”.
STAGIONE D’OPERA 2025/2026
MACBETH
Melodramma in quattro atti, libretto di Francesco Maria Piave dalla omonima tragedia di William Shakespeare
Musica di Giuseppe Verdi
29 ottobre ore 16,00 Promozionale scuole
31 ottobre ore 20,30 I recita
2 novembre ore 15,30 II recita
Personaggi e Interpreti
MACBETH
Franco Vassallo
BANCO
Roberto Scandiuzzi
LADY MACBETH
Vittoria Yeo
DAMA DI LADY MACBETH
Barbara Massaro
MACDUFF
Matteo Falcier
MALCOLM
Francesco Pittari
MEDICO/DOMESTICO
Alin Anca
SICARIO/ARALDO
Alin Anca
Direttore
Giuseppe Finzi
Regia
Fabio Ceresa
Scene Tiziano Santi
Costumi Giuseppe Palella
Lighting Designer George Tellos
Coreografia Mattia Agatiello
ORT – Orchestra della Toscana
(bande di palcoscenico a cura di Orchestra Giovanile Toscana)
compagnia di danza Fattoria Vittadini
Coro Arché | Maestro del coro Marco Bargagna
Nuovo allestimento del Teatro Verdi di Pisa in coproduzione con Teatro Alighieri di Ravenna,
Teatro Amintore Galli di Rimini, Teatro Pavarotti-Freni di Modena, Teatro Goldoni di Livorno,
Teatro Valli di Reggio Emilia, Teatro Comunale di Ferrara, Teatro Sociale di Rovigo,
Teatro Comunale Mario Del Monaco di Treviso, Teatro Verdi di Padova
LE BAL MASQUÉ
Cantata profana per baritono e strumenti, su poesie di Max Jacob
Musica di Francis Poulenc
Personaggi e Interpreti
Baritono Giacomo Medici
LA TORRE
Soggetto di Marco Malvaldi, libretto di Vincenzo De Vivo
Musica di Marco Bargagna
26 novembre ore 16,00 Promozionale scuole
28 novembre ore 20,30 I recita
30 novembre ore 15,30 II recita
Prima esecuzione assoluta
Nuova commissione del Comitato per gli 850 anni del Campanile
con il contributo di Opera della Primaziale Pisana, Fondazione Pisa, Comune di Pisa
Personaggi e Interpreti
DIOTISALVI Giacomo Medici
BONANNO Emanuele pellegrini
AGOSTINO Silvia Porcellini
BULGARINO Oronzo D’Urso
RANIERI Giulio Termini
CENNO Chiara Scannapieco
in collaborazione con la Scuola dell’Opera del Teatro Comunale di Bologna
Direttore
Carlo Boccadoro
Regia
Stefania Panighini
Scene Italo Grassi
Costumi Manuel Pedretti
Lighting Designer Daniele Naldi
Coreografia Daniela Maccari
Ensemble Sentieri Selvaggi | Compagnia di danza Teatro di Pisa
Nuovo allestimento del Teatro Verdi di Pisa
CARMEN
Opéra-comique in quattro quadri, libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy tratto dalla novella omonima di Prosper Mérimée
Musica di Georges Bizet
21 gennaio ore 16,00 Promozionale scuole
23 gennaio ore 20,30 I recita
25 gennaio ore 15,30 II recita
Personaggi e Interpreti
CARMEN
Laura Verrecchia
MICAËLA
Valentina Mastrangelo
FRASQUITA
Laura Esposito
MERCÉDÈS
Leyla Martinucci
DON JOSÉ
Leonardo Caimi
ESCAMILLO
Devid Cecconi
IL DANCAÏRE
Antonino Giacobbe
IL REMENDADO
Saverio Pugliese
ZUNIGA
Andrea Comelli
MORALÈS
Luca Bruno
LILAS PASTIA/ UNA GUIDA
Luigi Ragoni
Direttore
Beatrice Venezi
Regia e Scene
Filippo Tonon
Costumi Filippo Tonon e Carla Galleri
Lighting Designer Fiammetta Baldiserri
Coreografia Maria José Leon Soto
Orchestra Sinfonica Fiorentina
Compagnia di danza Teatro di Pisa
Coro Arché | Maestro del coro Marco Bargagna
Coro di Voci Bianche Bonamici | Maestro del coro Voci Bianche Angelica Ditaranto
Nuovo allestimento del Teatro Sociale di Rovigo in coproduzione con Teatro Verdi di Pisa, Teatro Mario Del Monaco di Treviso, Teatro Verdi di Padova, Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno, Teatro Della Fortuna di Fano, Teatro dell’Aquila di Fermo
THE TURN OF THE SCREW
(il Giro di Vite)
Opera in un prologo e due atti su libretto di Myfanwy Piper, dal racconto omonimo di Henry James.
Musica di Benjamin Britten
25 febbraio ore 16,00 Promozionale scuole
27 febbraio ore 20,30 I recita
1° marzo ore 15,30 II recita
Personaggi e Interpreti
IL PROLOGO/PETER QUINT
Valentino Buzza
L’ISTITUTRICE
Karen Gardeazabal
MILES
da definire
FLORA
da definire
MISS GROSE
Marianna Nappa
MISS JESSEL
Polly Leech
Direttore
Francesco Cilluffo
Regia
Davide Livermore
(ripresa da Giancarlo Judica Cordiglia)
Scene Manuel Zuriaga
Costumi Mariana Fracasso
Lighting Designer Antonio Castro
Ensemble Orchestra Corelli
Nuovo allestimento del Teatro Verdi di Pisa, in collaborazione con Teatro Nazionale di Genova
Teatro Carlo Felice di Genova e Palau de Les Arts Reina Sofía di València
L’ELISIR D’AMORE
Melodramma giocoso in due atti. Libretto di Felice Romani, tratto dal libretto di Eugène Scribe “Le Philtre”
Musica di Gaetano Donizetti
25 marzo ore 16,00 Promozionale scuole
27 marzo ore 20,30 I recita
29 marzo ore 15,30 II recita
Personaggi e Interpreti
ADINA
Greta Doveri
NEMORINO
Valentino Buzza
BELCORE
Nicola Farnesi
DULCAMARA
Roberto Lorenzi
GIANNETTA
Federica Sardella
Direttore
Massimiliano Caldi
Regia
Andrea Chiodi
Scene Guido Buganza
Costumi Ilaria Ariemme
Lighting Designer Gianni Bertoli
Roma Tre Orchestra
Coro Arché
Maestro del coro Marco Bargagna
Nuovo allestimento del Teatro Sociale di Como in coproduzione con Teatro Fraschini di Pavia, Teatro Grande di Brescia, Teatro Ponchielli di Cremona, Teatro Coccia di Novara, Teatro Verdi di Pisa