Torna la rubrica dei cinque motivi. Non si poteva non cominciare da Atalanta-Pisa. L’abbiamo sognata, l’abbiamo desiderata ardentemente, adesso ci siamo. Vi servono davvero cinque motivi per non perdere questa partita???
IL PRIMO MOTIVO E’ SEMPRE QUELLO – Il Pisa torna in massima serie dopo un’assenza che dura dal 1991: era l’ultima apparizione nella stagione 1990–91, resa celebre da figure come Lucescu in panchina e gli esordi di Simeone e Chamot. Una squadra che, l’Ultimo Uomo, ha definito un cult. Riprendere a competere in Serie A è la rinascita di una città che per troppo tempo ha vissuto tra cadute societarie e ripartenze dalle categorie inferiori. Questo esordio segna una nuova, emozionante pagina nella storia del club e della città.
MILLE PISANI AL SEGUITO – Una trasferta evento, anche se riservata solo ai possessori della tessera del tifoso. I supporter hanno già superato quota mille biglietti venduti per il settore ospiti di Bergamo. Una dimostrazione di fedeltà che testimonia quanto il popolo neroazzurro senta nelle vene questa promozione e il ritorno in Serie A.
ANTIPASTO DELLA PRIMA IN CASA – A Bergamo si apre ufficialmente la stagione pisana, ma è l’Arena Garibaldi a divenire teatro del ritorno in A: la prima in casa sarà un’emozione doppia, in attesa che lunedì la commissione di vigilanza e la Lega di Serie A diano il via libera. Questo debutto esterno è la rampa di lancio di un cammino che culminerà con il primo confronto tra le mura cittadine, dove la città e la tifoseria vivranno un momento culminante atteso da decenni e che segnerà anche la fine del progetto Netflix targato Pisa Sporting Club.
I NUOVI ACQUISTI – Due nomi hanno acceso l’estate nerazzurra: Juan Cuadrado e M’Bala Nzola. Il colombiano, ex top club italiani ed esteri, e il centravanti angolano, arrivato in prestito oneroso dalla Fiorentina, rappresentano esperienza e qualità su cui Gilardino potrà fare affidamento anche a partita in corso. Nel ritorno in A servono certi punti di riferimento, ma ci sarà anche il gruppo che ha portato il Pisa in massima serie dopo quasi 7 lustri. Aspettando anche l’ultima settimana che sarà piena di colpi di scena e anche di acquisti.
UNA SOLA VITTORIA A BERGAMO – La storia tra Pisa e Atalanta al Gewiss Stadium è disseminata di difficoltà, ma un’eccezione resta indelebile: il successo nerazzurro per 2‑1 firmato da Kieft e Berggreen il 29 settembre 1985. Quella vittoria in trasferta rimane uno dei ricordi più felici del club a Bergamo. Riuscire a ripetersi – o almeno a non sfigurare – varrebbe come un’impresa sportiva e simbolica, un ulteriore capitolo onorato nella storia del Pisa, soprattutto contro questa Atalanta che non è la Dea di qualche anno fa, una società modello, schiacciasassi e che ha vinto anche l’Europa League poco più di un anno fa.



