Dalla sala stampa del Via Del Mare Gilardino e Caracciolo commentano la sconfitta del Pisa col Lecce, ecco le loro dichiarazioni.

Gilardino: “Una sconfitta pesante, e anche la prestazione è stata remissiva: poco coraggio, quasi a cercare di “tenere la forma” e di imitare, senza mai riuscire a proporre davvero quello che avevamo in mente. Credo che la fotografia della partita sia questa. Non c’è stato nulla di positivo dentro questa gara. È una situazione purtroppo irriconoscibile rispetto alle ultime uscite e alle ultime partite. Di questo mi assumo le responsabilità: sono responsabilità mie. Quando perdiamo quel tipo di atteggiamento, di sacrificio, di determinazione e di lucidità, diventiamo vulnerabili contro chiunque. È successo stasera. Ci sarà da fare valutazioni attente e da parlare con i giocatori e con la squadra. Dobbiamo voltare pagina in fretta e cercare soluzioni. Avevo provato anche a cambiare tatticamente, mettendomi a quattro, ma evidentemente non è una questione di sistemi: è una questione di atteggiamento. Sono deluso, perché queste sono le partite, gli scontri diretti, in cui bisogna tirare fuori qualcosa in più. Sono dispiaciuto perché non c’erano stati segnali nei giorni precedenti, in allenamento. Anzi, la squadra aveva sempre dato risposte positive. Mi auguro che sia stato un incidente di percorso, una partita storta. Ma non deve succedere, perché è uno scontro diretto. Arriviamo da due scontri diretti persi: quando non si può vincere, non bisogna perdere. Questo spirito ce lo dobbiamo avere dentro. Oggi ho provato a cambiare, sia dall’inizio sia a gara in corso, inserendo altri giocatori, ma non è andata bene. La vittoria del Lecce è meritata, assolutamente. Anche se avessimo strappato il pareggio avremmo detto la stessa cosa: il Lecce avrebbe meritato di vincere, per la partita che ha fatto e per la bravura che ha avuto, soprattutto sulle seconde palle. Nzola e Cuadrado sono due giocatori importanti per noi. Nzola non lo avremo per parecchio tempo. Cuadrado lo abbiamo avuto davvero pochissimo per problemi fisici. Detto questo, quest’anno fuori casa abbiamo fatto partite importanti, e stasera mi aspettavo qualcosa in più da parte di tutti. Ribadisco: mi assumo le responsabilità di questa sconfitta e dobbiamo ritrovare subito equilibrio. Concordo sul fatto che fuori casa abbiamo fatto le partite migliori. Anche col Parma, secondo me, abbiamo fatto un tempo molto buono e non meritavamo di perdere. Mi auguro che stasera sia stato un incidente di percorso, perché a livello mentale non eravamo dentro la partita. Se manca questo atteggiamento, siamo vulnerabili contro chiunque e facciamo fatica a proporre, a essere aggressivi, a battagliare sulle seconde palle. Non c’erano stati segnali prima, altrimenti sarebbe stato mio compito intervenire anche in modo forte. Nei prossimi giorni valuterò e, nel dialogo con la squadra, cercherò di capire cosa è successo e quali siano le motivazioni. Sulla paura: non possiamo permettercela, e non l’abbiamo avuta a Napoli, a Milano col Verona, a Torino, a Sassuolo, dove abbiamo fatto partite davvero importanti. Non credo sia stata una questione di paura. È normale che a inizio stagione abbiamo iperperformato, sì: in tutti i reparti e nei singoli. Adesso dovremo fare valutazioni attente: anche a livello tattico e sui singoli. Ho dato spazio un po’ a tutti, hanno giocato tutti, ma devo trovare davvero gli undici e i cambi che mi diano garanzie, soprattutto a livello mentale, per giocare e mantenere la categoria. Mi auguro che sia stato un incidente di percorso e che non capiti più”.

Caracciolo: “Oggi siamo mancati sotto tutti i punti di vista. Soprattutto per aggressività e atteggiamento. Anche in altre partite perse, certe cose si erano viste, ma se manchiamo proprio su quello diventa dura: ci sono tanti giovani e ragazzi che non hanno fatto molti campionati a questo livello, e se viene meno quell’aspetto poi li metti in difficoltà. È un momento difficile perché abbiamo perso due scontri diretti e adesso ce ne aspetta un altro. Dobbiamo rimboccarci le maniche e provare a guardare il bicchiere mezzo pieno, anche se oggi davvero c’è stato poco. Sono stati 90 minuti di sofferenza: il Lecce poteva fare più di un gol, ha creato tanto, e alla fine purtroppo ci ha puniti. Dobbiamo restare il più compatti possibile e capire che non possiamo sbagliare su questo aspetto. Durante la settimana non avevo avuto avvisaglie. Sì, sono sorpreso anche io. In allenamento andiamo sempre forte, ci alleniamo bene. Ora è un momento del campionato in cui affronti squadre forti e squadre che lottano per la salvezza come noi. Non dobbiamo farci prendere dall’ansia o dalla frenesia di voler vincere a tutti i costi. Sappiamo che questi scontri vanno vinti, ma se non li vinci non devi perderli. Non so se, inconsciamente, questi scontri diretti ci abbiano messo un po’ d’ansia. Dobbiamo isolarci e non pensare a niente. Solo lavorare, migliorare e metterci in testa che dobbiamo avere più fame degli altri se vogliamo salvarci. Stasera è stato un monologo del Lecce: tanti calci d’angolo, tante azioni. Prendiamo gol da un pallone perso davanti e poi loro vanno a segnare con Stulic, uno che non aveva ancora segnato e che era entrato tra i fischi del loro pubblico. Questo rende la sconfitta ancora più amara. Nella brutta partita di oggi, forse con i denti potevi anche portarla sullo 0-0. Ma torno lì: queste partite sarebbero da vincere, e se non ci riesci devi restare aggrappato e non perdere. Oggi abbiamo sbagliato tanto anche tecnicamente. Siamo ripartiti poco e male, e nelle poche ripartenze buone non siamo riusciti a farci dare fiducia. Abbiamo sbagliato anche i calci d’angolo. Abbiamo sprecato occasioni per restare attaccati alla partita. Sapevamo di non aver fatto un primo tempo eccellente, ma nel calcio le cose possono cambiare. Da un primo tempo così puoi fare un secondo tempo diverso. Il problema è che non ci siamo riusciti. Abbiamo continuato a sbagliare, a non riuscire a recuperare palla, e concedendo corner abbiamo permesso a loro di prendere fiducia. La classifica sta diventando brutta, inutile girarci intorno. Lecce e Parma lo dimostrano, e la storia dice che tante squadre si salvano nelle ultime giornate. Dobbiamo restare uniti e compatti. Se entriamo nel giro della negatività, del “non ce la facciamo”, è finita. Non dobbiamo permetterci di pensare in modo negativo. Dobbiamo essere realisti: è un momento difficile, oggi abbiamo sbagliato in tutto. Ma bisogna provare a vedere quel poco di buono, e lottare fino alla fine. Sì, oggi è stato il Pisa peggiore. Perché, come ha detto anche il mister, non eravamo nemmeno “dentro” la partita”.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Ex collaboratore de "La Nazione" di Pisa fino a marzo 2025. Scrivo anche per Qui News Pisa e collaboro con Punto Radio.