Attesa all’AC Hotel e applausi alla partenza. La squadra parte per la Sardegna col peso della classifica e l’energia dei tifosi
Un’ora di attesa, poi il momento che tutti aspettavano. Il Pisa è arrivato all’AC Hotel alle 13.22 e lì fuori c’era già tanta gente, in piedi da tempo, tra sciarpe e telefoni pronti. Per esserci, far sentire che la squadra non è sola.
Dopo pranzo i nerazzurri si sono mossi verso l’uscita. E lì è partita bolgia. Due ali di folla, applausi, incitamenti. I giocatori hanno attraversato quel corridoio umano e hanno raggiunto il pullman, diretto verso l’aeroporto. Destinazione Sardegna, destinazione Cagliari.
È la vigilia di una partita pesante, anche se non è un dentro o fuori. Ma pesa, eccome, perché la classifica non aspetta. Il Pisa si porta dietro la fatica del momento, la necessità di restare agganciato al treno salvezza e anche quella sensazione che gennaio sia già nell’aria. Il mercato si avvicina, le voci girano, però il campo resta la priorità: senza punti diventa tutto più complicato. A Cagliari serviranno cuore, gambe e attenzione. E servirà restare squadra. Anche quando tira vento contrario.
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