Saranno 10 interminabili giorni quelli che ci separeranno dalla semifinale dei playoff che il Pisa affronterà il 17 e 21 maggio contro la vincente di Ascoli-Benevento. Nonostante un po’ di delusione per qualche punto lasciato per strada, i nerazzurri hanno dimostrato di poter essere una delle squadre più forti del torneo e non avrebbero rubato nulla se avessero vinto il campionato. Il terzo posto rappresenta il più importante risultato degli ultimi 31 anni ed è da qui che il popolo nerazzurro può e deve rispondere presente, ricreando quell’alchimia che ai playoff, storicamente, ha permesso ai colori di questa città di festeggiare traguardi importanti.
MIGLIOR RISULTATO – 26 Maggio 1991. Tanto è passato dall’ultima partita del Pisa in Serie A, sconfitta dalla Roma 1-0. Quell’anno i nerazzurri erano tornati per la sesta volta nell’era Anconetani con ambizioni importanti e con una squadra forte dei vari Chamot, Simeone, Larsen e Padovano, quest’ultimo in coppia con un esplosivo Piovanelli, autore di una prima parte di campionato folgorante. Purtroppo arrivò una retrocessione inaspettata, ma in città erano tutti sicuri che l’anno dopo la solita magia si ripetesse. E invece seguirono 3 campionati di Serie B in calo, seguiti dalla retrocessione e dal fallimento. Negli ultimi 31 anni il miglior risultato, ex aequo, è stato proprio quel sesto posto del 1991-92, ma anche lo splendido anno di Ventura del 2007/2008. In quella occasione il Pisa fu liquidato dal Lecce, ma gli infortuni dei suoi uomini decisivi furono determinanti per una squadra che, di fatto, contava solo su 11 effettivi di altissimo livello. Le differenze oggi sono molteplici e tante sono le condizioni migliori su cui può contare il Pisa attuale. Prima di tutto la società, solida e ricca, a differenza della gestione Covarelli e Pomponi che, in un anno, portarono nell’anno del centenario al secondo fallimento. Se anche quest’anno il Pisa non dovesse salire in Serie A non sarebbe un dramma, considerando proprio questa peculiarità. Secondo punto da non sottovalutare invece è la larghezza della rosa. L’infortunio di Caracciolo, per le qualità delle riserve, è pesantissimo, ma potrebbe non essere determinante come le defezioni di quel Pisa 2007/2008 e, con tante gare in pochissimi giorni, la gestione D’Angelo potrebbe essere perfetta per affrontare questi playoff da protagonisti, grazie anche ad un attacco dalle numerose frecce al proprio arco.
ENERGIE DA RECUPERARE – Diventerà importante quindi recuperare energie psicofisiche e mentali in queste due scarse settimane d’attesa. Le buone sensazioni si sono viste ieri con il Frosinone, con una rabbia e una voglia in corpo che lasciano ben sperare. A conti fatti il Pisa è quella che è uscita meglio dall’ultima giornata di campionato, assieme ad Ascoli e Perugia. Sì, c’è un po’ di rammarico per non essere riusciti ad arrivare direttamente in Serie A, ma il gruppo ora appare in salute e guarito, pronto alla battaglia. Niente a che vedere con la delusione dell’ambiente brianzoli, che si è fatto harakiri a Perugia, o con un Benevento in caduta libera e un Brescia che vive dell’umore del proprio presidente. Proprio Perugia e Ascoli potrebbero quindi essere le avversarie più pericolose di questi playoff, arrivando di slancio, senza niente da perdere a questo appuntamento. Due squadre che nessuno vorrebbe avere come avversarie. Grande gioia per il ritorno di Lorenzo Lucca in grande stile, autore di una sontuosa partita di sacrificio e fa bene al cuore vedere che la società e lo staff, ma anche il gruppo squadra, oggi hanno la maturità di gestire situazioni che in passato, storicamente, avrebbero portato a infinite polemiche. Proprio di questo dovrebbe essere orgoglioso il pubblico.
UNITI VERSO UN SOGNO – Per questo finale di stagione il pubblico potrebbe essere il dodicesimo uomo in campo, dando sfogo a quella voglia di calcio da playoff che a Pisa negli ultimi anni è diventata quasi una tradizione, specialmente in Serie C. La società, se arriverà anche una risposta positiva dalla biglietteria, con un vero e proprio assalto al tagliando, non esclude di poter chiedere un aumento della capienza per questi spareggi, di conseguenza tutti sono chiamati a raccolta in un momento storico determinante. Una promozione in Serie A avrebbe una ricaduta importante non solo a livello sportivo, ma anche di indotto per tutta la città, che si ritroverebbe a beneficiare di uno scenario oltremodo positivo. Uniti verso un segno, il campionato comincia adesso.