Il Coronavirus, come noto, ha rallentato anche l’iter burocratico arrivato ormai in dirittura d’arrivo per il restyling dell’Arena in Comune. Entro la fine di maggio dovrebbe esserci la votazione decisiva a Palazzo Gambacorti, prima che la palla passi al Pisa. Paradossalmente il Coronavirus potrebbe anche accelerare l’iter, specialmente quello relativo ai lavori. Intanto la società nerazzurra è alla ricerca di un centro sportivo da restaurare o creare da zero in città.

Dopo l’intervallo forzato a causa del Covid-19, sta per esserci il fischio di inizio del secondo tempo di un’altra gara importantissima per il futuro del calcio pisano. Il tema è quello dell’approvazione della “variante stadio” per realizzare la nuova Arena Garibaldi. Entro la fine di maggio dovrebbe finalmente completarsi l’ultimo passaggio in commissione e poi ci sarà il via libera del consiglio comunale. A quel punto toccherà a l Pisa presentare il progetto esecutivo con il piano economico finanziario. Da Palazzo Gambacorti arrivano conferme in questo senso: “Andremo avanti, per noi è tutto confermato entro maggio”. La volontà è quella di concretizzare tutto il minor tempo possibile, anche se l’emergenza Covid-19 ha reso necessario concentrarsi su altre priorità. Il Sindaco Conti è altresì intenzionato a inserire all’ordine del giorno di uno dei consigli comunali fissati a maggio il provvedimento, ma a qualcuno l’idea non piace, come “Diritti in Comune” in una nota: «Sarebbe una decisione inaccettabile. Come si può seriamente pensare di discutere e votare a ogni costo, in un momento di emergenza come questo, la variante stadio?». Per il Pisa però, con il pubblico molto probabilmente fuori dall’Arena a lungo, forzatamente, a causa del virus (si parla addirittura di Natale 2020 o dei primi mesi del 2021 per il ritorno dei tifosi negli stadi) e mentre Sky e Dazn continuano a finanziare l’incertezza, con la certezza che quando si riprenderà avranno in mano il monopolio degli eventi live del calcio, senza il pubblico, il virus paradossalmente potrebbe anche rappresentare un’opportunità per iniziare i lavori e recuperare il tempo perduto, accelerando tutto il percorso per il restyling. La società nerazzurra sta intanto da tempo cercando di individuare un luogo in cui poter stabilire in città un centro sportivo che possa ospitare l’attività anche del settore giovanile, oltre che della prima squadra. L’anno scorso fu fumata nera con lo stadio di Cascina, mentre da indiscrezioni non confermate parrebbe che il Pisa abbia provato anche a sondare il terreno per alcuni campi sportivi a Riglione. La di via Cesare Battisti ha due piani. La conferma arriva proprio dal presidente Corrado: “L’obiettivo è creare da zero una struttura o ristrutturarne una esistente su Pisa dove far confluire settore giovanile e prima squadra, diventando la nostra nuova casa”. Resterà da capire dove si butterà il Pisa per creare una sorta di “Pisanello”, ormai sempre più necessario per agire in completa indipendenza.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018