Dalla sala stampa dell’Arena Garibaldi parlano, a fine partita, il tecnico Luca D’Angelo assieme al direttore generale Giovanni Corrado e ai calciatori Torregrossa e Benali.

D’Angelo: “Abbiamo fatto una buonissima partita, abbiamo vinto in maniera meritata e abbiamoa vuto tante occasioni da gol, si anel primo che nel secondo tempo. Non abbiamo mai veramente rischiato. A mio avviso quel rigore fischiato alla Cremonese non c’era perché c’era una trattenuta su Birindelli. Cosa ho pensato a fine partita? Ho pensato subito a mercoledì, a quanti giocatori sono stati ammoniti o se avremmo avuto squalificati. Ho staccato subito con la testa al momento del fischio finale. Oggi abbiamo giocato come sappiamo dal punto di vista della velocità e dell’intensità. Tutte le azioni da gol create sono state di grande qualità tecnica da parte dei nostri giocatori. Penso che la Cremonese abbia trovato in noi una squadra difficile da affrontare, non darei neanche troppi demeriti. Oggi abbiamo fatto meglio obiettivamente, preferisco sia dato più merito ai nostri giocatori. Touré? Aveva postumi della febbre, è stato male e per questo l’ho lasciato in tribuna, ma dovremmo averlo per l’Ascoli. Oggi abbiamo vinto 3-0 contro una squadra molto forte, si fa se tutti quelli che giocano e quelli che subentrano lo fanno in maniera migliore. Tutti hanno giocato in maniera importante. Il campionato è molto complicato, credo si possa dir poco a guardare classifica e avversario. Tutti si giocano qualcosa, non sarà semplice per noi andare a giocare a Perugia, Ascoli, Benevento o Lecce, così come per gli altri giocare con chi sarà a tra playoff e salvezza tranquilla. Tutti giocano al massimo in questo campionato. Abbiamo vinto tutti gli scontri diretti? Difficile per me valutare questa cosa, ogni partita ha una storia a sé e cambia momento dopo momento. Il coro? Mi ha fatto molto piacere, era inaspettato ed è stato molto emozionante per me. Ormai conosco la tifoseria, non regala niente e se l’ha fatto qualcosa di buono a livello umano ho trasmesso. Sull’Ascoli guardiamo adesso i due giorni che ci dividono dalla partita. Abbiamo tanti che potranno giocare dall’inizio e dare cambio a chi ha speso di più oggi.”.

Giovanni Corrado: “Onestamente credo che il Pisa abbia fatto tante altre belle prestazioni però oggi abbiamo fatto una grande partita contro una squadra che, se non andrà in Serie A, almeno ci andrà vicino, composta da giocatori che saranno senza dubbio il futuro del nostro calcio. Abbiamo fatto una grande prestazione perché da un punto di vista di carriera il Pisa ha ragazzi altrettanto giovani che sono stati sottovalutati e hanno tante prospettive per il futuro. Nella classifica tra le squadre più importanti siamo avanti con tutte, è la dimostrazione che è stato fatto un buon lavoro. Tutto lo spettacolo di oggi però non conta più nulla per l’Ascoli. Il calendario del Pisa è il più difficile di tutte in un campionato che ha la media più alta tra i punti delle prime in classifica nella storia della Serie B. Tutti gli anni nelle quali abbiamo fatto le squadre eravamo convinti di giocarcela fino alla fine. Penso al primo anno di Serie B dove i playoff ci sono sfuggiti per la classifica oggi e ci brucia ancora. Voglio fare una menzione per il pubblico. L’anno scorso per il Pisa è stato un anno difficile. E perdere questo pubblico è stato un grande danno per noi che abbiamo tifosi così appassionati. Si cerca sempre di fare squadre importanti, ma la realtà è il percorso di maturazione che fa la differenza. Abbiamo giocatori come Marin che non è lo stesso del primo anno di Serie B e oggi è un leader nello spogliatoio. Come Sibilli, prima più estemporaneo, oggi più concreto. Ci aspettavamo di fare una squadra che fosse sottostimata da terzi, ci sono ancora nove partite da qui alla fine del campionato. Mi chiedono spesso perché abbiamo fatto un mercato così importante a gennaio con la squadra prima in classifica. Rispondo sempre che non facciamo valutazioni solo sul risultato. Il pubblico di Pisa sa apprezzare e sono stato molto contento. Mi auguro che le ultime quattro partite in casa di avere lo stesso pubblico. Lucca? Sono stati i 18-20 minuti più importanti di Lorenzo con la maglia del Pisa. Ci tiene, vuole fare carriera e lo farà. Perché ha giocato per la squadra, non ha giocato solo per il gol ed è in un percorso di crescita. Ha avuta anche tante responsabilità perché doveva giocare spesso anche quando non avrebbe dovuto per via dei suoi problemi fisici. Non può però accollarsi questo ragazzo le aspettative di una città che manca dalla Serie A da 30-31 anni. D’Angelo lo sta facendo crescere, così come la società e crediamo molto in lui. Conta sempre la qualità dei minuti e non la quantità. Al 3-0 ho pensato al 4-1 di Carrarese-Pisa, uno dei momenti più bassi che sembrava essere anche uno dei momenti più disastrosi. Eravamo undicesimi. Oggi l’importante è non dimenticarsi da dove veniamo”.

Torregrossa: “Non è mai facile oggi segnare dal dischetto. Se ci sono stati meno rigori segnati quest’anno? Potrebbe influire il fatto di stare due minuti o più ad attendere il var, è vero. Io mi sono concentrato sul calciare dal dischetto. Mi sono concentrato su dove calciarlo ed è andata bene. Oggi siamo stati sicuri di noi stessi, le ultime due vittorie ci hanno dato sicurezza e oggi abbiamo fatto vedere quello che valiamo contro la Cremonese. Mancano però alcune partite e adesso pensiamo all’Ascoli. Secondo me dobbiamo pensare a noi, soprattutto ora che stiamo lì davanti. Pensare che dobbiamo fare punti e gli scontri diretti non perderli, poi nel finale tireremo le somme. Ciò che stiamo facendo è questo e il mister ci sprona sempre a guardare partita dopo partita. Se abbiamo un bel rapporto in attacco è merito della società. Avere tanti giocatori importanti e saperli gestire è un merito. Penso la politica intrapresa dalla società sia quella vincente. Quando manca qualcuno il risultato non cambia mai in attacco. Sul rigore di Birindelli, lui è stato tirato da dietro, ma al var gli hanno fatto vedere solo il calcio, è mancato il quadro generale. Quello di Benali invece non l’ho visto. Il mio secondo gol è merito di Beruatto, merito anche di Sibilli che ha attaccato il primo palo”.

Benali: “Io il contatto in occasione del calcio di rigore l’ho sentito e non ho mai avuto dubbi su questo. Mi trovo molto bene coi compagni. Sono arrivato in punta di piedi per mettermi a disposizione della squadra, per aiutarli con la mia esperienza. I complimenti se mi sono integrato bene io o George o Ernesto è merito dai ragazzi e dallo staff, uno spogliatoio sano e solido. La Cremonese veniva da tanti risultati utili consecutivi, non era semplice oggi vincere così. Mi ha emozionato il pubblico oggi, è una grande partita, ma ne mancano 9 alla fine del campionato. Ogni partita è diversa, sappiamo che abbiamo avuto difficoltà contro il Vicenza e il Crotone, l’Ascoli è una squadra importante, rognosa e che fa punti. Non ho dubbi sia una gara difficile, ma son sicuro la prepareremo bene”.

Commenti

Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018