Sul sito Livefootballtickets.com i tagliandi delle partite del Pisa compaiono a prezzi gonfiati. La legge vieta il secondary ticketing, cosa si rischia e perché è una truffa.

PISA-ROMA E IL SECONDARY TICKETING – Per la prima partita casalinga del Pisa in Serie A, quella contro la Roma all’Arena Garibaldi, sul portale non ufficiale Livefootballtickets.com sono già comparsi tagliandi in vendita a oltre 250 euro, con prezzi fino a sei volte superiori al valore nominale. I biglietti per il match però non sono ancora usciti e si vedono anche tutte le prossime gare del Pisa in vendita. Ma cosa significa? La pratica rientra in quello che viene definito “secondary ticketing”: la rivendita di biglietti acquistati da canali primari – box office, biglietterie autorizzate, siti ufficiali dei club – che finiscono però in piattaforme parallele con un rincaro spropositato. Un fenomeno che  arriva anche dai concerti ed è da considerarsi bagarinaggio a tutti gli effetti. Questo fenomeno si alimenta sulla paura di restare esclusi dall’evento: molti tifosi, non trovando più biglietti disponibili nei canali ufficiali, si rivolgono al mercato secondario, consapevoli di pagare un prezzo maggiorato. L’Arena Garibaldi, già limitata nei posti disponibili (12.500 dopo i lavori), diventa terreno fertile per la speculazione.

COSA DICE LA LEGGE ITALIANA – Il Parlamento italiano è intervenuto per disciplinare la questione con la legge 232 del 2016 (art. 1, comma 545), che ha introdotto una norma precisa: la “vendita o qualsiasi altra forma di collocamento di titoli di accesso ad attività di spettacolo” è consentita solo ai soggetti autorizzati dall’Agenzia delle Entrate. Qualsiasi altra forma di rivendita è vietata, salvo il caso in cui una persona fisica ceda il biglietto in modo occasionale, senza fini commerciali e “a un prezzo uguale o inferiore a quello nominale”. La legge prevede sanzioni molto pesanti: multe da 5.000 fino a 180.000 euro e, nei casi più gravi, l’oscuramento dei siti che diffondono biglietti illegali. Inoltre, è previsto che le transazioni siano tracciate con un sistema di “sigillo fiscale”, che registra ogni operazione e la comunica all’Agenzia delle Entrate. Nonostante ciò, portali come Livefootballtickets continuano a operare dall’estero, eludendo i controlli diretti e rendendo difficile l’applicazione effettiva delle norme italiane.

IL PRECEDENTE DELLA SENTENZA TICKETONE – Il problema è arrivato fino ai tribunali. Nel 2020 il Consiglio di Stato (sentenza n. 2414/2020) ha confermato l’annullamento della multa da un milione di euro inflitta a TicketOne dall’Antitrust, che l’aveva accusata di agevolare i bagarini online permettendo l’acquisto massiccio di biglietti tramite i cosiddetti bot. Questi programmi automatici, in grado di rastrellare centinaia di tagliandi in pochi secondi, tolgono la possibilità ai tifosi comuni di comprare regolarmente i biglietti, che poi finiscono subito nei circuiti secondari. Secondo i giudici amministrativi, però, TicketOne non aveva tratto alcun beneficio economico da questo meccanismo. “Il danno per i consumatori – si legge nella sentenza – si riscontra piuttosto nel rapporto tra il sito di rivendita secondaria e il consumatore, che consapevolmente si rivolge al mercato secondario accettando di pagare un prezzo maggiore pur di non perdere l’evento”. È una precisazione importante: il problema non nasce solo dalle falle nei sistemi di vendita, ma soprattutto dalla mancanza di controlli e dall’assenza di strumenti efficaci contro le piattaforme parallele.

LA CAMPAGNA DI AGCOM #ILBIGLIETTOGIUSTO – Per contrastare il fenomeno, l’Agcom ha lanciato la campagna informativa #ilbigliettogiusto, volta a sensibilizzare i consumatori e a indirizzarli solo verso i canali ufficiali, comprese le piattaforme di ticketing ufficiali. L’Autorità infatti sottolinea che “il prezzo del biglietto deve essere sempre corrispondente a quello nominale stampato sulla matrice o inferiore” e invita a diffidare da qualsiasi portale che proponga cifre differenti. La campagna ha prodotto anche spot e materiali informativi, ribadendo che acquistare da siti non autorizzati espone al rischio di biglietti falsi o non validi, con la conseguenza di essere respinti all’ingresso dello stadio. Un richiamo che diventa attuale anche per i tifosi del Pisa, tentati dall’acquisto di un biglietto per Pisa-Roma o di altre partite a qualsiasi costo, ma che rischiano di restare fuori dall’Arena Garibaldi pur avendo speso centinaia di euro. Sul sito dell’Agcom inoltre c’è una dettagliata guida che spiega così il fenomeno (link qui).

COSA DICE CHI HA UTILIZZATO QUESTO SERVIZIO SU REDDIT ALL’ESTERO – Il sito Livefootballtickets.com è stato discusso a lungo nei forum internazionali, in particolare su Reddit. Le testimonianze sono contrastanti: alcuni utenti riferiscono esperienze positive (“Ho acquistato una dozzina di biglietti negli ultimi 4 anni. Nessun problema”), altri raccontano episodi negativi, come biglietti invalidi o con categoria errata. Un utente, ad esempio, ha spiegato di aver comprato un biglietto per una partita di Champions League che si è rivelato in realtà un ticket “junior”, non utilizzabile da un adulto. “Vuoi davvero rischiare di andare fino a una partita solo per essere respinto?” ha scritto.
Questo mostra il vero volto del secondary ticketing: un mercato non regolamentato in cui alcuni riescono ad accedere agli eventi senza intoppi, mentre altri finiscono raggirati. La percezione comune sui forum è che acquistare su queste piattaforme sia un “rischio”, accettato da chi non vuole rinunciare alla partita, ma che può trasformarsi in un boomerang doloroso. Immaginate di farvi un viaggio a vuoto per una partita e poi non poter entrare allo stadio…

IL PARALLELISMO CON PLAY STATION 5 – Il meccanismo è lo stesso visto con la PlayStation 5, diventata un caso emblematico di “bagarinaggio digitale”. Quando la console Sony uscì nel 2020, la scarsità di pezzi disponibili spinse i rivenditori paralleli a rastrellare le scorte, rivendendole su eBay e altre piattaforme a prezzi esorbitanti, anche con rincari del 500-600% rispetto al listino ufficiale. Un modello perfettamente sovrapponibile a quello dei biglietti: la scarsità del prodotto genera domanda, la paura di restare esclusi spinge a pagare cifre assurde, e i bagarini incassano. Proprio come per la PS5, anche nel calcio e negli eventi dal vivo i consumatori si trovano di fronte a una scelta difficile: rinunciare, oppure piegarsi al mercato parallelo. Nel caso del sito in questione e della partita del Pisa, la differenza tra un biglietto nominale da 40-60 euro e un ticket “secondario” da 250 euro racconta meglio di qualsiasi legge quanto la speculazione sia ormai fuori controllo. L’importante è non cadere nella trappola.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Ex collaboratore de "La Nazione" di Pisa fino a marzo 2025. Scrivo anche per Qui News Pisa e collaboro con Punto Radio.