Il presidente del Pisa Giuseppe Corrado, a margine di una conferenza stampa relativa ad alcune iniziative commerciali, ha parlato delle decisioni del giudice sportivo e del momento dei nerazzurri.
Queste le dichiarazioni di Corrado: “Sotto il profilo dell’entusiasmo non è calato nulla, c’è un po’ di rammarico perché chi ha visto la partita aspettava solo il momento in cui il Pisa avrebbe fatto gol, questo almeno fino al 36′. Poi c’è stata la ripartenza, il fallo di Nagy, che poteva essere evitato, sia nella partenza dell’azione, sia nella decisione del giocatore di fare un altro fallo. In quel caso l’espulsione ci poteva stare. Per il resto, io non amo lamentarmi sulle decisioni degli arbitri perché questo non cambia le loro decisioni e cerco di capire se qualcosa ho visto male o bene, cosa che farà sicuramente anche l’arbitro o il designatore. Le sentenze in un paese che le contesta le accettiamo, valutiamo se ci saranno le condizioni per il ricorso su Touré. Ritengo dalle immagini che sia una sanzione severa, ma non dobbiamo scivolare in trappole se ci sono. Quando l’arbitro ha preso una decisione, esprimere tensione e nervosismo è mai vantaggioso. Si può dire che questa partita non possa essere giudicata, ma non intacca la consapevolezza della nostra forza. In 8 contro 11 il nostro portiere non è stato quasi mai impegnato. Prendiamo atto del risultato e dell’operato dell’arbitro, a noi alcune decisioni sono apparse severe, il giudice nel caso di Touré è stato forse un po’ troppo severo, perché non c’è stato a mio avviso un comportamento così violento. Non aveva mai preso una ammonizione e ha reagito a una stimolazione, riteniamo ci possano essere i presupposti, ripeto, per un ricorso. Col Benevento cercheremo di far vedere che tutto questo non ha generato problemi dal punto di vista psicologico e noi non cadremo in questa trappola”.