L’inverno ha lasciato spazio alla primavera. La bella stagione porta con sé quel calore piacevole di un tiepido sole e così il Pisa è sbocciato e si è messo l’abito più bello, riuscendo in poco meno di due mesi a risalire dal decimo al terzo posto in classifica. Dopo la vittoria di ieri contro la Carrarese tutti coloro che hanno a cuore i colori nerazzurri hanno iniziato a sognare.

Ci sono almeno 12 motivi per cui è lecito sognare, li riassumiamo così:

Uno, come i gol subiti nelle ultime cinque partite di campionato. La difesa è riuscita a vincere la sua scommessa, riscattandosi dalle critiche dovute alle cattive prestazioni della prima parte di campionato.

Due, gli schemi cardine di questa stagione: il 3-5-2 e il 4-3-1-2. Perché quando si dà un criterio di gioco, una credibilità e si riesce anche a modificare e spaziare attraverso più sistemi tattici, l’allenatore dimostra di averci visto giusto e i giocatori di saper interpretare ogni tipo di partita.

Tre, come la posizione in classifica che il Pisa ha raggiunto dopo una emozionante rimonta, ma che dev’essere soltanto l’inizio di qualcosa di ancora più grande e importante.

Quattro, come le batoste più amare subite dal Pisa quest’anno (Piacenza, Carrarese, Entella e Pro Patria) che hanno permesso alla squadra e alla società di imparare dai propri errori. Perché anche perdere fa parte di un percorso formativo per poter diventare grandi.

Cinque, come i giocatori arrivati dal calciomercato di gennaio: Gamarra, Verna, Minesso, Pesenti e Benedetti. Emblematiche le parole di Corrado della scorsa settimana: “i giocatori che sono arrivati hanno dato la consapevolezza a quelli che c’erano che questa era una squadra forte. Hanno paradossalmente “recuperato” gli altri.”

Sei, come le partite che mancano alla fine della stagione regolare, per fare uno sprint che possa portare il Pisa ancora più in alto in ottica playoff.

Sette, come il numero dei marcatori diversi che hanno segnato nelle ultime sette partite: Izzillo, Birindelli, Brignani, Pesenti, Moscardelli, Masucci e Buschiazzo. Alcuni di questi ragazzi hanno anche segnato il loro primo gol in nerazzurro.

Otto, come le vittorie esterne del Pisa in questo campionato. I neroazzurri sono la squadra che, assieme alla Pro Vercelli ne ha vinte di più fino a questo momento.

Nove, come il numero di maglia Moscardelli che con i suoi gol è stato il primo ad avviare la rimonta nerazzurra all’inizio di questa striscia di risultati.

Dieci, come le partite di campionato consecutive che il Pisa ha disputato senza perdere, un ruolino impressionante che ha costruito la rimonta.

Undici, come il numero di un gruppo unito e coeso che parte in un abbraccio collettivo alla fine di una partita verso un compagno che segna il gol decisivo e guarda ad un unico obiettivo.

Dodici, come il dodicesimo uomo in campo, quell’Arena infuocata che non ha mai fatto mancare l’apporto alla squadra in tutta la stagione.

Sarebbe facile fare proclami, parlare di grande squadra adesso, ma non sarebbe giusto. Lo hanno capito anche all’interno della dirigenza, invitando, con le parole di Giovanni Corrado, a dimenticare da subito quanto fatto finora. Perché la strada è lì davanti, pronta per essere percorsa. Adesso però si può sognare.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018