Il ritorno alla vittoria dopo 7 mesi all’Arena, contro il Cittadella, è stato la classica gara spartiacque. C’è ben più di un motivo se questo successo può essere considerato come una partita perfetta, anche e soprattutto per il gol subito nel finale. Vediamo perché.

LINEA VERDE – Se il merito di aver lanciato in nerazzurro Piccinini, Lisandru Tramoni ed Esteves è stato di Luca D’Angelo, così come il merito di averli scoperti è stato di Claudio Chiellini e Giovanni Corrado, Alberto Aquilani potrebbe avere il merito non solo di averli ri-lanciati, ma anche di traghettarli da giovani promesse a calciatori con la C maiuscola. La vittoria col Cittadella infatti ha fatto capire quanto l’ex tecnico della Fiorentina Primavera si trovi a suo agio con i giovani calciatori, tanto da non guardare in faccia a nessuno, da metterli titolari senza problemi, anche a scapito di qualche volto più noto o di qualche giocatore col curriculum ben più importante. La linea-verde nerazzurra è stata la più bella sorpresa di questo fine settimane. Colpisce la grande crescita di Piccinini, scovato dal Lentigione in Serie D e oggi protagonista di una vera e propria scalata nelle gerarchie della squadra, così come è un piacere per gli occhi aver visto Lisandru Tramoni seminare il panico nella retroguardia avversaria e aver fatto più dribbling in un quarto d’ora contro il Cittadella, di quanti non ne abbia fatti il Pisa fino a questo momento in tutto il campionato. Gioia anche per Esteves, autore di una prestazione autorevole condita da un gran gol. A conti fatti tutti e tre i calciatori hanno disputato ieri la loro migliore partita da quando giocano al Pisa.

TIRI, TIRI E ANCORA TIRI – Tanti tiri, ben 13, di cui 2 pali e 6 nello specchio della porta. Il Pisa ieri è riuscito, nello spazio di una partita a fare tutto quello che non era riuscito fino a questo momento. Geometrie che funzionavano, triangolazioni nello stretto partendo dal basso, sia per costruire, sia per gestire un contropiede in tempi rapidi. I nerazzurri sono riusciti a restituirci una prestazione di tutto rispetto, con 80 minuti di altissima qualità in cui si è visto davvero cosa può essere il gioco di Alberto Aquilani, se tutto andrà al suo posto. Il momento difficile può essere lasciato alle spalle, ma occorre ancora lavorare. Eppure il Pisa ora sta iniziando a raccogliere i frutti di un lavoro importante, dove si è visto anche un buon impatto di Vignato, così come un Valoti in crescendo. Entrambi, forse, avevano e avranno solo bisogno di continuare a giocare per crescere ed esprimersi al meglio e forse martedì, per loro in particolare, ci sarà una chance in più.

LA DIFESA – Il Pisa continua ad essere la terza miglior difesa del campionato dietro al Brescia (con due gare in meno) e il Palermo (con una gara in meno). Non è però da ieri che Aquilani ha sistemato il reparto, capace di mantenere quattro volte la porta inviolata in 9 partite. Un’attenzione sempre più capillare senza palla, al netto dei soliti inciampi e delle solite distrazioni che spesso e volentieri hanno condizionato non poco alcuni risultati. Eppure Canestrelli ormai è una certezza, diventando il calciatore più impiegato insieme a Nicolas di questo inizio di stagione. Leverbe si è calato nella parte e, in generale, tutti i terzini e tutto il reparto difensivo inizia ad agire con una certa armonia. Restano da capire le condizioni di Caracciolo, unica nota veramente negativa. Difficile fare una prognosi, ma si teme per il collaterale. Gli esami dei prossimi giorni ci sapranno dire di più.

OCCHI AI FANTASMI – Può un evento negativo come gli ultimi 10 minuti dell’incontro, condito dalla rete del definitivo 2-1 da parte degli ospiti, essere considerato un fatto positivo? Se ci si pensa sì, poiché una partita perfetta deve avere dentro di sé anche in una qualche misura l’imperfezione. Ecco che, anche se è arrivato un gol, forse un po’ fortunato, ma figlio di un abbassamento generale della linea difensiva, questo può diventare uno sprone e un ulteriore motore per continuare a mantenere alta l’attenzione, perché il Pisa non ha ancora dimostrato nulla e può e deve lavorare senza sosta per raggiungere un livello tale da essere mantenuto a lungo. Ci sono errori dai quali imparare e piccole storture che possono servire a non piacersi troppo. La rete subita nel finale di Pisa-Cittadella può essere inserita in questo secondo filone. E adesso testa al Lecco.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018