La piazza è in fermento. Negli ultimi anni dell’era Anconetani, l’“ambasciatore” Diego Pablo ha lasciato un segno indelebile. Ora potrebbe arrivare suo figlio Giovanni: un cerchio quasi perfetto. Troilo e Simeone possono diventare gli acquisti più costosi nella storia del club. Pisa sogna e guarda all’Avanguardia Argentina per restare in A.
Quella che si sta costruendo in questi giorni potrebbe essere una delle pagine più importanti nella storia del Pisa Sporting Club. Le trattative per portare in nerazzurro Mariano Troilo e soprattutto Giovanni Simeone non sono soltanto operazioni di mercato, ma un richiamo diretto al cuore, all’identità e alla memoria di un club che con l’Argentina ha sempre avuto un legame speciale.
Il Pisa degli anni Ottanta e Novanta portava in squadra José Antonio Chamot e Diego Pablo Simeone. Proprio lui, “El Cholo”, arrivato giovanissimo nella stagione 1990-91, simbolo dell’ultimo grande Pisa di Romeo Anconetani in Serie A. Il suo nome è rimasto scolpito nei ricordi di una generazione intera. E ora, a distanza di 34 anni dall’ultima volta, suo figlio Giovanni è vicino a vestire la stessa maglia, in uno scenario da brividi. Un ritorno che sa di destino, una storia che si chiude e si riapre allo stesso tempo, nello stesso stadio, tra le stesse mura, davanti allo stesso pubblico.
Ma non c’è solo il cognome Simeone. C’è anche il presente, concreto, di un mercato che può cambiare il volto della squadra. Mariano Troilo, del Belgrano, è da settimane nel mirino del Pisa. Le parti dialogano, senza fretta, anche oltre la chiusura del mercato in Argentina prevista per il 24 Luglio. Un investimento importante per la difesa, che segnerebbe comunque un nuovo record per la società toscana, probabilmente vicino ai 5 milioni.
E poi Giovanni Simeone, appunto. Da Napoli insistono dicendo che “Il Cholito” sta per lasciare la città, impacchettando scatoloni nel suo possibile trasloco. Quel che è certo è che Pisa spinge per acquistarlo a titolo definitivo. Il Napoli ha abbassato progressivamente le richieste, e la sensazione è che si possa trovare una quadra sui 6 milioni circa. Si tratterebbe, comunque vada, dell’acquisto più oneroso della storia nerazzurra. Attualmente il primato è detenuto da Vural (4,5 milioni), seguito da Lind (3,6) e Tramoni (3,5). Simeone e Troilo andrebbero a riscrivere questa classifica, dando al Pisa due colonne su cui costruire il futuro.
Non è solo una questione di soldi. Pisa guarda all’Argentina da sempre con un occhio particolare. Oltre a Chamot e Simeone senior, negli anni sono arrivati anche Luciano Zavagno, Gabriel Raimondi e José Ignacio Castillo. Protagonisti di stagioni diverse, ma tutti con un comune denominatore: qualità, grinta e attaccamento alla maglia. In particolare Castillo, bomber assoluto con 21 gol nella stagione 2007-08, è stato uno degli attaccanti più amati del nuovo millennio.
Ora la storia si ripete. Un difensore e un attaccante. Due argentini. Due investimenti. E chissà che non diventino tre se anche Julian Vignolo del Racing di Cordoba andrà in porto.
“Vamos vamos grande Pisa” è il coro storico che ha accompagnato l’Avanguardia argentina. Se l’arrivo di Giovanni Simeone dovesse concretizzarsi, quel coro potrebbe diventare il grido di battaglia di una nuova era. Un’era che riparte da un cognome pesante e da un cuore, quello argentino, che a Pisa ha sempre saputo battere forte.