Il tecnico nerazzurro, insieme ai calciatori Calabresi e Marin, hanno commentato la sfida di questo pomeriggio all’Arena Garibaldi.

Calabresi: “Per me è difficilissimo andare nello specifico della gara perché il contorno è stato talmente bello ed emozionante da superare tutto il resto. Stiamo cercando di razionalizzare quanto sta succedendo, sono orgoglioso dei miei compagni, di quello che abbiamo costruito. Di come la gente ci abbia sostenuto dal primo giorno. Non sapevo sinceramente come stava andando la partita dello Spezia, anche perché eravamo dentro una partita molto complessa, venivamo da una partita in casa nella quale ci siamo fatti trasportare. Siamo stati eccezionali a cavalcare il momento. Abbiamo esultato nello spogliatoio. Ci siamo detti di voler partire forte, perché loro sono anche molto forti nelle ripartenze. Dovevamo fare grandissima attenzione. Ci siamo messi lì sapendo che da un momento all’altro potevamo sbloccarla. Il mister ha preso la palla per fare quasi un assist, in questo momento ci prendiamo tutto e vale tutto. Nei duelli serviva impeto e personalità, abbiamo alzato il livello con gli episodio e ciò è accaduto nei momenti giusti. Il contesto ha giocato la sua parte. Abbiamo fatto una partita da squadra matura.

Marin: “Ho mandato un messaggio a Lisi. è stato un compagno eccezionale, abbiamo passato tanti momenti importanti. Ho trovato una società seria, il mister mi ha aiutato tanto, sia come ragazzo che come calciatore. Dopo abbiamo festeggiato insieme la promozione in Serie B e da lì è partito tutto. Sono diventato anche padre e ormai Pisano, mi sento uno di voi. Soprattutto per me che ho fatto una promessa di portare questa squadra in Serie A. Sono stato sette anni qui, se non rimanessi qui anche l’ottavo non ci starei con la testa. Certo che resto. Ho passato anche due mesi difficili per un problema al tallone, ma sabato scendevo in campo a prescindere da come stavo. ecco perché non ero in completa forma. La gente dietro le quinte non sa cosa succede. Tra tre giorni c’è un’altra partita importantissima, vogliamo preparare una grande partita”.

Inzaghi: “Da giocatore non facevo tanti assist, ma oggi ho detto la mia (scherzo). Ho capito che poteva essere un’azione importante. Sono contentissimo per il gol di Meister, se lo meritava. Sapevo che entrando poteva sfruttare la sua forma. Sarà un gol molto importante per la sua carriera. Ho puntato molto sulla mentalità. Il Frosinone può battere chiunque e non perdeva da più di 10 partite in Serie B. Siamo partiti un po’ contratti, la posta in palio era importantissima, ma la squadra ha dato una grandissima prova di maturità. C’era grande convinzione, oggi era una partita che temevo. Abbiamo voglia di festeggiare. Ogni vittoria ha il suo sapore, ma purtroppo non abbiamo ancora completato l’opera. Posso solo dire, come ho già detto, che volevo questa piazza a tutti i costi. Ero convinto, sapendo il tifo che c’era, di poter riavvicinare questa gente a questa squadra. Nel mio cuore speravo che creando un gruppo vero si potesse creare un capolavoro. Ci siamo vicini, speriamo di farcela presto. Avevo preparato la gara per giocare forte sugli esterni, Tramoni e Angori hanno fatto una grande partita e anche Sernicola è entrato molto bene. “

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018