Dalla sala stampa dell’Arena Garibaldi il tecnico nerazzurro Filippo Inzaghi ha presentato il match contro il Frosinone. Di seguito le sue dichiarazioni.
Come arriva la squadra a questo appuntamento?
“Andiamo tutti e 25 in ritiro, stanno tutti bene. Qualcuno ha preso qualche giorno di riposo in più, ma tutti sono arruolabili e pronti a giocare. Ne dovrò mandare due in tribuna perché questo è un gruppo straordinario e ciò non mi piacerebbe, ma le regole sono queste. Spero di poter dare occasione a tutti. Abbiamo anche tanti diffidati.”
Come si prepara questa gara?
“E’ una partita che si prepara da sola, sappiamo l’importanza dell’evento, del clima che si respirerà allo stadio. Abbiamo preparato una partita difficilissima contro una squadra molto difficile da affrontare. Bianco ha compattato l’ambiente, il Frosinone non perde da tante partite. Non ce ne dev’essere per nessuno, sono sicuro che faremo una grande gara”.
Come commenta il suo percorso dal primo giorno a Pisa ad oggi?
“Io ho sempre pensato, nella mia carriera, che il lavoro pagasse. Ciò che mi rende orgoglioso oggi è la crescita dei giocatori, dei tanti giocatori che hanno reso secondo quello che la società pensava. Li abbiamo valorizzati. Sono nel calcio, per fortuna, da più di 30 anni. Finché non tagliamo il traguardo niente è ottenuto. Se domani non vedo la testa giusta venerdì andiamo in ritiro. Finché non vedo la bandiera non dobbiamo mollare. Abbiamo conquistato la nostra gente”.
Quando si presentò parlò di un progetto pluriennale, svelando anche un po’ le carte. Si aspettava?
“Sembrerebbe facile dirlo, ero felice che nessuno ci mettesse tra i favoriti. Questo è stato uno dei nostri segreti, partire un po’ dietro le quinte poteva farci nascondere un po’ e far pensare agli altri che non eravamo tra i più forti. La società credeva tantissimo in questi giocatori. Poi qualcuno di loro lo conoscevo e sapevo che creando l’alchimia giusta potessimo fare qualcosa di importante. Ero sicuro di andare ai playoff, sognavo che si potesse creare qualcosa di unico con la società, con la tifoseria. Quando ho trovato queste situazioni il risultato è sempre stato portato a casa. Siamo all’ultima corsa, la più difficile, la più complicata ed emozionante. Quello che dirò alla squadra è di godersi questi momenti e giocarsela, domani sarà un’altra gara così. Sappiamo che abbiamo un popolo che ci seguirà”.
Ha pensato anche alla prossima partita, visto che si gioca così presto?
“No, mi concentro su una gara alla volta. Domenica cambieremo 6-7 oppure otto giocatori. Ho un gruppo fantastico. Se siamo arrivati fin qui non è stato per un singolo giocatore, ma per 25-28 straordinari che si sono allenati tutti titolari. Questo è il nostro segreto”.
Tramoni ha segnato tantissimo giocando così poco e, insieme con Laurientè, è il giocatore a segnare più velocemente degli altri.
“Lo mettiamo in frigo e lo scongeliamo domani… A parte gli scherzi, Tramoni è un giocatore straordinario, meriterebbe altri palcoscenici, ma non diciamoglielo troppo forte. Se avesse giocato tutte le partite avrebbe vinto la classifica cannonieri. Ho ancora la speranza che, nelle ultime 3-4 partite, riesca a fare qualche altro gol. Lo meriterebbe. La nostra forza è stato questo gruppo, speriamo di fare una grande partita”.
Cosa ne pensa il Frosinone di Bianco?
“Bianco è un allenatore pragmatico che ha fatto quello che doveva fare. Ha avuto tante vicissitudini e nelle ultime partite ha dimostrato il proprio valore, in Serie B a volte ci siamo complicati le gare da soli, ma se facciamo la nostra partita avremo il destino tra le nostre mani”.
Giocare tutte le squadre insieme è un vantaggio?
“Più che altro lascia la testa libera, anche se a volte diciamo che non influisce, la nostra testa ci va verso questi pensieri. Siamo umani”.
Moreo come sta? E Marin?
“Moreo è stato fermo per una botta, ma sta bene perché oggi si è allenato. Anche Lind. Entrambi possono giocare dall’inizio”.
Due parole su Solbakken?
“Aveva bisogno con Meister di capire come giocare, una volta trovato il giusto passo ha sempre giocato, peccato per la pioggia nell’ultima partita. In questi momenti certi giocatori danno tanta serenità che in campo ci può servire. Quando bisogna scegliere è sempre difficile”.
Quindi giocherà con Marin? Questa coppia inedita finalmente si farà?
“O forse giocherà Abildgaard”.