All’indomani dell’ufficialità del passaggio di Michele Marconi dal Pisa all’Alessandria, abbiamo dedicato uno speciale sui suoi 3 anni in nerazzurro. Difficile rimanere insensibili di fronte a un giocatore che a Pisa ha lasciato molto e che rimarrà nel cuore di tanti tifosi dopo essere stato protagonista degli ultimi anni a suon di gol.

Il calciatore del Pisa Marconi durante Pisa-Arezzo (Foto Valtriani)

PRIMO ANNO – Siamo nell’agosto del 2018 e il Pisa cerca un attaccante. La stagione 2017/2018 non è andata come preventivato per i nerazzurri che hanno deluso venendo eliminati al primo turno dei playoff contro la Viterbese. Separato in casa Eusepi, delude fortemente Maikol Negro, i giovani Cernigoi e Cuppone non decollano. A Moscardelli e Masucci il compito di guidare una vecchia guardia offensiva. Il nuovo direttore sportivo Roberto Gemmi ha un’importante intuizione. All’Alessandria serve un centrocampista, ai nerazzurri una nuova punta al quale consegnare le chiavi del reparto offensivo. Prende corpo un clamoroso scambio tra Maltese e il bomber Michele Marconi, capace di segnare 19 gol in due stagioni dal 2013 a 2015 in panchina tra i grigi, che avallano l’operazione. Applausi a scena aperta per quello che resterà, negli anni a venire, come uno dei migliori movimenti di mercato del diesse nerazzurro. La squadra tarda a ingranare e quasi al giro di boa i nerazzurri si ritrovano all’undicesimo posto in campionato. A dicembre Marconi si infortuna e il Pisa deve rinunciare a lui fino a febbraio. La squadra, in piena flessione, lo attende e, complice anche il suo ritorno, proprio da febbraio inizia non perdere più. I nerazzurri approdano ai playoff con il bomber nerazzurro che segna 4 reti, dopo le 8 in campionato, portando il suo bottino a 12 gol nonostante 2 mesi di infortunio, più un’altra rete in Coppa Italia. Ai playoff Marconi è decisivo contro l’Arezzo in trasferta (doppietta) e segna 2 reti alla Triestina, una all’andata che permette ai nerazzurri di pareggiare e una al ritorno che si rivelerà decisiva per il risultato finale, in apertura di supplementari, prima del decisivo sigillo di Robert Gucher. Il Pisa ritrova la Serie B con un nuovo protagonista su cui la società e D’Angelo decidono di puntare anche per la Serie B. Una sua immagine in groppa a Moscardelli durante l’esultanza diventa virale. Già conosciuto come ‘Batman’, d’ora in poi quel soprannome non se lo toglie più di dosso. Il gol più bello della stagione è quello nel derby con la Lucchese, un colpo di tacco impressionante che gli vale il gol più bello della stagione.

Marconi in azione (Foto Cappello)

SECONDO ANNO – Pisa si risveglia di nuovo in cadetteria, dopo un purgatorio durato due anni. La città non vede l’ora di ritrovare la B, questa volta per restarci. Determinato a risultare decisivo Michele Marconi non tradisce le aspettative. A Pisa arriva anche Asencio che avrebbe dovuto imporsi col tempo, ma il giocatore arrivato in prestito dal Genoa si rivela una completa delusione dentro e fuori campo così D’Angelo lo fa fuori, mentre Marconi regna. Il suo impatto all’inizio della nuova stagione è devastante. Esplode segnando 7 reti nelle prime 5 partite, poi tra novembre e dicembre altro filotto con 3 gol in 3 gare, ma contro il Pordenone c’è un altro crac. A questo giro è il ginocchio a cedere mentre atterra dopo un imperioso colpo di testa contro il Pordenone, per la rete dell’1-0. Nonostante l’infortunio, resta in campo per un’altra decina di minuti e, con una gamba e mezza, segna addirittura un altro gol ma è costretto a lasciare il terreno di gioco. La diagnosi non lascia spazio all’ottimismo, con una lacerazione del menisco laterale. Nonostante questo, il giocatore recupera a tempo di record in un solo mese e a gennaio è di nuovo in campo. Marconi torna in campo contro la Juve Stabia il 25 gennaio, dopo essere stato in panchina con il Benevento, fornendo subito un assist. Con la Cremonese salta una gara per squalifica, ma non riesce a ritrovare la confidenza con il gol. Il Covid-19, dopo il derby con il Livorno deciso da Lisi, ferma per più di tre mesi la Serie B. Sono mesi difficilissimi per tutti. I nerazzurri però lavorano in cattività e si preparano sottotraccia per il grande ritorno. Al rientro sarà una cavalcata impressionante, con Marconi che va in gol segnando 5 reti nelle ultime 8 gare di campionato e trascinando il Pisa a sfiorare i playoff che sfumano di un soffio nell’ultima partita contro il Frosinone. Il bottino finale del bomber alla fine del campionato sarà di ben 15 reti, più un gol in Coppa Italia, portando il suo bottino a 29 reti in due stagioni in nerazzurro.

