In tarda serata si è svolto il famoso “summit” tra il Pisa e l’entourage del calciatore. Ecco a cosa ha portato, perché sta durando così tanto la trattativa e come questo possa andare a vantaggio o a svantaggio delle parti che stanno continuando a dialogare.
L’INCONTRO – Una fumata grigia, ma da intendersi in senso positivo. Ieri in serata si è svolto il primo “summit” e l’entourage di Simeone, nello specifico Alessandro Moggi, ha preso tempo con i dirigenti dello Sporting Club, non dicendo di no al Pisa, come avevamo riportato anche nella giornata di ieri. La società nerazzurra resta sempre la prima ad essersi concretamente interessata al giocatore del Napoli e l’unica ad aver fatto passi concreti. Da quanto si può intendere resta ottimismo e non dovrebbe passare troppo tempo affinché arrivi il sì definitivo che potrà svoltare la trattativa. Le parti, si percepisce, avrebbero stabilito anche un tempo limite oltre il quale non andare troppo oltre. Ecco perché, entro il weekend, vi sarà un altro meeting per proseguire nella trattativa.
L’ANALISI – La trattativa e l’interessamento del Pisa va avanti ormai da maggio, fin da quando ufficialmente il direttore Davide Vaira, il 16 maggio, iniziò a parlarne ufficialmente a Finestra Sull’Arena. Sono passati oltre due mesi nei quali la società ha fatto i suoi passi, ha saputo attendere e con pazienza ha portato avanti la trattativa. Perché la trattativa sta durando così tanto e soprattutto conviene portarla avanti ancora così a lungo? Le altre squadre, pur interessate, non hanno mai davvero affondato il colpo. Il punto è che Simeone, nonostante abbia giocato con una certa continuità negli ultimi anni, ha segnato poco e spesso è partito dalla panchina. Di conseguenza, i club di media-alta classifica al massimo lo considerano come una riserva. Il Pisa, invece, gli offrirebbe un ruolo da titolare. Ecco il nodo: Simeone, insieme al suo entourage, sta riflettendo se accettare una sfida da protagonista a Pisa oppure restare a fare il rincalzo altrove. Ad oggi nessuna big in Italia, Spagna o Premier League ha mostrato la volontà di spingersi oltre nella trattativa. E questo gioca a favore del Pisa. Per i nerazzurri, conviene aspettare. È il colpo dell’estate, quello che può trainare la campagna abbonamenti, dare un segnale forte e attirare altri giocatori, oltre a restituire quella credibilità di cui parlava Vaira nella conferenza stampa di presentazione di Gilardino. Per Simeone, invece, è meno urgente decidere subito: spera ancora che arrivi un’offerta “migliore”. Ma intanto il tempo passa, e la proposta del Pisa resta concreta.