All’Arena Garibaldi il Pisa continua a crescere, fermando un’altra grande e confermando di potersela giocare con chiunque. Gilardino ha preparato la gara nei dettagli, costruendo una squadra solida, ordinata e capace di adattarsi. La Lazio sbatte contro il muro nerazzurro e il pari serve a rinforzare fiducia e autostima. La vittoria non arriva, ma restano i segnali positivi. E ora, con il Torino alle porte, l’obiettivo è trasformare questa solidità in punti.

LA TRAPPOLA DELLE BIG – All’Arena si è fermata un’altra grande, almeno sul piano del gioco. Dopo Milan e Atalanta, dopo il pareggio con la Fiorentina e avendo messo in difficoltà Roma e Napoli, anche la Lazio si è trovata imbrigliata nel piano tattico di Gilardino. Il Pisa concede poco, aggredisce nei momenti giusti e sa quando abbassarsi. I biancocelesti finiscono per accettare il ritmo imposto dai nerazzurri, incapaci di trovare spazi. Un pareggio che pesa e che conferma la solidità di una squadra che, pur senza vincere, ha imparato a rendere la vita difficile a chiunque.

LA CHIAVE TATTICA – Gilardino cambia ancora. Passaggio alla difesa a tre con Denoon inizialmente su Zaccagni e l’idea di Cuadrado come raccordo tra centrocampo e attacco. Il colombiano, libero di muoversi alle spalle di Nzola, diventa la principale fonte di gioco: da lui partono quasi tutte le azioni pericolose del primo tempo. Dopo l’intervallo, con Calabresi più prudente e Moreo in campo, il Pisa alza il baricentro e crea due grandi occasioni con lo stesso Moreo e con Touré di testa. Provedel e la sfortuna negano il gol, ma la struttura resta capace, anzi addirittura più efficace, di riuscire a bloccare tutti i rifornimenti sul piano del gioco, costringendo la Lazio al lancio lungo e non più alla costruzione dal basso.

LA STRISCIA POSITIVA – Terzo risultato utile consecutivo, e non è poco per una neopromossa che aveva iniziato con qualche incertezza. Dopo i pareggi con Milan e Verona, arriva un altro punto contro un’avversaria di rango. Il Pisa si tiene stretta la fiducia, sale a cinque punti e continua a costruire la propria identità. La vittoria manca, ma la sensazione è che non sia lontana: la squadra corre, difende con ordine e mostra le sue idee. Il gruppo esegue tutte le direttive di Gilardino.

L’AMBIENTE CONTA – Mentre altrove vige la legge della contestazione, da Genova a Firenze passando per Verona, a Pisa invece la situazione è profondamente diversa. L’ambiente si è compattato attorno alla squadra e anche Gilardino lo ha fatto capire in conferenza stampa prima del match: “Se rimarremo un ambiente unito sarà più facile continuare su questa strada”. Diamogli ascolto.

LA CRESCITA – C’è una maturità nuova in questo Pisa. Gilardino parla di “mattoncini di autostima”, e la definizione calza a pennello. L’equilibrio tra entusiasmo e pragmatismo si vede in campo: nessuno forza le giocate, tutti restano dentro la partita fino alla fine. In Serie A serve anche questo, e i nerazzurri lo stanno imparando in fretta.

TORINO E GOL – Domenica c’è il Torino, altra gara complicata ma affrontabile con la testa giusta. Il Pisa arriva con la consapevolezza di chi ha già fermato tre big e sa di poterci stare in Serie A. Serve solo il passo successivo: trasformare la solidità in una vittoria che dia peso al lavoro fatto fin qui. Servono gol e ormai lo ripetiamo da tempo. A gennaio è vitale tornare a intervenire.

SARRI – Infine una parola per Sarri, che si è dimostrato essere un allenatore con gli attributi e senza peli sulla lingua, nel rivolgersi ai tifosi: “Mi vorrei scusare con quelli che avevano comprato il biglietto e sono stati fermati a quarantotto ore dalla partita. La ritengo una scelta vergognosa, come sempre per le punizioni collettive. Non riuscirò mai ad accettare queste scelte contro tutti, tra i 1200 magari c’erano 1.150 persone che non hanno mai fatto nulla di sbagliato nella vita. Nessuno lo farà mai, ma io do la mia solidarietà a queste persone”. Non c’è bisogno di aggiungere altro.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Ex collaboratore de "La Nazione" di Pisa fino a marzo 2025. Scrivo anche per Qui News Pisa e collaboro con Punto Radio.