Ieri sera, durante la puntata numero 28 di Finestra sull’Arena, abbiamo intervistato in studio il cantautore pisano Alberto Nelli con il quale abbiamo discusso di calcio neroazzurro e dei suoi progetti. Rivedi la puntata e rileggi le dichiarazioni di Alberto Nelli.
Dalla lunga analisi della sconfitta contro il Livorno nel derby all’approvazione in consiglio comunale dell’inserimento nel piano delle alienazioni dell’Arena Garibaldi, tanti i temi discussi ieri sera nel corso di Finestra sull’Arena. Inoltre verso la sfida tra Pisa e Pontedera, altro “derby” di fine stagione. Nel corso della puntata abbiamo fatto quattro chiacchiere con Alberto Nelli, il cantautore pisano. Ecco le sue dichiarazioni:
Parlaci dei tuoi progetti Alberto, cosa ti riserva il tuo futuro di artista?
Sto lavorando al nuovo disco, ma uscirà nel 2019, invece sto lavorando come autore in studio per altri artisti e spero a breve di poter dare qualche annuncio, qualcosa è già stato registrato da qualche artista, lo considero il mio futuro. Mi è sempre piaciuto fare l’autore e sto lavorando con un paio di editori e artisti. Non vedo l’ora di poter parlare di questi progetti.
Cosa ne pensi della sconfitta a Livorno?
Penso ci sia poco da dire su questo derby. Dispiace, l’arrabbiatura mi è iniziata a passare proprio ieri. Nel migliore momento anche d’entusiasmo abbiamo perso il derby, sembra una costante mancare sempre l’appuntamento decisivo. Nonostante i punti persi però avremmo potuto anche essere primi dopo il derby, questo dimostra che il livello del campionato è molto basso. Oggi le gare nel calcio moderno si vincono per episodi e col Livorno è andata proprio così. Abbiamo tanti giocatori che possono far bene in futuro, anche Birindelli, ma forse non sono pronti per grandi partite come queste adesso.
Più che sulla cattiveria agonistica dove dovrebbe lavorare il Pisa?
Quelli più esperti sono abituati ad altre piazze e reggono bene, altri probabilmente no. Come avete detto in trasmissione mi piacerebbe anche a me il 3-5-2, ma non penso che sabato sia stato un problema di formazione, il calcio è fatto anche di episodi. Tante volte nel corso dell’anno si sono cambiati moduli e giocatori comunque.. A me però Petrone piace perché sta creando un telaio su cui modellare i playoff e la squadra. Sono contento ad esempio di Di Quinzio titolare, forse l’unico che batte le punizioni bene.
Cosa ne pensi della questione stadio dopo l’approvazione dell’inserimento del bene nel piano delle alienazioni?
Come direbbe Neil Armstrong “è un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per la pisanità”. Si sapeva che le tempistiche sarebbero state lunghe, quando si vanno a toccare quartieri e zone di questo tipo è così. Sono felice perché piano piano quasi tutti iniziano a trovarsi d’accordo. L’approvazione è stato un passo importante. La prima pietra? Forse entro la fine dell’anno, per ora va benissimo così.
Come vedi questo Pisa verso i playoff?
Sono una persona che cerca di vedere sempre il bicchiere mezzo pieno. Anche l’anno scorso speravo nonostante tutti sapessero che eravamo quasi retrocessi. Quest’anno siamo veramente forti per la categoria, voglio restare fiducioso. Incrocio le dita per i playoff.