Ok, va bene tutto, ma davvero c’è una partita nell’anno del ritorno in Serie A del Pisa, che non valga la pena di essere vista? Non aggiungo altro… Come dite? Non posso scrivere un articolo di due righe? Ah no? Avete ragione, eccovene cinque, anzi stavolta addirittura sei…
TURNOVER PER GILARDINO – Contro il Toro, come abbiamo visto nell’articolo pubblicato questa mattina, Gilardino dovrebbe fare turnover, almeno parziale. L’esperienza di Cuadrado o le accelerazioni di Leris o Angori? La fascia sarà una delle chiavi del match. Meglio Bonfanti o Calabresi che, dopo l’ingresso positivo con la Lazio, è in corsa per una maglia da titolare? Sono solo due tra le tante domande che ci facciamo.
IL QUATTRO VIEN DA SE’? – Dopo il pareggio con la Lazio il Pisa è in striscia positiva da tre partite. Un ulteriore risultato positivo farebbe andare a quota quattro i nerazzurri, fermo restando che si tratta di un’altra trasferta complicatissima. E’ però occasione per proseguire sulla strada della continuità.

FATELO PER IL PUBBLICO – Nessun pisano potrà seguire la squadra in trasferta, di fatto una limitazione debilitante tanto per i tifosi, quanto per il Pisa stesso, che non potrà beneficiare dell’apporto mentale dei propri sostenitori. Una motivazione in più per i giocatori, per poter dare di più e, almeno idealmente, per tutti quei tifosi che vorranno seguire la squadra alla radio, oppure con le tv a pagamento e nei pub.
TENERE DIETRO FIRENZE – Con il pareggio con la Lazio il Pisa di Gilardino ha superato, pur se temporaneamente, anche la Fiorentina e, per la prima volta dal 16 dicembre 1990, tornano a essere la squadra toscana più in alto in Serie A. Contro il Torino quindi una vittoria terrebbe dietro proprio la Viola, almeno per un’altra settimana.
LA PRIMA DI UN TRITTICO DI GARE “ALLA PORTATA” – Anche se il Torino venderà cara la pelle ed è un avversario di tutto rispetto, i nerazzurri si sono lasciati alle spalle almeno la prima fetta di calendario proibitivo. Dopo toccherà a Cremonese e Sassuolo che, sebbene abbiano iniziato col piede giusto, hanno degli organici più deboli rispetto a Roma, Napoli, Milan, Atalanta, Fiorentina o Lazio. Ora servono punti pesanti.. ma soprattutto…
E SEI… LA PRIMA VITTORIA – Già, il sesto motivo è quello che conosciamo bene. La prima vittoria, quella che manca da 34 anni. Per molti è diventata una ossessione, sarà una liberazione quando accadrà, ma fin quando il Pisa non vincerà resterà un ottimo motivo per seguire questa partita. D’altronde chi vuole perdersi la prima vittoria del Pisa in Serie A?



