Il presidente, all’interno dell’evento “Welcome Back” in Serie A, dov’era ospite in rappresentanza del Pisa apparentemente avrebbe smentito tutta la stampa italiana sulla questione Inzaghi, negando che il tecnico abbia comunicato alcunché, ma le cose non stanno proprio così e anche lo stesso Corrado ha voluto mandare un messaggio ben preciso. Ecco come vanno filtrare le parole del presidente.
LE PAROLE DI CORRADO – “Inzaghi ha un contratto di altri due anni e pensavamo di aprire un progetto che pensavamo sarebbe durato anche per la Serie A – ha dichiarato Corrado, nel panel moderato dal direttore di Tuttosport Guido Vaciago, che anticipa i calendari di Serie A – Nel caso in cui l’allenatore non si senta pronto per la Serie A o sia lusingato da altre offerte, oggi ufficialmente questa cosa non si manifestata, lo valuteremo. Se ci dirà che c’è qualcosa di diverso, andremo su strade diverse. Allenatori o giocatori insostituibili non ci sono e non devono rimanere coloro che hanno ambizioni diverse. Entro i prossimi 5-6 giorni scioglierà le riserve e noi opereremo di conseguenza”.
COSA SIGNIFICANO? – La verità “ufficiale” spesso e volentieri è diversa da quella “vera”. Da settimane il tecnico sta trattando con il Palermo, così come le due società stanno parlando per arrivare a una conclusione delle trattative. Al momento però siamo in una fase molto delicata poiché le trattative stesse procedono a rilento e, in un certo senso, dicendo che “se c’è qualcosa di diverso andremo su strade diverse” oltre a “non devono rimanere coloro che hanno ambizioni diverse” in realtà è già un modo di commentare indirettamente quanto sta avvenendo. La chiosa in realtà è chiarificatrice, perché il Pisa e il Palermo si auspicano di trovare una quadra sulla vicenda in pochi giorni “Entro i prossimi 5-6 giorni scioglierà le riserve”, individuando in questo lasso di tempo il termine delle trattative.
PERCHE? – Perché questo tipo di dichiarazioni? In questa fase di trattative il presidente ha preferito assumere un atteggiamento conservativo sulla vicenda, per proteggere tutte le parti in causa. Appare chiaro che ufficialmente i protagonisti non commenteranno la vicenda fino a quando non sarà definitivamente risolta con l’addio. Notizie e rumor non nascono certamente dal nulla e certamente ognuno può dire quello che vuole, ma non è costume, né deontologia, da parte dei giornalisti rivelare le proprie fonti, che rimarranno sempre ben protette, siano esse dirette e coinvolte attivamente nelle vicende, o meno.