“Sì, ma Troilo?”. Ancora oggi qualcuno da lontano o da vicino, fermandomi per strada, mi chiede della più grande beffa di calciomercato degli ultimi anni. L’argentino, arrivato addirittura a dichiarare di essere stato venduto al Pisa, si è poi ri-venduto al Parma dove non ha iniziato benissimo la sua avventura italiana. E lunedì non ci sarà per squalifica. Prima però il Parma deve giocare la Coppa Italia.
L’AFFAIRE TROILO – Mariano Troilo, oggi difensore del Parma, diventò in pochi giorni il simbolo di una delle telenovele di mercato più brucianti dell’estate nerazzurra. Perché il suo arrivo a Pisa era stato dato per fatto, al punto che da più parti si parlava già di viaggio imminente e visite mediche programmate. E così era. Fra Pisa e Belgrano l’intesa di massima c’era. Il club argentino era pronto a cedere una quota importante del cartellino, il giocatore aveva aperto convinto alla destinazione sotto la Torre e nell’ambiente si respirava ottimismo. Anche perché lo stesso calciatore arrivò a dichiarare pubblicamente “Vado via, sono stato venduto al Pisa”. Sembrava solo una questione di dettagli e di tempi tecnici. Poi però lo scenario è cambiato all’improvviso. Sul dossier Troilo si è inserito il Parma, con una proposta economica più pesante e strutturata. Una di quelle offerte che per un club come il Belgrano è difficile rifiutare. Nel giro di poche ore il difensore che tutti davano in arrivo a Pisa ha iniziato a sfilarsi dall’orbita nerazzurra, mentre dall’Argentina filtrava la notizia di due-tre società europee interessate, tra cui appunto i ducali. Il sorpasso emiliano è stato rapido. Mentre a Pisa si passava dall’attesa alla preoccupazione, da Parma arrivavano segnali sempre più netti: accordo con il giocatore, viaggio verso l’Italia. Una beffa in piena regola. Oggi Troilo è un giocatore del Parma e, per ironia della sorte salterà proprio per squalifica la sfida di Pisa, quella che avrebbe potuto essere la sua prima volta all’Arena da protagonista in maglia nerazzurra. Il suo rendimento fin qui non è stato entusiasmante. Ha cominciando causando qualche grattacapo alla retroguardia parmense e, nell’ultima sfida, è arrivato anche un cartellino rosso.
IL RUOLINO PARMA CON VISTA COPPA – Il Parma è avanti al Pisa solo di un punto, con due successi, cinque pareggi e 6 sconfitte. I gialloblù, nelle ultime cinque partite, hanno collezionato un percorso molto simile a quello del Pisa, con una sconfitta contro Bologna e Roma, un pareggio con il Milan e una sconfitta, l’ultima, contro l’Udinese. Dove hanno vinto però è stato fuori casa contro il Verona. Tra i risultati di spicco uno 0-0 col Como e il successo con il Torino al Tardini. Ora però, prima del Pisa, ci sarà la Coppa Italia. Ci sarà tanto turnover contro il Bologna giovedì sera. Occasione per rilanciare chi ha giocato meno dopo il ko con l’Udinese. In particolare sono osservati speciali Oristanio e Ondrejka: lo svedese, rientrato dopo la frattura del perone, potrebbe partire titolare con Cuesta che valuta ruolo e posizione in campo. In attacco sono possibili cambi, con Pellegrino e Cutrone verso il riposo e Djuric pronto a partire dal via. Restano infine dubbi in porta: il nuovo arrivato Vicente Guaita insidia Corvi e potrebbe esordire subito in Coppa, mentre l’allenatore sceglierà poi su chi puntare per la successiva sfida con il Pisa.



