Dopo la sconfitta di Palermo c’è un’amara realtà che si pone di fronte al Pisa e rende i prossimi due impegni contro Ascoli e Ternana vitali nell’economia del campionato nerazzurro. Non fare risultato contro queste due formazioni significherebbe, matematicamente, concludere il girone di andata in zona retrocessione. Uno scenario che nessuno si può permettere con la sosta e il mercato alle porte.

DIFESA E ATTACCO, SOLITA STORIA – Tutti, ormai anche i ciechi, hanno capito che al Pisa servono nuovi giocatori in attacco e in difesa. I gol subiti alla stessa maniera con cross e svarioni difensivi annessi dalle fasce, tanto che si potrebbe coniare l’espressione “gol subiti alla pisana”, sono diventati una barzelletta che non fa più ridere. In attacco ormai la squadra è la peggiore del campionato come numeri delle punte, tenuta in piedi solo da Valoti, che non è un attaccante, ma si è ritrovato ad essere bomber. Bisogna agire, fare qualcosa.

SALA STAMPA, AQUILANI E CORRADO – Le parole di ieri in sala stampa possono essere comprensibili da un lato, ma anche totalmente incomprensibili da un altro. Benissimo che Giovanni Corrado ci abbia messo la faccia, come sempre ha fatto nei momenti di estrema difficoltà, assumendosi anche le responsabilità e cercando di schermare il gruppo, chiedendo alla piazza di non lasciare soli i giocatori e di continuare a supportarli. A questo punto appare chiarissimo che i problemi del Pisa non sono ascrivibili a frizioni interne squadra-staff. D’altronde è stato lo stesso Aquilani a rifiutare categoricamente una mancanza di fiducia da parte dei giocatori. “Non vedo neanche uno spiraglio perché ciò possa succedere”, aveva detto il mister prima della gara col Palermo. L’andamento stesso della partita ne è una prova, perché il Pisa ha reagito e ha anche recuperato due reti di svantaggio in cinque minuti. L’impegno adesso non è in discussione, così come la fiducia nella società, che non è mai stata in discussione, lo ribadisco in prima persona, per il lavoro svolto in questi anni.

SALA STAMPA, LE PREOCCUPAZIONI SU AQUILANI – Qui però si interrompono i concetti comprensibili emersi dalla sala stampa di ieri, lasciando spazio ad alcune preoccupazioni. Scompattando quanto detto dallo stesso allenatore (dopo la partita, ma anche prima) e dal direttore generale, emergono ulteriori potenziali criticità futuribili. “Per controllare il gioco come facciamo noi qualche rischio è da mettere in preventivo, io da allenatore scelgo come voler vincere la partita ma sono consapevole anche di come posso perderla […] L’alternativa è quella di schiacciarci nella nostra area di rigore […] ma questo non è il mio credo calcistico e non voglio inculcarlo ai miei giocatori, anche se proporre il calcio che vogliamo proporre noi è più difficile che giocare in ripartenza […] voglio fare la partita e non a subire la partita, nella speranza di fare risultato. E ripeto, ci manca poco per iniziare a fare i risultati che vogliamo fare“. Parole che, lette e rilette, devono far riflettere. Il gioco che vuole Aquilani non è una chimera, ma non è il gioco che serve adesso. Il Pisa adesso ha fatto un altro scalino verso il basso, terminando in una zona molto pericolosa. Potrebbe essere il caso di attuare un gioco più conservativo, sacrificando la natura del gioco che vuole esprime l’allenatore, al solo scopo di fare punti, anche pochi, ma maledetti e subito. Poi arriverà gennaio. Continuare a rischiare potrebbe essere come scommettere il doppio di quanto si è perso al casinò. La vittoria permetterebbe di rientrare delle perdite, ma il rischio è quello di un tonfo ancora più grande.

SALA STAMPA, LE PREOCCUPAZIONI SULLE PAROLE DI CORRADO – Per la prima volta da quando vedo Giovanni Corrado in sala stampa, ieri il diggì nerazzurro mi è parso in difficoltà e affranto. Certo, ci sono stati momenti peggiori, con il Pisa in posizioni ancora più basse, ma la situazione attuale potrebbe anche dar luogo ad alcuni cortocircuiti. “Se avessimo tutte le risposte avremmo quei 4-5 o 6 punti in più che meriteremmo. Facciamo fatica a spiegarcelo, non riusciamo a finire una partita senza episodi negativi“. Parole, da parte del diggì, che quasi fanno pensare che all’interno non si sia ancora capito quali siano tutti i problemi che affliggono la squadra. E ancora, sul mercato: “Il mercato? Ci sono problemi che si possono risolvere, ma non tutto si risolve col mercato. Avremo modo di sederci per valutare la situazione, supportando i ragazzi”. Corrado poi ha lasciato intendere di sperare che alcuni giocatori e attaccanti si possano sbloccare nel girone di ritorno, come accaduto in passato ad altri. La speranza è che la società intervenga comunque pesantemente nel reparto, perché i rischi sono troppo grandi.

LA FIDUCIA – Difficile tirare le somme dopo queste analisi estemporanee, senza ripetere concetti che sono noti a tutti. Adesso è il momento della fiducia, di stringersi attorno alla squadra nel momento più buio. La speranza è che il Pisa possa ritrovarsi e che il progetto tecnico di Alberto Aquilani possa finalmente decollare, ma non perché la società non intende retrocedere di un centimetro su quanto programmato, ma perché può essere ancora realizzabile. Occorre però che gli stessi protagonisti cerchino di cambiare qualcosa non incaponendosi insistendo su piani attualmente inattuabili, facendo di necessità virtù e adattandosi a ciò che oggi possono dare i giocatori. Con le ulteriori speranze che arrivino 4 o 6 punti dalle prossime due partite e che a gennaio venga fatto tutto il possibile.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018