Dalla sala stampa dell’Arena Garibaldi il tecnico nerazzurro Luca D’Angelo anticipa i temi della partita di domani contro il Perugia. Di seguito le sue dichiarazioni.

Complimenti per il terzo posto alla panchina d’argento in Serie B innanzitutto.

Avrei preferito il contrario, non essere premiato, ma aver vinto il campionato. E’ stata una bella soddisfazione perché votano in 40 e sono arrivato terzo. Io ho votato Pecchia e Pioli.

Il Perugia gioca con le stesse caratteristiche del Cittadella, del Sud Tirol, con una difesa a tre mascherata e tanti contropiedi. Una squadra difficile da affrontare. 

Come molte squadre è difficile da affrontare, ha giocato benissimo il derby con la Ternana. E’ vero che giocano con tre difensori, ma hanno quinti molto aggressivi. Dovremmo stare molto attenti e non dovremo cadere nella classica trappola, pensando che loro non potranno essere pericolosi.

Com’è la situazione della squadra? Barba come sta? 

Sono tutti a disposizione, compresi Caracciolo, Barba ed Ernesto Torregrossa. Soprattutto quest’ultimo non ha 90 minuti nelle gambe e gli servono ancora allenamenti. Un pezzo di partita lo potrà giocare.

Caracciolo potrebbe giocarsi il posto?

E’ a posto e può giocare.

Morutan viene costantemente raddoppiato. Sta pensando di cambiare qualcosa?

Dobbiamo giocare con quelle che sono le nostre caratteristiche e non possiamo snaturare le nostre armi migliori. Morutan sta facendo comunque bene perché sta facendo quello che gli chiedo a livello di copertura. Corre tantissimo e non si può pensare che viaggi a due assist e due gol.

A centrocampo qual è la situazione di Marin? Ci saranno cambiamenti nelle prossime partite forse per esigenze di turnover?

Marin non è partito titolare per scelta tecnica la precedente gara, ma poteva giocare titolare. I centrocampisti stanno tutti bene. Valutazioni sulle tre partite non le ho fatte, le faremo partita per partita.

E’ il caso di partire a 100 all’ora per evitare di prendere gol oppure no?

Non possiamo snaturare il nostro modo di giocare, quindi domani cercheremo di attaccare, cercando di stare più attenti in determinate situazioni. Restando dietro non si evita di prendere gol, visto che col Sud Tirol lo abbiamo preso su calcio d’angolo e col Cittadella su tiri da fuori. Non stiamo giocando con la qualità che ci ha contraddistinto per molto tempo, la verità è questa. Avevamo fatto un brutto primo tempo col Venezia, mentre bene la ripresa e quindi dobbiamo far meglio di così.

Le diffide fanno parte del gioco e il Pisa ne ha qualcuna a centrocampo.

Abbiamo fortunatamente la possibilità di ruotare gli uomini squalificati. Con l’andare delle partite aumenteranno i giocatori diffidati, perciò pensiamo esclusivamente alla partita di domani senza pensare al discorso dei diffidati.

Da cosa dipendono i problemi del Pisa?

Fisicamente la squadra sta bene e lo dimostra il fatto che, giocando in 10 a Genova, l’abbiamo fatto bene. A Reggio Calabria siamo usciti alla distanza e così con il Venezia. Abbiamo perso un po’ di fluidità di gioco e dobbiamo capirne il motivo. Detto questo la squadra è sempre presente durante la partita.

E’ contento che manca Ciccio Lisi?

Contro di noi non gioca quasi mai, è un giocatore fortissimo che mi ha dato tanto ed è molto legato a tutti noi e alla piazza.

Cosa si prova ad essere il secondo allenatore con più presenze nel Pisa?

E’ una grande soddisfazione per me e per i miei successori non sarà facile prendermi. E’ un grande traguardo pensando a dove sono partito.

E Stefano Gori?

Ho molto affetto umano e molta stima professionale, perché è stato un altro giocatore che ha dato tanto a me, a noi e alla città, ma non soltanto per la promozione. Sono bravi ragazzi e brave persone.

Ci sono ben quattro Neopromosse nei primi 9 posti. La sorprende?

Chi viene promosso ha una spinta emotiva molto forte e perciò se capisce il tipo di campionato in cui si trova, può far molto bene. Tolto il Sud Tirol ci sono neopromosse come piazze importanti. Non mi meravigliano le altre società, abituate a categorie

Inizia il ‘tuo’ girone di ritorno, visto che sei arrivato dopo la partita di Venezia col Pisa ultimo in classifica. In meno di dieci giornate lo hai portato ai playoff. Quanto sei soddisfatto del cammino e chi ti ha impressionato?

Sì, sono soddisfatto, ma è il momento di spingere forte. Il campionato è difficile, lo dicono i risultati e la classifica. Ci sono tante squadre forti. Non solo il Frosinone. Mi ha fatto una bella impressione il Venezia. Siamo in una posizione di classifica in cui cerchiamo di accelerare a livello di prestazione. I risultati dipendono da tanti fattori ma vorrei vedere una squadra più sbarazzina domani sera.

Cosa ne pensa della questione Reggina? Qualche presidente ne ha caldeggiato l’esclusione

Sinceramente no perché non conosco per niente la materia. Ci sono delle regole, ci saranno dei giudici che le faranno rispettare. Non entro nel merito perché non capisco nulla di questioni giuridiche ed economiche.

Un ricordo di Ilario Castagner.

Lo ricordo bene, seguivo ancora più di adesso il calcio in maniera maniacale. A parte lo storico campionato di Perugia, ha allenato anche il Pisa e mi è sempre sembrato un gentlemen. Penso che domani sia giusto tributarlo con un grande applauso.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018