Dalla sala stampa dell’Arena Garibaldi il tecnico nerazzurro Luca D’Angelo anticipa i temi della sfida con il Frosinone. Ecco le sue dichiarazioni.

Com’è stata questa settimana dopo la sconfitta di Ascoli?

E’ stata una settimana per ovvi motivi non delle migliori, a livello di entusiasmo. I risultati non sono buoni e lo sappiamo. Questo sicuramente non crea la giusta situazione che invece dovrebbe esserci quando ci si allena. Il morale non è al massimo e invece si fa fatica per ovvi motivi. Questo è innegabile. Non manca l’impegno e l’attenzione in allenamento, ma il fatto che non stiamo ottenendo risultati pesa sulla squadra.

Come stanno i tre infortunati Touré, Torregrossa e De Vitis

De Vitis e Touré non sono recuperabili, mentre oggi cercheremo di capire se riusciamo a recuperare Torregrossa dopo la rifinitura.

Quella col Frosinone è una partita importante, forse la più importante.

Ho questo difetto, vivo tutte le partite con la stessa importanza. Dispiace molto quando le cose non vanno bene per le persone che ripongono tanta fiducia in me. Me la sento tutta addosso questa situazione e ogni partita è quella più importante. Non so se è il peggiore o miglior calendario possibile. Non l’ho mai pensata così e non sono il tipo da guardare più in là della partita che devo giocare. Immaginarsi che le ultime partite sarebbero state semplici non riguarda me, non lo sarebbero state in nessuna circostanza.

Lei disse che “a un certo punto ci eravamo illusi di fare un campionato di vertice”. Come si spiega questo calo così evidente rispetto al girone di andata? Ci siamo sopravvalutati?

Ho un mito personale, Pierluigi Bersani. Lui diffida delle persone che hanno una risposta su tutto. Io a questa domanda non so rispondere, quindi non diffiderebbe di me. Non lo sa nessuno e chi dice di saperlo non lo sa sicuramente. Non è spiegabile perché abbiamo giocato alla pari col Frosinone, col Genoa, col Bari, con tutti nel girone di andata e ne avremmo meritata molte altre. Invece in questo momento siamo in difficoltà. Non so rispondere sinceramente, il calcio è una materia molto umana. Sto imparando tantissimo da questa stagione. All’inizio l’impatto empatico fu buono e di pari passo andava bene anche l’aspetto tecnico e tattico. Adesso qualche difficoltà in più ce l’abbiamo ma il valore dei giocatori resta intatto. Sono giocatori forti e lo hanno dimostrato. Nelle difficoltà del momento dobbiamo essere in grado di tirare fuori il meglio di noi.

E’ vero che il girone di ritorno non è stato all’altezza del girone d’andata. Una delle possibili concause di questo scadimento di risultati dipende dall’assenza Touré. Senza Touré abbiamo vinto solo col Cosenza. Quanto incide la sua presenza nel suo modo di interpretare la partita?

Sarebbe troppo limitante essere dipendenti da un singolo giocatore. Il suo infortunio non ci voleva, ma credo che questa squadra possa vincere anche senza questi tipi di giocatori.

Il Pisa va ad affrontare una squadra che ha dominato il campionato. Cosa farete? Li aggredirete o starete più attenti evitando di prendere gol? 

Le caratteristiche della nostra squadra sono quelle di essere abbastanza aggressivi, ma dobbiamo metterci in testa che giochiamo contro una squadra formidabile che conquista palla quando attacca gli spazi. Dipenderà molto dall’andamento della gara. Sappiamo quali sono le loro caratteristiche, ma dovremo stare attenti senza snaturare il nostro modo di giocare?

Saluterà Mazzitelli?

Sì, certo. E’ un giocatore bravissimo tra i migliori della categoria. Soprattutto è un bravissimo ragazzo. Mi fa piacere per lui che abbia vinto. L’anno scorso no, ma quest’anno sì.

La difesa a tre domani è una opzione? 

Possiamo difendere a quattro e attaccare a tre o viceversa, non è questo l’importante domani. E’ importante la tattica e star bene in mezzo al campo, ma le motivazioni sono sempre più importanti in qualsiasi attività umana. Non si può prescindere dalla voglia di essere più bravi dell’avversario. Se si gioca bene tatticamente ma non si ha anima non si vince, penso però che noi l’anima l’abbiamo. In questo momento ci troviamo in classifica senza poter sbagliare se vogliamo arrivare a grandi risultati.

Ci sono altre assenze oltre ai tre infortunati previsti?

Si, abbiamo tutti a disposizione a parte Guadagno che è febbricitante.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018