A fine gara il tecnico dei nerazzurri Luca D’Angelo, il direttore generale Giovanni Corrado e Antonio Caracciolo commentano la sfida terminata in parità tra il Pisa e il Pordenone. Di seguito le loro dichiarazioni.

Caracciolo: “Partita strana, non è stata una delle migliori partite. Abbiamo fatto parecchia fatica ad andare a concludere in fraseggio. Siamo passati in vantaggio su un calcio da fermo e potevamo portarla in fondo. Non si può condannare Nicolas per l’errore commesso, tanti punti conquistati fin qui sono stati fatti per merito suo. Errori così si notano di più, sono cose che possono capitare, oggi è capitato a lui, ci ha salvato parecchie volte. Oggi secondo me è stata una di quelle partite in cui avremmo dovuto sfruttare di più i calci da fermo, non sempre si può vincere largamente. Dobbiamo lavorare in settimana e stare più concentrati. Siamo mancati nei contrasti e nelle seconde palle. Quello c’è mancato oggi, siamo una squadra abbastanza fisica e la mettiamo sull’agonismo. Oggi quello è venuto meno, abbiamo subito un po’ in alcuni frangenti. Sarà una partita diversa quella con la Cremonese. Sono molto tecnici e una delle squadre più forti, si giocherà di più a calcio. Dovremo essere più cattivi di loro”.

D’Angelo: “Non abbiamo giocato in maniera fluida come siamo abituati. Sapevo che sarebbe stata una partita di questo tipo, sporca. Il Pordenone giocava con 10 giocatori sotto la linea del centrocampo, cercava di intercettare la palla e ripartiva, ma noi abbiamo sbagliato troppo dal punto di vista tecnico. Poi c’è stata quella situazione finale di Nicolas che ha portato al pareggio, ma onestamente non abbiamo giocato in maniera fluida. Ci dispiace perché non si è divertito il commissario tecnico Mancini, non penso che abbia condizionato la prestazione di Lucca la sua presenza, per me Lorenzo ha giocato bene. Dobbiamo mettere in conto che alcune partite saranno come questa dal punto di vista tattico. Qualcosa oggi abbiamo sbagliato, soprattutto del punto di vista della rifinitura, perché non abbiamo creato tanto.  Avevo pensato di giocare con 3 attaccanti puri, perciò avevo bisogno di giocatori forti nell’uno contro uno. In alcune circostanze si sono anche liberati bene, sono arrivati 3-4 cross molto propositivi. La squadra ha faticato sul piano della fluidità del gioco, le linee di passaggio erano molto chiuse e le volte che abbiamo forzato abbiamo rischiato di subire qualche ripartenza. Abbiamo segnato nella ripresa, ma lì non siamo stati bravi a portare la palla nella maniera giusta. Una squadra come la nostra una volta in vantaggio doveva andare alla ricerca del gol. Non possiamo sempre giocare un calcio garibaldino anche se piacerebbe a tutti”.

Corrado: “Dispiace chiaramente, ho la stessa percezione del mister. Vediamo spesso le cose nello stesso modo. Non è stata la nostra migliore partita, ma non possiamo pensare di fare 38 partite allo stesso livello. Erano più tesi del solito, sapevano che avremmo giocato contro una squadra con la quale avremmo trovato difficoltà. Avevo molta paura di questa partita. Sapevamo che sarebbe potuto essere difficile. Secondo me siamo stati meno brillanti, ma stavamo portando a casa una vittoria in maniera sporca, cosa che non siamo mai stati soliti fare nel nostro percorso. Eravamo una squadra che doveva essere sempre in grado di giocare bene per vincere. Oggi vincevamo e non avevamo rischiato di non vincere, per non trovando le giocate non stavamo rischiando. Il Pisa ha perso i playoff molto spesso più per aver perso treni importanti contro squadre di bassa classifica. La pressione di dover vincere quando devi vincere non è facile. Oggi c’erano quasi riusciti. Bisogna vedere il lato positivo perché se è vero che abbiamo preso gol, è anche vero che non si erano creati i presupposti per subirlo. La presenza di Mancini? Non ha visto la nostra miglior prestazione, speriamo di vederlo qui altre volte. Paradossalmente è un bene che arrivino impegni difficili, dopo le soste abbiamo sempre delle problematiche. Ora c’è la Cremonese che è una delle migliori squadre del campionato. Quest’anno la Serie B, come è sempre stata, resta un campionato di assoluto livello ed equilibrio. Lucca? Siamo sempre stati convinti di Lorenzo, deve crescere e va aspettato. Fortunatamente noi come lui non ci facciamo influenzare da quanto se ne parla, a prescindere da tutto. È un ragazzo che fa bene e vuole continuare a crescere. Fortunatamente credo sia una sua grande qualità. A lui piace giocare a calcio, è un ragazzo estremamente concentrato. I nazionali? Sono un valore aggiunto per il brand Pisa”.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018