Contro l’Udinese servono i primi tre punti. L’Arena si riaccende dopo due gare pesanti e piene di segnali positivi.
UNO STEP DI CRESCITA – È un momento che segna il confine tra il capire chi siamo e iniziare davvero a dimostrarlo. Con l’Udinese la squadra di Gilardino lo sa bene: oggi serve un passo in avanti, ulteriore rispetto alle prime uscite. Il pareggio con l’Atalanta e la buona prova contro la Roma hanno dato segnali importanti, ma adesso si entra in un’altra dimensione. Serve reggere 90 minuti e serve concretezza. La gara di oggi può a tutti gli effetti essere uno step di crescita.
NON CI SARA’ IL TUTTO ESAURITO? PAZIENZA – Non sarà tutto esaurito, è vero. Mancano mille posti da riempire: 558 in Gradinata, 229 in Tribuna Inferiore, 313 in Superiore. Ma pazienza. Forse è anche meglio così: meno, ma buoni. I prezzi restano un ostacolo, lo sappiamo. E ancora non si conosce il numero ufficiale degli abbonati, altro segnale che qualcosa nel rapporto col pubblico può essere migliorato. Ma quelli che ci saranno, faranno rumore per tutti.
DUE SETTIMANE PER GIOCARE – Sono state due settimane piene in cui la squadra ha potuto assimilare ancora di più il gioco di Gilardino. Peccato che non ci sarà Cuadrado, frenato da un affaticamento. Sarebbe stato uno degli ex di giornata, lui che a Udine ha lasciato ricordi e che qui a Pisa è arrivato per portare esperienza e qualità. Ma ci saranno Esteves e Vural in panchina, rientrati. Ci sarà Nzola, carico dopo il gol in nazionale. Ci sarà Aebischer, su cui si è fatta una valutazione attenta in settimana. Gilardino l’ha presa per mano questa squadra e lo ha detto chiaramente: “Negli ultimi 30 metri dobbiamo essere concreti e spietati”. E non è solo una questione tattica. È un messaggio anche al suo spogliatoio. L’undici potrebbe essere quello visto con la Roma con al massimo una o due sorprese. Crediamoci
IN QUESTA SERIE A POSSIAMO STARCI – Perché in questa Serie A ci possiamo stare, eccome. Lo ha dimostrato la squadra in campo, lo ha dimostrato il tifo sugli spalti. A Bergamo, ma specialmente all’Arena contro la Roma si è vista una tifoseria vera, compatta, rumorosa, che ha coperto tutto, anche i cori romanisti con la solita ironia, forse più sottotono del solito. E oggi c’è l’occasione di prendersi il primo successo della stagione.
CONCENTRAZIONE MASSIMA, POI… – Poi ci sarà una settimana durissima, con il Napoli al Maradona, il Torino in Coppa Italia, e il derby con la Fiorentina. Ma quella è un’altra storia. Adesso serve concentrazione piena, testa solo all’Udinese. Perché è il primo vero spartiacque. È il giorno in cui Pisa può prendersi quello che merita. Nell’Arena, per davvero.