Dalla sala stampa dell’Arena Garibaldi, il tecnico nerazzurro Luca D’Angelo anticipa i temi della partita di domani contro la Reggina. Ecco le sue dichiarazioni:

Cominciano tre partite sulla carta meno impegnative rispetto a Monza e Parma con un Pisa che dovrebbe tornare almeno a segnare. Di occasioni ne crea molte, ma finalizza poco la squadra. 

L’analisi può essere esatta perché la squadra sta creando molto a livello offensivo. A Monza due gol li abbiamo fatti, mentre col Parma in casa no, ma anche in quella partita abbiamo avuto tre palle gol importanti. Determinante secondo me giocare come stiamo facendo e i gol arriveranno, non ho dubbi. L’importante è avere la solidità difensiva che stiamo avendo. Il merito qui è di tutti.

Lucca non era al meglio. Come sta?

Negli ultimi due giorni si è allenato con la squadra quindi è a disposizione. Può essere più che utile alla causa, deve trovare continuità di allenamento e avere meno problemi dal punto di vista atletico, ma ha fatto tutto con la squadra e può essere della partita. Il suo problema era alla caviglia.

I giocatori come stanno? Che Reggina troveremo rispetto all’andata?

Tutti convocati tranne Di Quinzio, pensiamo che col Pordenone possa essere però a disposizione. La Reggina è una buonissima squadra, vincere all’andata non fu semplice. Anche se c’è stato il cambio di allenatore, i giocatori all’incirca sono gli stessi. Non mi aspetto una gara semplice.

Si gioca molto e a distanza ravvicinata. Si aspettava i risultati delle ultime giornate?

Il campionato è questo, le partite non sono mai scontate. Non dobbiamo mai fare l’errore che una squadra sia in difficoltà non ci crei problemi.

I prossimi tre impegni non possono essere paradossalmente una trappola? 

Dobbiamo pensare a una partita alla volta, ma le partite sono tutte complicate. Si parla di organici importanti e voglia di fare punti, perciò non c’è il rischio che sottovalutiamo gli impegni in essere. Mi auguro un Pisa battagliero e che giochi con le sue armi come sa

Non solo Lucca sta giocando male, ma anche Colombo o Mulattieri in Serie B dopo un buon inizio si sono spenti. Cosa ne pensa? 

Fanno più fatica, perché essendo giovani si conoscono un po’ meno. Adesso sono tutti attenzionati in particolar modo dalle difese avversarie, perciò per loro è più difficile. Lucca ha avuto tanti piccoli problemi che hanno minato la sua continuità di allenamento e il problema principale per lui è stato questo.

Cohen è molto più addentro rispetto al girone d’andata. Cosa ne pensa del ragazzo? 

Sicuramente è cresciuto, contiamo molto su di lui. Dobbiamo pensare che molti sono in difficoltà fisica e ci sarà spazio per tutti. Non si può pensare che sempre gli stessi giochino le stesse partite.

Stellone cercherà l’iniziativa domani?

Probabilmente sì, ma proveremo anche noi a fare lo stesso come è capitato a Monza

Hermannsson era arrivato a Pisa da difensore centrale e si è ritrovato a giocare a destra per necessità, ma con il passare della partite è cresciuto tantissimo nel ruolo, non solo in fase difensiva ma anche offensiva. 

Ha dimostrato di poter giocare in quel ruolo, ma sapevamo che aveva anche questa attitudine.

Benali può fare più ruoli, Nagy è sempre partito titolare. Potrebbe essere un’idea mettere Benali davanti alla difesa? Quanto tempo serve a Benali e Torregrossa per terminare l’inserimento? 

Capiterà, lo abbiamo provato anche in quel ruolo. Non escludo che in futuro possa invertirli con Nagy mezzala e Benali centrali, giocando insieme in maniera diversa. Sono giocatori dinamici che hanno le stesse caratteristiche. Tecnicamente sono molto forti. Benali è completamente inserito, dobbiamo fare valutazioni diverse visto che ha giocato 70′ e col poco allenamento dei mesi precedenti ci stiamo pensando. Torregrossa ha avuto una lunga inattività, ma sono soddisfatto di quanto sta facendo. Sarà quel giocatore che ci fa fare il salto di qualità nelle ultime 7-8 partite quando avrà completamente ripreso il ritmo partita.

Questo è un campionato equilibrato, quanto sono consapevoli i giocatori di poter essere determinanti entrando dalla panchina?

Lo sanno perfettamente perché abbiamo grande rotazione a centrocampo e in attacco, ma solo i due difensori centrali giocano quasi sempre. Può capitare anche che qualcuno non entri in partita, ma sono cose che succedono, come a Touré nella scorsa partita. Capita di non trovare bene la posizione.

Il mondo è sconvolto dalla guerra in Ucraina. Cosa ne pensa della protesta della Serie B che farà iniziare le partite con cinque minuti di ritardo e qual è il suo pensiero sulla situazione al fronte? 

La protesta dei cinque minuti è simbolica, ma noi non possiamo fare di più. La ritengo una decisione giusta. Non vorrei che ci si abitui alla situazione. Non dobbiamo dimenticare questo conflitto o perché non fa più tendenza o perché fa male ricordarsi che c’è gente che vive sotto attacco aereo. Pensare che nel 2023 per disquisizioni territoriali ed economiche si debba ricorrere alla guerra mi sembra fuori dal mondo.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018