Questa mattina il Pisa Sporting Club è stato premiato alla Sala delle Baleari del Comune di Pisa. Prima dell’inizio della cerimonia il Comune di Pisa ha condiviso un lungo video che ripercorre le immagini della matematica conquista della Serie A, dall’esultanza di Bari passando per i festeggiamenti in città davanti ai maxischermi e non solo, per concludersi con le immagini di Pisa-Sud Tirol e della premiazione all’Arena, condita anche dai caroselli sui lungarni e davanti alla Torre di Pisa.
Il sindaco Michele Conti: “In questa storica sala, denominata delle Baleari, premiamo oggi davanti ai consiglieri comunali e tutti coloro che partecipano alla vita cittadina il Pisa Sporting Club. Li ringraziamo per ciò che hanno fatto per la città, per aver vissuto nel tessuto cittadino. Ringraziamo in particolare il presidente Giuseppe Corrado che ha vissuto un percorso non semplice, portandoci prima in Serie B e poi in Serie A. Vogliamo anche ringraziare l’ex patron Enzo Ricci, che ha fatto molto e ha trovato anche un investitore serio come Knaster. Naturalmente un ringraziamento alla squadra, che ha onorato e ha fatto sognare tutta Pisa. Dopo 34 anni i nerazzurri tornano nella massima serie ed è stata un’emozione grandissima vedere tanta gente così emozionata. Quindi Filippo Inzaghi, che ha preso questa squadra a inizio stagione mettendoci un impegno pazzesco. Da ex grade giocatore ha seguito giorno per giorno questi ragazzi raggiungendo un grande obiettivo. Il nostro più grande grazie va a lui. Ci sarà senza dubbio da lavorare l’anno prossimo, ma il presidente Corrado saprà quello che dovrà fare. Forza Pisa”.
Corrado: “Volevo ringraziare una persona in particolare, mio figlio Giovanni. E’ stato straordinario. Non perché è mio figlio, ma ha scelto di essere qui. Oggi purtroppo non può essere qui perché è all’ospedale, per i troppi festeggiamenti, ma non preoccupatevi. Sta bene. Il percorso dei precedenti al nostro arrivo 27 anni era stato molto travagliato. Un fallimento è stato pesantissimo, ma è arrivato anche un altro fallimento. La società si barcamenava in situazioni molto complicate. Noi abbiamo riconosciuto subito il valore del brand Pisa, una delle valutazioni che io e mio figlio stavamo facendo in quel periodo per poter fare un progetto di calcio. Dovevamo fare delle valutazioni perché il calcio di oggi non è quello di 30-40 anni fa, oggi le società gestiscono anche delle problematiche commerciali e non solo. Fino al 1990 infatti c’erano tante squadre che potevano concorrere per lo scudetto, come il Verona o la Sampdoria. Dopo invece vi è stata un’alternanza delle solite note, questo perché già in quel momento il calcio stava cambiando per arrivare a ciò che è oggi. La mia promessa, il mio impegno, era quello di poter fare avere a Pisa una squadra degna di questo nome. Il primo anno era necessario fare pulizia, poi abbiamo passato due anni in Serie C e da anni siamo stati in pianta stabile in Serie B, più di quanto non fosse già stato fatto in questi ultimi 34 anni. Lavorando bene, lavorando con impegno, siamo riusciti a raggiungere un grande obiettivo, la Serie A. E’ stato come il lavoro del contadino, con amore, coltivando il nostro terreno. La capacità di una società è anche quella di far capire che i momenti possono variare, ma la cosa più importante è la stabilità. Tante società importanti ci stanno lusigando, dicendoci che prima o poi verranno a giocare a Pisa, anche dall’estero. Pisa oggi è una società riconosciuta di una città importantissima. La città si prestava perfettamente per il nostro progetto, tra le Università d’eccellenza, l’aeroporto, è la culla della cultura e della medicina. Stiamo cercando di essere all’altezza della città anche noi”.
Vaira: “Per me una grande emozione essere qui stamattina. Questa è una cosa attesa da anni, ci sarebbero tante cose da dire, tante persone da ringraziare. Il presidente è stato l’artefice principale di questo successo, ma vorrei ringraziare tutti, da Daniele Freggia a Bruno Sabatini, passando per tutte quelle persone che lavorano nell’ombra. Ogni tifosi dal primo giorno è stato fondamentale, i ragazzi e il mister sono stati incredibili. “Pisa non si piega” riassume tutto il carattere di questa squadra che ha dimostrato grande attaccamento. Grazie a tutti”.
Inzaghi: “E’ difficile per me aggiungere qualcosa in più. Essere qui è un po’ il nostro sogno, per cui sono anche emozionato perché in cuor mio il presidente sa quanto io volessi allenare il Pisa e venire in questa città. Oggi ci tengo a ringraziare la società. Non ci ha fatto mancare niente. Credevo che la squadra fosse forse, ma è stato costruito un gruppo eccezionale. Non era facile. Ho avuto gruppi fantastici, ma mai come questo. I ragazzi che hanno giocato di meno, specialmente, sono coloro che hanno avuto un atteggiamento esemplare per permetterci di vincere. Nessun ritardo, lamentela o multa. Il direttore Vaira, Giovanni e Daniele, ci hanno permesso di arrivare fin qui, ma anche magazzinieri, fisioterapisti e non solo. Ringrazio i tifosi perché dal primo giorno ho sempre avuto grande affetto anche senza aver fatto niente. Mi hanno accolto come se a Pisa fossi sempre stato. ”