Il calciomercato di gennaio è forse la cosa più difficile per una squadra di calcio perché un direttore sportivo si muove come un equilibrista su un filo sospeso in aria che cerca di arrivare al proprio obiettivo. Così è nel calcio dove si prova a migliorarsi senza alterare gli equilibri della propria squadra. Un grande colpo sulla carta può addirittura rivelarsi deleterio, l’errore è sempre dietro l’angolo e gli eventuali benefici si vedono sempre in fondo alla stagione. Cerchiamo di capire cosa aspettarsi da questa finestra di mercato analizzando le trattative note e non, ma anche buttando un occhio al passato.
COSA ASPETTARSI DA QUESTO CALCIOMERCATO? – Lo sa bene il DS Gemmi che ieri in conferenza stampa ha appunto detto “Mi approccio a questo gennaio con molta serenità ed equilibrio.” Abbiamo analizzato in numerose occasioni quelli che sono i difetti di questa rosa e le criticità da migliorare. Sempre Gemmi, ieri in maniera abbastanza propositiva, non ha mancato di rimarcarlo con positività: “ Ci avete sempre fatto notare dove migliorare tutti voi, non è una cosa da scoprire oggi ovviamente, ma sto lavorando da tempo per questo calciomercato.” Il Pisa come sappiamo ha due caselle over da riempire, senza considerare che almeno altri due giocatori over al momento stanno servendo poco alla causa neroazzurra, ovvero il portiere Cardelli e l’attaccante Cernigoi. Il primo sta riempiendo uno spazio che potrebbe essere utilizzato in mezzo al campo da qualcuno di esperienza, mentre il secondo non ha saputo ripagare fino adesso la fiducia che la società ha riposto in lui. Il Pisa acquisterà probabilmente due difensori centrali di esperienza, al momento dall’identità sconosciuta, che potrebbero ridursi a uno nel caso ritornasse Verna, come probabile che sia. Questa soluzione permetterebbe di aumentare le possibilità di vedere De Vitis nel reparto arretrato invece che a centrocampo. Si lavora anche sugli esterni con Birindelli che è seguito da vicino non solo dalla Juventus Under 23, ma anche dal Sassuolo che potrebbe mettere sul piatto una discreta cifra così come ha già fatto per acquisire le prestazioni di Bechini, Campani e Giani questa estate. I neroazzurri a quel punto potrebbero intervenire anche per potenziare la corsia esterna puntando anche su qualche prestito. Oggetto del mistero è anche Doumbia, accostato ai neroazzurri da TuttoC, di sicuro affidamento tecnico, anche se spesso soggetto agli infortuni, che però renderebbe meglio in un 4-3-3 rispetto a un 3-5-2. A meno che la società non abbia in programma di modificare i dettami tattici, bisognerà capire la sua adattabilità al 3-5-2 poiché la trattativa col Pisa è vera e avanzata, ma i dubbi sono rappresentati solo da questa valutazione tecnico tattica secondo le nostre fonti. Le trattative sono molteplici, ma i movimenti saranno pochi e mirati e dipenderanno appunto anche dalle uscite. Per il resto non sono da escludersi sorprese, ma niente paura, il portiere Gori non partirà, lo ha assicurato proprio Gemmi. Occhio però anche a Gamarra, giovane regista in prova da tempo al Pisa, sui cui la società è orientata a scommettere per questo girone di ritorno.
LA STORIA – La storia del Pisa dagli albori del nuovo millennio a oggi, dati alla mano, ci dice che forse solamente in due occasioni si può parlare di mercato ben fatto e che ha portato a dei benefici oggettivi e determinanti. In entrambi i casi è poi arrivata la promozione in Serie B. Il pensiero va prima di tutto al 2006/2007 quando, con un colpo da maestro, il Pisa cedette alla Reggina in Serie A Puggioni, all’epoca salito sulle cronache come il portiere meno battuto d’Italia. Con lui fecero le valigie anche Feussi (temporaneamente) e Chaib, ma arrivarono tutta una serie di giocatori poi determinanti in campionato, ai playoff oppure dalla stagione successiva: D’Anna, Ceravolo, Trevisan, Zavagno, Buzzegoli, Morfù e Indiveri. Ceravolo divenne l’uomo simbolo di quei playoff con Ciotola, Trevisan rinforzò la difesa, Buzzegoli venne impiegato con lumicino, ma fece un gol decisivo con la Sangiovannese, D’Anna fece un girone di ritorno strepitoso e, assieme con Zavagno (letteralmente mai visto da Braglia nel corso di quella stagione) diventò uno dei punti fermi del Pisa di Ventura l’anno successivo. Col senno di poi Morfù e Indiveri non furono grandi intuizioni, ma i passaggi a vuoto di quest’ultimo consentirono al Pisa di scoprire le doti di Morello. Altro calciomercato indovinato fu quello di gennaio 2016, quando il Pisa si liberò di alcuni giocatori che non trovavano spazio come Caponi, Losi, Frugoli e Starita, o dal rendimento insufficiente come il portiere Bacci e Lupoli per fare approdare Bindi, Avogadri, Makris, Eusepi e Tabanelli. Il Pisa risolse così il problema del portiere con Bindi blindando la difesa con Avogadri e si assicurò due giocatori risultati determinanti ai playoff come Tabanelli ed Eusepi. Oggetto del mistero rimase il greco Makris, fortemente voluto da Gattuso che però non si ambientò mai.