Seconda telefonata della serata nel corso della puntata numero 92 di Finestra Sull’Arena, secondo ex calciatore del Pisa SC ai nostri microfoni, ovvero Eddy Baggio, uno dei giocatori più amati dai tifosi nerazzurri, uno di quelli che ha fatto la storia recente del calcio pisano. Fra amarcord ed il momento attuale che stanno attraversando capitan Moscardelli e compagni, una chiacchierata tutta da leggere. Rivedi la trasmissione e rileggi le parole di Eddy Baggio.
Riportiamo di seguito gli estratti salienti delle sue dichiarazioni.
Ciao Eddy, torniamo ai due anni passati in neroazzurro dove avete rischiato l’inferno la prima stagione per poi arrivare in paradiso la stagione successiva.
Quell’annata balorda me la ricorderò per sempre, impossibile dimenticare tutte quelle emozioni – positive e negative – e quel goal segnato alla Massese a tempo abbondantemente scaduto, una emozione che solo il calcio può regalarti. Oltretutto un goal che ha avuto un’importanza incredibile perché poi l’anno dopo siamo riusciti a conquistare la Serie B: ricordo che ero esausto, la tensione era altissima, le gambe non mi reggevano praticamente più ma dopo il goal trovai la forza di fare cento metri per andare ad esultare sotto i nostri tifosi.
So che stai guardando la gara dell’Inter in Europa League, che ne pensi di questi stadi vuoti?
Purtroppo è triste vedere lo stadio completamente vuoto anche se la situazione che stiamo vivendo richiede queste misure drastiche; speriamo che tutto si risolva al più presto per il meglio e che si torni alla normalità anche per quello che riguarda il calcio.
Sei stato qui a Pisa ad aprile, hai ritrovato un ambiente come l’avevi lasciato?
L’amore della gente di Pisa per la propria squadra è un qualcosa di commovente e che non dipende dalla categoria, è un orgoglio per me aver giocato con la maglia neroazzurra ed aver lasciato un buon ricordo, posso soltanto ringraziare i tifosi pisani per tutto l’affetto che anche adesso dimostrano nei miei confronti. Vorrei soltanto avere avuto più tempo per giocare nel Pisa, me la sarei goduta anche di più.
Ci fu un momento strano che passasti in carriera a Pisa. Interrompesti un digiuno che durava da 10 partite fuori casa, a Cremona.
Il mio goal a Cremona? Interruppe un digiuno in trasferta che durava da dieci mesi, in quell’anno solare il Pisa non era riuscito a segnare neppure un goal lontano dall’Arena Garibaldi,anche quello fu un goal di capitale importanza, da lì per noi iniziò praticamente un altro campionato che poi si concluse con la promozione in serie B.
Cosa ne pensi di questo momento del Pisa?
Seguo tuttora il Pisa, so che non è un buon momento ma è fondamentale che la squadra e tutto l’ambiente non si facciano prendere dal panico e che con tranquillità facciano tutto quello che va fatto per mantenere la categoria; la serie B è un bene prezioso che va difeso in tutti i modi, ma credo che i neroazzurri abbiano tutte le carte in regola per centrare il proprio obbiettivo.