Michele Marconi (Foto Pisachannel)

TERZO ANNO, L’INIZIO – Il terzo anno in nerazzurro, il secondo consecutivo in Serie B, inizia con un giallo. Il Pisa non rinnova subito il suo contratto, così come a Gucher e Birindelli, i cui prolungamenti arrivano all’inizio del 2021. Cercato da diverse squadre, Marconi rimane a Pisa per proseguire il lavoro delle ultime due stagioni. Anche all’inizio del terzo anno, il giocatore nerazzurro continua sulla strada tracciata. Il Pisa inizia male, ma Marconi segna 4 reti nelle prime 8 giornate di campionato, risultando uno dei fari di una squadra inizialmente opaca. Il tallone d’achille, la difesa, resterà un problema per tutto il campionato, ma in attacco il Pisa continua a segnare.

Marconi in gol (Foto Pisa su Twitter)

TERZO ANNO, IL CASO CHIEVO – Il 22 dicembre è bufera sul match tra Pisa e Chievo, terminato 2-2. Secondo Joel Obi e la panchina del Chievo, Marconi avrebbe rivolto al giocatore dei clivensi l’epiteto “La rivolta degli schiavi” durante il primo tempo della sfida. Il Chievo accusa tutti, dall’arbitro al procuratore federale al Pisa, ma nessuno ha sentito nulla. Il Pisa risponde a tono e non le manda a dire: “non accettiamo lezioni di comportamento da nessuno, tantomeno da chi non si è certo distinto negli ultimi anni per i valori dell’etica, del fair play e del rispetto delle regole basilari dello sport”. Marconi annuncia querela. Nei giorni successivi arrivano il deferimento con l’apertura delle indagini da parte della Procura Federale sulla vicenda. Si va a processo al tribunale federale nazionale, ma Marconi viene assolto. Non esistono infatti prove che accusino il giocatore, dato che nessuno, al di là dei testimoni di parte, ha sentito la frase incriminata e anche dall’audio ambientale non emerge nulla di tangibile. La terna arbitrale non registra nulla, per un episodio che esiste soltanto nella mente dei giocatori del Chievo. L’assoluzione permette al giocatore di giocare libero da pensieri negativi e arriva anche il rinnovo col Pisa fino al 2023. L’appello del Chievo sembra una formalità, il giocatore è tranquillo e continua a segnare, tanto che nelle ultime gare fa 4 gol in 3 partite. A sorpresa però, la corte d’appello federale decide, in un documento di 23 pagine, di ribaltare completamente la sentenza di primo grado e di squalificarlo con 10 giornate di squalifica.  “Sviluppando il ragionamento logico – scrive la corte, – appare dunque verosimile la tesi della Procura per cui non vi sarebbe altra plausibile ragione idonea a giustificare la reazione dei giocatori in panchina se non quella di aver udito una frase certamente grave ed offensiva”. Per la corte, si prosegue nella lettura, “non è necessaria la certezza assoluta della commissione dell’illecito né il superamento del ragionevole dubbio, come nel diritto penale, ma è sufficiente un grado inferiore di certezza, ottenuta sulla base di indizi gravi, precisi e concordanti, in modo tale da acquisire una ragionevole certezza in ordine alla commissione dell’illecito”. Ignorata, da parte della corte d’appello la questione legata ai termini chiesti dalla difesa, per la presentazione di memorie difensive supplementari, un possibile vizio di forma al quale potrebbe essere possibile appellarsi. “Questa Corte – si legge nella nota, – ritiene infondata la censura dedotta dal procuratore del deferito in udienza, secondo cui l’acquisizione delle dichiarazioni testimoniali in assenza di contraddittorio avrebbe leso il diritto al giusto processo ed il diritto di difesa. Il baricentro, in tal modo, pare spostarsi (soprattutto quanto alla deroga al vincolo juxta allegata partium) dal principio dispositivo – caratterizzante il modello accusatorio – a quello inquisitorio, in cui esiste libertà di indagine probatoria di chi deve decidere”, un vecchio principio di procedura penale. La difesa, con il legale del calciatore Alessio Piscini, decide di ricorrere in appello al collegio di garanzia del Coni, la cui udienza viene fissata verso il 4 agosto, ovvero oggi. Il giocatore chiuderà la stagione, nonostante non possa giocare le ultime due partite di campionato con 13 gol all’attivo, andando a segnare complessivamente con la maglia del Pisa 43 reti.

