Serviva un segnale e un segnale è arrivato. I nerazzurri sono tornati a vincere pur non convincendo sul piano del gioco. Nelle dichiarazioni post partita gli stessi protagonisti hanno evidenziato come la vittoria possa servire specialmente a livello mentale. Il successo con la Feralpisalò avrà un effetto taumaturgico portando alla svolta oppure sarà un fuoco fatuo?

DUE VOLTI, MA NIENTE GIOCO – I dati sembrano parlare in favore del Pisa con il 61% di possesso palla, anche se la verticalità non si è vista quasi per niente. Il solito possesso palla sterile, reso ancora più sterile da un avversario che ha chiuso tutti gli spazi, ha condizionato tutto il match. I nerazzurri sono efficaci soltanto su calcio di fermo, partendo dai calci d’angolo o dai calci di punizione di Miguel Veloso che, non a caso, nel primo tempo hanno portato all’unica conclusione in porta ad opera di Leverbe, mentre nella ripresa al gol di Canestrelli che ha deciso la partita. Comunque troppo poco. Le lacune ci sono state e nel primo tempo la squadra di Aquilani ha giocato a tratti il peggior calcio di avvio di stagione. Di buono c’è che il Pisa ha calciato più che nelle precedenti partite in porta contro la Feralpisalò, di cattivo c’è che questo si è verificato grazie alle palle inattive e non al gioco palla a terra voluto dal tecnico, su cui c’è ancora da migliorare. Un Pisa dai due volti, ma ancora poco lucido.

RISCHI ED ERRORI – Specialmente nei minuti finali di partita il Pisa ha rischiato e quasi meritato di subire gol contro la Feralpisalò. Non solo il tiro terminato sulla traversa e sul palo, fortunatamente uscito, da parte dell’ex Bruno Martella, ma Beruatto, Barbieri e Piccinini in sequenza, la stavano per combinare grossa. Poco prima del recupero infatti prima il terzino sinistro si è reso protagonista di un coast to coast a tu per tu col portiere avversario, ma ha sprecato tutto con un improbabile pallonetto, poi è stato Barbieri che, egoisticamente, non ha visto, nel corso di un altro contropiede, ben due compagni liberi. A condire il tutto un fallo evitabilissimo di Piccinini che avrebbe potuto portare al pareggio. Insomma, tre errori che rischiavano di costare carissimo, con peccati di sufficienza che non si dovrebbero vedere. Gli errori restano e le stesse lacune viste contro Modena, Parma e Bari sono riemerse nel primo tempo, specialmente quando Beruatto è stato saltato come un fuscello da Parigini che, nella solita azione identica a quella che aveva portato al gol subito nelle precedenti apparizioni, aveva trovato solissimo in area Balestrero, dimenticato da tutti. Fortunatamente questa volta non è arrivato il gol.

FUOCO FATUO O SVOLTA? – Bisogna quindi sperare nel valore taumaturgico di questa vittoria. I nerazzurri dovranno nuovamente giocare martedì contro la Reggiana, lanciata dalla vittoria esterna contro lo Spezia che potrebbe costare la panchina ad Alvini. Tra i papabili per sostituire l’allenatore in bilico tra l’altro ci sarebbe Rolando Maran, ancora sotto contratto coi nerazzurri. Insomma il valore mentale di questa vittoria è preziosissimo, ma è vietatissimo abbassare la guardia. “Non abbassiamo la tensione ragazzi” è il mantra di Miguel Veloso che, attraverso i propri profili social, ha tracciato ai compagni la strada da seguire. Soltanto così potrà arrivare la svolta. Per il momento però molti problemi restano e bisognerà continuare ancora a lavorare su molti aspetti.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018