Da Giovedì 30 Ottobre riprende il via il percorso teatrale inclusivo della compagnia pisana “Il Nome della Compagnia” che unisce passione per la scena e attenzione all’inclusione sociale. Gli spettacoli de Il Nome della Compagnia, con la regia di Lamberto Giannini, Margherita Furlan e Virginia Mugnaini –da anni animano i principali palcoscenici del territorio, dal Politeama di Cascina, al Teatro Nuovo di Pisa fino al Teatro Verdi di Pisa, passando poi per location di valore artistico e storico come Villa Bertelli a Viareggio e La Fortezza Vecchia di Livorno, il tutto coronato da alcuni premi portati a casa dalla Compagnia.

L’appuntamento settimanale è fissato ogni giovedì dalle 18:00 alle 20:00 presso la Stazione Leopolda di Pisa, e l’inizio del corso è previsto per giovedì 30 ottobre. La prima lezione è gratuita, un invito aperto a chiunque voglia mettersi in gioco, conoscere nuove persone e sperimentare il potere trasformativo dell’arte.

Un laboratorio per tutti, oltre ogni barriera:
Il laboratorio è pensato come spazio condiviso dove persone con e senza disabilità possono esplorare, creare e rappresentare il proprio vissuto attraverso il linguaggio universale del teatro. Non si tratta di adattarsi a un modello prestabilito, ma di portare sul palco se stessi, con autenticità. Le differenze individuali non vengono nascoste, ma esaltate: diventano materia viva, ricchezza creativa, occasione di incontro.
Nessuno sul palco è qualcosa di diverso da ciò che realmente è: il teatro diventa così un luogo dove si può sperimentare il piacere di esprimersi, non costruendo un “falso sé”, ma valorizzando le proprie caratteristiche, anche quelle solitamente considerate un limite.

Oltre la recitazione: emozioni, movimento, relazioni. I trenta attori coinvolti nei precedenti progetti hanno portato in scena testi carichi di significato, sketch comici, momenti di quotidianità, danze e performance improvvisate. Alcuni hanno seguito coreografie strutturate, altri hanno scelto la libertà di movimento, ognuno seguendo il proprio ritmo, secondo le proprie capacità. Il teatro è diventato così strumento di crescita personale, di esplorazione emotiva e consapevolezza di sé. Ogni partecipante può indagare le proprie emozioni, riconoscerle e rappresentarle in modo unico. Anche i linguaggi espressivi più diversi hanno trovato nel teatro un mezzo comune per entrare in relazione con gli altri.

Il progetto ha già lasciato un segno nella realtà pisana, e punta a costruire sempre di più una comunità più consapevole e accogliente. Ora si apre una nuova stagione, e l’invito è esteso a chiunque voglia fare esperienza di un teatro vero, partecipato e inclusivo.

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Elisa Bani
Direttore responsabile di Sestaporta.news. Giornalista pubblicista ha lavorato dieci anni a PuntoRadio come redattrice e speaker. Collaboratrice per il quotidiano La Nazione, ha inoltre diretto l'ufficio stampa dei Comitati territoriale e regionale dell'ente di promozione sportiva Uisp.