Dalla sala stampa dell’Arena Garibaldi il tecnico nerazzurro Luca D’Angelo anticipa i temi della sfida di domani contro il Benevento. Di seguito le sue dichiarazioni.
Si aspettava un Benevento in questa situazione?
“Il Benevento a inizio stagione si pensava potesse fare lo stesso campionato della passata stagione. Oggi si ritrovano, per problemi che non conosco, in una posizione di classifica difficoltosa, ma rimane sempre una squadra pericolosa. E’ una gara difficoltosa, che fa parte di un cammino verso i playoff. L’attenzione dev’essere massima”.
Ha cambiato tre allenatori la squadra sannita. Come arriva a questo impegno?
“Fa della tecnica l’arma migliore e da quel punto di vista sono molto bravi. Contro il Como hanno giocato tutto il secondo tempo in inferiorità numerica, ma sono una buona squadra e lo testimoniano i giocatori che compongono la rosa”.
La situazione del Pisa qual è? Tutti a disposizione?
“Dobbiamo valutare solo le condizioni di Masucci che si è allenato con un po’ di difficoltà. Solo Zuelli aveva avuto problemi”.
Recupero faticoso per Torregrossa, ancora non tornato a livelli non ottimali.
“Bisogna valutare la squadra nella sua interezza. Bisogna dire che l’altro giorno il risultato a Modena non è stato positivo, però abbiamo avuto tante possibilità di far gol. Più che a Reggio Calabria o a Parma. La squadra ha creato le occasioni per pareggiare. Non darei responsabilità ai singoli. Si allenano tutti bene e credo molto sia in chi è arrivato a gennaio, sia in chi avevamo qua. La sconfitta ci aveva abbattuto un po’, ma dobbiamo cercare di ottenere punti come sappiamo fare”.
Com’è la situazione psicologica dei ragazzi?
“Devo essere sincero, la squadra dal punto di vista dell’impegno settimanale è sempre molto presente. La società ha fatto bene a rimarcare che tutti noi ci aspettiamo, a partire dal sottoscritto, fare meglio di quello che stiamo facendo nelle ultime settimane. E’ vero che abbiamo avuto picchi importanti vincendo con Parma, Reggina o Perugia, ma abbiamo avuto anche gare in cui a livello calcistico non abbiamo prodotto ciò che sappiamo fare. Dobbiamo dare qualcosa in più, ma c’è mancato qualcosa in alcune gare”.
Col Benevento per vincere in casa e all’orizzonte tre scontri diretti casalinghi contro Cagliari, Bari e Frosinone. Non si può più fallire.
“La gara col Benevento è importante, per le altre ci sarà tempo di analizzarle”.
Caracciolo può essere un giocatore inamovibile?
“E’ molto importante per noi, ma in tutte le squadre non esiste un giocatore inamovibile. Quando sta bene è fortissimo nella categoria”.
Eppure pochi giorni fa disse che Beruatto era inamovibile. Forse ultimamente è stato un po’ stanco. E’ ora di dargli un po’ di riposo in panchina?
“Lo abbiamo fatto recuperare in questi giorni perché ha giocato tante partite. La scorsa settimana ho detto una esagerazione quando parlavo di un giocatore che è insostituibile. Rimane secondo me il terzino più forte della categoria”.
Il Pisa non segna sui calci piazzati. Come lo spiega?
“Non riusciamo a sfruttare bene i calci piazzati. Non possiamo pretendere che abbiano tutte le qualità. Lavoriamo per migliorarle. Sono armi che dobbiamo sfruttare meglio e su cui stiamo facendo un lavoro più approfondito”.
Come si migliora questo atavico problema di subire gol nella prima parte della partita?
“In tutta sincerità non so come si fa a migliorare questo aspetto. L’anno scorso facevamo meglio proprio nei primi 20 minuti. Serve probabilmente più concentrazione. Nonostante dorma poco non riesco a capire perché abbiamo questa spada di Damocle in testa”.
Forse il Pisa ha un calo fisico?
“Dal punto di vista fisico non abbiamo cali, siamo stati anche bravi a recuperare alcune partite. Il problema è più che altro relativo al fatto che la squadra in casa fatica a esprimersi. Non è molto tranquilla in base ai risultati. Le sconfitte patite in casa hanno lasciato il segno a livello inconscio. Invece dovremmo avere la maturità di capire che la spinta dei tifosi è di grande aiuto per aiutarci sempre e comunque. Dobbiamo giocare con più libertà mentale che significa stare più attenti alle situazioni offensive avversarie e cercare di essere più ‘ignoranti’ quando ci avviciniamo in area di rigore. Siamo quinti in classifica e possiamo ancora fare tanto in questo campionato”.
Nelle ultime posizioni ci sono tante squadre che hanno disputato la Serie A. Come lo spiega?
“Credo che chi venga dalla Serie C abbia un entusiasmo incredibile che lo trascina e ciò è capitato anche a noi. Le squadre blasonate invece se non partono bene fanno più fatica. L’altro giorno guardavo un dato che mi ha sorpreso e tenuto su di morale. A parte il Monza andato in A a nostro discapito. Delle 5 squadre andate in A o ai playoff molte stanno facendo male. Questo sta a significare che il campionato è molto difficile. Le gare che mancano”.
Quest’anno il Pisa, differentemente dagli anni scorsi, non ha mai vinto con le prime quattro della classifica e non ha mai perso con le ultime 6. Problema in ottica playoff?
“Voglio pensare solo al Benevento. Non voglio vedere quale tipo di classifica ha l’avversario perché poi non conta più alla fine di una partita”.
Torregrossa può avere i 90 minuti per giocare dall’inizio?
“Torregrossa sta bene, la settimana scorsa si è allenato a singhiozzo perciò non aveva molto minuti sulle gambe. Si è anche sacrificato, mentre questa settimana ha fatto tutto con la squadra ed è tra i papabili a giocare dal primo minuto o ad entrare. Dobbiamo pensare a metterlo nelle migliori condizioni per giocare tutte le partite dopo la sosta”.