Ottimismo e pazienza possono diventare grandi alleati se l’ambiente resta compatto intorno ai giocatori. Questo è diventato evidente soprattutto nelle ultime settimane e può diventare un valore aggiunto del Pisa, per una moltitudine di motivi.

USCIRE DALLA CRISI – Una crisi nettamente differente rispetto a quella di inizio campionato, quando Maran raccolse 2 punti in 6 partite. D’Angelo è già riuscito a fare meglio, collezionando 5 punti in altrettante gare e questo dovrebbe essere un enorme punto a favore. Guardando infatti il quadro complessivo i nerazzurri hanno già fatto 4 punti in più dello stesso numero di gare disputate a inizio torneo. Il Pisa ha ritrovato brillantezza e consapevolezza, sapendo soffrire un tempo da squadra matura, per poi affondare il colpo. A conti fatto quella di Reggio dev’essere considerata come una sfida diametralmente opposta a quella col Sud Tirol. Lì era stata la squadra del Nord Italia a mettere i bastoni tra le ruote al Pisa che aveva attaccato tutta la partita senza trovare la via del gol. Invece è bastata l’azione giusta a ridare morale a una squadra che, tra episodi e anche un po’ di mea culpa, non era riuscita a vincere dallo scorso 26 dicembre.

IL VALORE AGGIUNTO – Oggi i nerazzurri sono tornati ad allenarsi a San Piero a Grado di fronte a centinaia di tifosi. Ecco perché il valore aggiunto può essere quello della tifoseria. L’ambiente è compatto e tranquillo e quest’anno Pisa ha raggiunto la maturità anche da questo punto di vista. Le critiche sono costruttive, tanto dalla stampa quanto dalle opinioni della piazza e i soliti personaggi che agiscono nell’ombra appaiono ormai solo come un rumore di fondo. Pisa ha già vinto se rapportata all’ambiente, ad esempio, di Reggio Calabria, dove senza un apparente motivo vi sono feroci contestazioni per una squadra al terzo posto in classifica che a inizio stagione non aveva neanche i favori del pronostico. I ‘bubbolii’ arrivano anche a Genova, dove i rossoblù sono secondi, così come a Cagliari. Gli unici tifosi che ci sentiamo di comprendere, nelle contestazioni, sono quelli del Brescia o del Benevento, due squadre che stanno sprofondando in classifica. Se la città continuerà a seguire il lavoro di D’Angelo e compagni, non ci sono limiti alle possibilità e, in Primavera, sarà davvero possibile divertirsi sugli spalti, quando arriveranno i primi caldi e la squadra sarà tornata ad aggredire la classifica, se tornerà ad essere quella della striscia di 14 gare consecutive.

SIBILLI – Una lancia bisogna spezzarla in favore di Giuseppe Sibilli. Il calciatore, in cerca di minutaggio maggiore, era finito nel mirino di altre squadre, tra Frosinone, Venezia e Brescia. Alla fine il suo trasferimento è saltato, con il rischio di finire fuori squadra, ma ancora una volta è stato Luca D’Angelo a sistemare le cose, calmierando la situazione sia nella percezione con l’esterno, sia svelando il retroscena in conferenza stampa che ha messo tutti d’accordo, con il colloquio pacificatorio di San Piero a Grado che ha riportato la situazione alla normalità. E Sibilli ieri, insieme a Touré, è stato il doppio capolavoro del tecnico nerazzurro. Il loro ingresso ha cambiato volto alla squadra e alla partita.

 

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018