I nerazzurri hanno raccolto due punti in tre partite, ma non stanno vivendo un momento di crisi. Da risolvere ci sono alcuni piccoli problemi cronici, ma nel complesso, nello scontro al vertice con la Cremonese il Pisa non ha affatto demeritato. Rianalizziamo insieme la situazione e le problematiche che stanno affliggendo la squadra.

LA SITUAZIONE – Inutile girarci intorno, due punti in tre partite sono pochi se rapportati ai 19 conquistati nelle precedenti 8 gare. Contro la Cremonese il Pisa ha proseguito in una leggera involuzione di gioco, per quello che a questo punto è un momento negativo a tutti gli effetti. Cerchiamo di capirci però, non si tratta di una crisi, ma di alcuni aspetti da migliorare che avrebbero tranquillamente potuto portare molti più punti nelle ultime gare, anche se queste tre partite sono molto diverse tra loro. Con il Crotone il Pisa non ha affatto meritato di perdere e la sconfitta è maturata più per un avvio di partita negativo e sfortunato che non per demeriti della squadra. Col Pordenone invece è stata di fatto la peggior prestazione della stagione, tanto da far dichiarare a D’Angelo che il Pisa non avrebbe meritato la vittoria e, al di là dell’errore singolo di Nicolas, il risultato fosse giusto. Ieri invece, a Cremona, sono riemersi alcuni piccoli problemi cronici.

GESTIONE – All’85’ di Cremonese-Pisa i nerazzurri avevano effettuato 7 tiri in porta, mentre i grigiorossi solo 2. La squadra però ha iniziato pericolosamente a farsi schiacciare nella propria metà campo e anche gli ultimissimi cambi non hanno inciso, con gli ingressi di Mastinu e Masucci che non sono stati funzionali e l’uscita di Lucca, abilissimo a tenere su la squadra, si è fatta sentire. Negli ultimi minuti la Cremonese ha quindi creato altre due occasioni da gol, una sventata miracolosamente da Nicolas, l’altra sappiamo bene come è finita. Tante volte nel corso degli ultimi anni il Pisa è stato raggiunto oltre il 90′. Una beffa, siamo d’accordo, ma anche un film già visto. La squadra deve migliorare in questo aspetto, per stessa ammissione dei giocatori e lo può fare. Un altro problema da risolvere è la poca attitudine al contropiede e un centrocampo che sta dimostrando di essere ottimo nei contrasti e nel recuperare i palloni, ma ultimamente non nel possesso palla.

COHEN – Una nota finale merita Yonatan Cohen. Il giocatore, al momento, è l’ultima scelta. Di fatto ieri hanno giocato tutti, da Mastinu a Marsura, passando per Sibilli e Masucci, ma Cohen non è entrato. Ci sono senza dubbio dei buoni motivi per questa scelta. Purtroppo gli allenamenti non sono visionabili da parte della stampa perché l’area di San Piero a Grado è stata contornata di una recisione scura che non permette più la visione da fuori, avvolgendo nel totale mistero la zona e il modo in cui viene preparata la partita da occhi discreti e indiscreti. I casi però sono questi: O il giocatore, come crediamo e come emerge, non è ancora pronto, tra difficoltà di lingua e apprendimento tattico, facendo fatica in questa fase iniziale ad assimilare alcuni concetti tattici, oppure non si sta rivelando all’altezza o, magari, semplicemente, è in periodo di scarsa forma. Una domanda che, appena possibile gireremo al tecnico nerazzurro, solo per capire la situazione. Nel frattempo speriamo che l’israeliano, partito molto bene quando gli era stata data l’occasione, possa diventare una delle colonne portanti di questo Pisa, non solo per l’investimento di oltre 2 milioni fatto dalla società.

COSE POSITIVE – Al di là di tutto la squadra è forte, anche se si perde in alcuni dettagli. D’Angelo l’aveva costruita benissimo, riuscendo a tagliare i rifornimenti agli avversari e mantenendo il vantaggio e una situazione di scarso pericolo col Pisa che non stava dando la sensazione, prima che la gara volgesse negli ultimi minuti, di meritare di essere raggiunto. La squadra ha fatto una ottima figura contro una delle squadre più compatte e forti del campionato e merita la prima posizione in classifica, al di là dell’assottigliamento della graduatoria che vede un ricompattamento molto vicino. Intanto, salutate la capolista.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018