Alla Scala del calcio va in scena uno dei match più suggestivi degli ultimi anni. I nerazzurri sfidano la capolista da ultimi in classifica. Vabbè… ormai avete capito. Questa partita è imperdibile a prescindere.
RICORDI EPICI – La vittoria con gol di Odoacre Chierico nel 1981 in Serie B, le parate di Grudina a San Siro e il rigore parato a Virdis, i 10mila pisani che affollarono gli spalti sperando in un miracolo salvezza. Sono tanti i ricordi di questa partita che si perdono nella memoria del tifoso più attempato, ma è anche un’occasione per regalare nuove memorie a un pubblico che non vedeva l’ora di poter seguire questo match.
GILARDINO E IL SUO PASSATO – Gilardino a Milano ha vissuto anni importanti: tornare da allenatore, con il Pisa ultimo ma vivo, è una storia sportiva interessante di riscatto personale. Ha vestito la maglia rossonera dal 2005 al 2008. Durante la sua permanenza di tre stagioni, ha collezionato 132 presenze e segnato 44 gol, vincendo una UEFA Champions League, una Supercoppa UEFA e una Coppa del Mondo per Club. In mezzo anche il titolo 2006 con la nazionale. Di sicuro sarà una partita importantissima per lui.
IL PISA NON HA NULLA DA PERDERE – Giocare senza pressioni può diventare un’arma: la squadra è ultima, ma motivata, e San Siro può trasformarsi in un palcoscenico per sorprendere tutti. Siamo aggrappati a questo spirito, a quella leggerezza che solo chi non ha più niente da difendere può permettersi. A San Siro il Pisa può liberarsi del peso dell’ansia e giocare anche con la mente sgombra, sicuramente più della sfida col Verona. È in queste partite che nascono le storie più belle. Perché quando tocchi il fondo, l’unica direzione possibile è risalire.
I TIFOSI DEL PISA CI SARANNO COMUNQUE – Già cinque pullman organizzati, settore ospiti esaurito. Nonostante l’ultimo posto, il sostegno non manca mai: un segnale forte di attaccamento. Eppure resta pendente la decisione dell’Osservatorio. Qualunque sarà la decisione finale, a Milano il pubblico del Pisa ci sarà lo stesso. Forse non sugli spalti, ma nello spirito e nel cuore di chi segue questi colori ovunque. Sarebbe un’ingiustizia doppia – e forse peggiore di quella di Empoli – privare la squadra del suo popolo in una notte così attesa, punendo una piazza che non ha colpe per quanto accaduto.
IL RITORNO DI TOURE‘ – Il Pisa ritrova Touré, e non è una notizia da poco. Il giocatore, fuori per squalifica contro il Verona, torna a disposizione di Gilardino e porta con sé fisicità, equilibrio e tanta forza. La sua presenza aggiunge solidità in campo e consente al tecnico di variare modulo e interpreti con più libertà. In una squadra giovane e spesso costretta a rincorrere, avere di nuovo un punto di riferimento come lui può pesare più di quanto dicano i numeri.