Una conclusione volante di Marconi

TERZO ANNO, LA FRATTURA COL PISA – La stagione ormai è finita, ma a gettare benzina sul fuoco della vicenda è la frattura tra il giocatore e la società nerazzurra. Secondo la ricostruzione infatti a società nerazzurra è entrata in causa col calciatore, depositando al collegio arbitrale un procedimento disciplinare atto a richiedere una sanzione economica, prevista dal contratto collettivo, per una riduzione dello stipendio del 50% per tutto il periodo in cui il giocatore rimarrà squalificato. L’avvocato del calciatore, Alessio Piscini, ha confermato quanto appreso dalla redazione e si è già attivato dal punto di vista legale: “Sì, è tutto vero, ne prendiamo atto e ci difenderemo”. Nei giorni precedenti, da quanto trapelato dall’entourage del calciatore, la società aveva comunicato di voler guardare in una direzione differente. “Vogliamo cambiare tante facce, tra cui quella di Michele” aveva detto la direzione dell’area tecnica nerazzurra, nel corso di un colloquio telefonico. È così che il giocatore viene messo sul mercato e vive da separato in casa.

Marconi in gol con la Reggiana

I RECORD – Con le sue 43 reti tra campionato e playoff più 3 in Coppa Italia, adesso Marconi vede anche Lamberto Piovanelli, fermatosi a quota 40 reti in campionato più 5 in Coppa Italia. Il bomber nerazzurro non entrerà nella top 10 dei gol segnati in campionato, per farlo i suoi obiettivi sarebbero stati proprio Alberto Merciai (a quota 39) e, appunto, Lamberto Piovanelli che, con Enrico Ribechini, si trovano a quota 40. Irraggiungibile per chiunque Enzo Loni che troneggia con le sue 78 reti. Nonostante questo, il giocatore è sicuramente stato uno dei più importanti della storia del Pisa delle ultime stagioni, nonché uno degli attaccanti più prolifici degli ultimi 20 anni in nerazzurro.

Marconi torna al gol (Foto Pisachannel)

L’ADDIO – Con la mancata convocazione per il ritiro si configura l’addio nel peggiore dei modi. Purtroppo la frattura tra giocatore e società resta insanabile. Proprio questa mattina, in esclusiva dalle colonne de La Nazione, arrivano anche le motivazioni del calciatore per la separazione, che ammette non sarebbe mai voluto andare via: “Questo addio speravo sarebbe arrivato più tardi possibile, ma non è stata colpa mia. Arrivata la condanna in secondo grado sono stato lasciato solo in pasto a tutti. La società si è tirata indietro e con alcune dichiarazioni si è lasciato anche intendere che io fossi colpevole. Mi ha ferito molto, sono trattato malissimo. Avrei preferito un trattamento diverso come il Padova ha fatto per Santini, che ha vissuto una vicenda simile”. Proprio ieri infatti Marconi è stato ceduto all’Alessandria con un trasferimento di contratto al 30 giugno 2023, insieme a Simone Benedetti. Peccato per il burrascoso addio, ma Marconi rimarrà sempre un prezioso protagonista del passato recente nerazzurro. A lui un grande in bocca al lupo per la sua nuova avventura.

Commenti

Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018