L’asta per Lorenzo Lucca può portare fino a 4 milioni nelle casse del Pisa grazie alla clausola sulla rivendita. E quei soldi potrebbero servire per prendere Giovanni Simeone dal Napoli, obiettivo di mercato nerazzurro.
Della maxi asta al rialzo per Lucca e di come potesse essere un beneficio per la società nerazzurra scrivevamo già a marzo (a questo link l’approfondimento), ma ora assume tutto un altro significato. Lorenzo Lucca è di nuovo al centro del mercato. Napoli, Atalanta e ora anche il Milan si sono mossi per lui. L’Udinese, che lo ha riscattato dal Pisa, chiede 40 milioni. Il Napoli ci ha pensato seriamente, ma ha fatto sapere di non voler spingersi oltre i 30. Intanto i rossoneri lo tengono d’occhio, mentre l’Atalanta si muove nel caso si sblocchi qualcosa in uscita tra Scamacca e Retegui.
In questo caos da grande mercato c’è una piccola tessera che interessa parecchio a Pisa. Il Pisa Sporting Club infatti, al momento della cessione al club friulano, si è tenuto il 10% sulla futura rivendita di Lucca. Una percentuale che oggi potrebbe significare un incasso importante: se davvero l’Udinese dovesse vendere l’attaccante per 40 milioni, al Pisa spetterebbero 4 milioni netti. Un’entrata extra che può fare la differenza.
E qui si apre un altro capitolo, forse il più interessante. Il club nerazzurro ha messo nel mirino Giovanni Simeone per rinforzare l’attacco in vista del ritorno in Serie A. Il centravanti argentino è in uscita dal Napoli, che lo valuta tra i 10 e i 12 milioni. Il Pisa ha già fatto capire di non voler fare follie, ma è pronto a trattare su una formula sostenibile. L’idea è sempre la stessa: prestito con diritto di riscatto, o prestito con obbligo in caso di salvezza. Si valuta anche un contratto pluriennale spalmato, ma molto dipenderà dalla volontà del giocatore e dagli incastri con il club azzurro.
Il punto è che se dovessero davvero entrare quei 4 milioni da Lucca, il Pisa potrebbe affrontare la trattativa con più forza. Non solo sul piano economico, ma anche sul piano delle garanzie da offrire al Napoli, magari anticipando una parte dell’operazione o coprendo una quota dell’ingaggio senza troppi problemi. Di fatto, sarebbe Lucca a finanziare Simeone.
Certo, la concorrenza non manca. Su Simeone ci sono anche Siviglia, Genoa e ora anche il Sassuolo. Il Cholito avrebbe messo il Siviglia in cima alla lista delle preferenze, soprattutto per la possibilità di ritrovare in panchina Mathias Almeyda, che lo lanciò da giovanissimo al Banfield e il legame tra i due va oltre il calcio grazie anche all’amicizia col padre. La situazione finanziaria del Siviglia è tutt’altro che semplice. Il club andaluso ha accumulato un debito vicino ai 400 milioni e prima di fare acquisti deve vendere. Così il Pisa ha una carta in più: l’argentino considera seriamente l’idea di vestire la maglia nerazzurra come fece il padre e apprezza la proposta del Pisa. Un ruolo da protagonista, un ambiente che lo accoglierebbe come punta di diamante, una città dove ricominciare con entusiasmo.
Alla fine tutto si tiene: Lucca potrebbe spingere il Pisa verso Simeone, chiudendo un cerchio iniziato tre anni fa. Quando il centravanti torinese lasciò l’Arena Garibaldi, il club si è garantito una clausola che oggi può cambiare il presente. E forse anche il futuro.