L’affare Troilo è sfumato nel modo più amaro possibile, con il Parma che si è inserito a fari spenti nelle ultime ore e ha strappato il difensore al Pisa mettendo sul tavolo un’offerta cash per acquistare il cartellino. Il calciatore è atteso per le visite mediche. Un rilancio secco, senza dilazioni, che il Belgrano ha preferito alla proposta nerazzurra di 4 milioni per la metà del cartellino più bonus. E adesso? Una delle alternative può essere il ritorno di Giovanni Bonfanti, ma su di lui anche altre squadre.

LA BEFFA – La trattativa, che sembrava chiusa da tempo e che il giocatore stesso aveva dato per definita, si è trascinata per quasi due mesi senza mai arrivare alla fumata bianca. Il Pisa, restando fermo sulla propria valutazione e puntando tutte le energie su un solo obiettivo, si è trovato spiazzato dall’irruzione di un competitor più rapido e aggressivo e anche il giocatore ha voltato le spalle alla società dopo aver dichiarato che avrebbe giocato nel Pisa. Lo stesso Di Marzio, poco fa, ha dichiarato che il Belgrano, ad accordo raggiunto, ha preferito invece stralciare tutto e accettare il Parma: “I toscani avevano infatti l’accordo con il Belgrano per 4 milioni e il 50% sulla futura rivendita e l’opzione per acquistare l’altra metà del cartellino tra un anno, mentre la squadra di Cuesta ha deciso di acquistare subito l’intero cartellino del centrale, opzione preferita dal club sudamericano”.

LE DINAMICHE DI MERCATO – Il Parma ha sfruttato l’occasione dopo aver ceduto 3 giocatori che sono fruttati 55 milioni di euro. Anche il Napoli ha ceduto per acquistare. Lo stesso Torino, per arrivare a Simeone, ha venduto il portiere. Il Pisa non ha in questo momento asset importanti da cedere perché servono per la salvezza. I nerazzurri alla fine hanno già investito circa 15 milioni di euro, impegnandone in totale quasi altrettanti per la prossima stagione dai riscatti. Il vero errore del Pisa è stato non riuscire a chiudere la trattativa in un mese e mezzo.

IL RETROSCENA – Apprendiamo anche di un retroscena. Il Parma era su Troilo da una settimana, avendo avuto a fari spenti anche l’ok dello stesso giocatore che parallelamente aveva dichiarato di venire a Pisa. Sarebbe inoltre il Parma e non il Como la squadra italiana che, fin dai giorni scorsi, era sul giocatore. Ciò significa che il motivo per cui il Belgrano aveva preso tempo in questi giorni era, sostanzialmente, proprio l’inserimento del Parma all’insaputa di tutti.

SERVE UNA ALTERNATIVA SUBITO – Ora il problema è duplice. A dieci giorni dall’inizio del campionato, la squadra di Gilardino si ritrova senza il difensore di livello che serviva per completare il reparto, con la necessità di individuare subito un piano B. L’urgenza non è solo tecnica: serve dare un segnale, accelerare le operazioni e mostrare di aver imparato la lezione, perché nel mercato chi indugia troppo rischia di vedere sfumare i propri obiettivi. Il tempo stringe e il Pisa non può permettersi altre trattative a vuoto.

BONFANTI – Una delle alternative, come avevamo scritto qualche giorno fa, solo in caso fosse saltato l’affare Troilo, è il ritorno di Bonfanti. Il difensore dell’Atalanta era nel mirino del Parma, ma la società ducale ha deciso di fare uno switch e andare su Troilo per beffare il Pisa, mentre ora i nerazzurri potrebbero concretamente tornare sul difensore italiano.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Ex collaboratore de "La Nazione" di Pisa fino a marzo 2025. Scrivo anche per Qui News Pisa e collaboro con Punto Radio.