Il tecnico del Pisa Luca D’Angelo torna a parlare dopo la pausa di due settimane del campionato, alla vigilia dell’impegno contro il Crotone di domani all’Arena Garibaldi. Ecco le sue dichiarazioni che anticipano i temi della sfida di domani.
Nelle prime sette giornate il Pisa ha cambiato sette volte la formazione, succederà anche domani. Sono cambi mirati per tenere la squadra sempre al massimo della condizione fisica. Ma nel finale di partita emerge sempre qualche problema. Alcuni dei nuovi sembra che non stiano dando quanto si attende loro. Che giudizio dà su questo?
Anche l’anno scorso non abbiamo mai giocato con la stessa formazione. Credo abbiamo avuto già alcuni blocchi infrasettimanali e ci sta di cambiare giocatori perché alcuni non recuperano benissimo in 48 ore, perciò si dà spazio ad altri. Per i nuovi arrivati son partiti sfavoriti dal fatto che non conoscevano le nostre metodologie di allenamento, partendo un po’ indietro. Uno dei pochi non a caso è Aya che è già stato allenato da noi in passato col mio staff, ma saranno utili e impiegati nelle prossime partite.
Venendo alla gara, il Crotone è una delle squadre più forti del girone, con tanti giocatori con esperienza da Serie A. Come partita e come impegno probabilmente superiore a Perugia. Che partita si aspetta?
Il Crotone sono d’accordo che sia una delle squadre migliori del campionato. Se andate a vedere una delle mie interviste di inizio stagione l’ho messa tra le 4-5 squadre più forte perché ha mantenuto l’ossatura dell’anno precedente cambiando quanto bastasse. Hanno un grande allenatore, poco pubblicizzato, ma è un allenatore di campo. Stroppa filosofeggia poco e allena molto bene. Per questo dobbiamo fare una grande partita.
Come arriviamo a questa partita dopo la sosta? Abbiamo perso Varnier e come ritroviamo invece quei giocatori dati in recupero da qualche giorno?
Purtroppo abbiamo perso Marco Varnier ed è un peccato perché è un giocatore molto forte, un po’ accanito dalla sfortuna. Il fatto che si sia fatto male all’altro ginocchio sta a significare come sia un ragazzo poco fortunato in questo periodo. Abbiamo recuperato però sia Moscardelli che Asencio, il primo erano due settimane che si allenava con la squadra, mentre Asencio da questa settimana a pieno regime. Anche Liotti farà parte dei giocatori che saranno impiegati tra campo e panchina. Lisi dobbiamo valutarlo nella rifinitura, mentre Ingrosso è a disposizione.
L’infortunio di Varnier cambia la prospettiva per il calciomercato di gennaio?
Non ci abbiamo ancora pensato, ci sarà modo e tempo di fare queste valutazioni visto che abbiamo cinque difensori a disposizione.
E’ d’accordo sul fatto che questa possa essere la gara più difficile del campionato?
Parto sempre dal presupposto che si debba fare risultato tutte le volte. Credo che noi sappiamo che tipo di torneo dobbiamo fare, sarà un campionato in cui avremo sicuramente momenti di difficoltà anche all’interno della stessa partita. Le prime sette-otto giornate sono state anche di spirito, ma quello non deve mancare mai.
Quanto è importante ritrovare Moscardelli e qual è il punto di forza del Crotone?
Moscardelli è sicuramente un giocatore importante da buttare anche nella mischia a partita iniziata. Il Crotone ha grande qualità in tanti calciatori, noi dobbiamo essere bravi a farli giocare il meno possibile nella nostra metà campo perché hanno un grande palleggio dietro grazie a Marrone e Gigliotti che fanno uscire la palla molto bene.
Che problema ha avuto Lisi? E Asencio, cosa ne pensa della sua foto incriminata mentre gioca a Fifa quando giocavate col Perugia?
Lisi la settimana scorsa si è allenato poco per un problemino fisico, ma non è un problema per lui, dobbiamo valutare i rischi semmai. Per Asencio è un ragazzo giovane che ha fatto un errore. Obiettivamente lo è stato, ma non dobbiamo dimenticare che ha 20 anni. Io ho fatto casini più grossi dei suoi.
De Vitis potrebbe giocare dal primo minuto dietro?
Sì, ma ci sono anche altri giocatori che possono ricoprire quel ruolo. Il passaggio da fare dalla Serie C alla Serie B è che noi potevamo anche permetterci di sbagliare, mentre in questa categoria ci sta che l’avversario sia più bravo di noi, ma dobbiamo utilizzare questi punti di forza. Il passaggio mentale da fare per la squadra e per me è che c’è più da soffrire in 100 minuti di partita.
Nelle ultime giornate hai provato un centrocampo più di qualità rispetto al classico di inizio campionato, forse più di quantità. Tornando al discorso fatto, può darsi che il Pisa sia più una squadra che debba essere più grintosa che manovriera a centrocampo?
Ci stanno queste valutazioni. A Perugia la scelta di giocare con un centrocampo più tecnico voleva essere proprio questo, ci siamo riusciti così così nel primo tempo, ma meglio nella ripresa. Sono gare che cambiano velocemente. Molte volte può capitarci di cambiare il modulo, passando dal 4-4-2 al 3-5-2 o al 4-3-1-2 anche in base al modulo degli avversari.
Dopo la partita di Perugia, ma già dopo Benevento, aveva fatto richiesta garbata sul ritorno della tecnologia del Var. In questo inizio di campionato manca qualche punto al Pisa o abbiamo i punti presi sul campo?
Col Benevento il rigore sarebbe stato ripetuto, ma a Castellamare di Stabia il gol sarebbe stato regolare, mentre a Perugia avremmo avuto un gol. Il Var servirebbe non al Pisa, ma per avere un senso di giustizia più ampio.
Da giocatore le è mai capitato di giocare contro uno come Simy che però è difficilissimo da marcare?
E’ un giocatore bravo che ha fatto gol anche in Serie A. Ha tanti giocatori bravi, ma li abbiamo bravi anche noi. Non vanno sottovalutati come loro non debbono sottovalutare i nostri.
Sempre presto per parlare della partita di sabato prossimo, ma qualcuno ha già chiesto col derby?
Sono uscito poco, ma quel poco che sono stato in giro molti me l’hanno detto.