Vento contrario e cuore acceso. Una settantina di tifosi nerazzurri alla Domus, tre ko di fila sulle spalle: i nerazzurri cercano una scossa e il risultato.

È una trasferta tosta, e arriva nel momento peggiore. Tre sconfitte consecutive, ma come ha detto Gilardino questa non è una “finale”. È una tappa pesante, certo, in un weekend con poche partite (solo sei, con Napoli, Milan, Inter e Bologna in Supercoppa), ma che potrebbero anche paradossalmente favorire i nerazzurri quando a gennaio le concorrenti alla salvezza si ritroveranno a dove recuperare questi match con una partita in più.

La marcia d’avvicinamento di ieri è tutta nell’immagine dei tifosi all’Ac Hotel. Adesso non è tempo di isolarsi, è tempo di restare uniti, anche quando il vento soffia in senso contrario. Gilardino lo ha anticipato due giorni fa senza girarci attorno, sapendo l’importanza di questo match: “Non c’è nulla da spiegare… credo che sia fondamentale la partita di domenica”. Niente alibi sulle assenze, perché il tecnico vuole un Pisa più cattivo nei dettagli, più lucido negli ultimi metri, più pronto mentalmente. I numeri dei bookmakers come sempre sono contro il Pisa, ma questo lo sappiamo.

E qui entra il tema formazione. Gilardino ha avvisato tutti: “Ho messo tutti sulla corda… è possibile che ci sia qualche novità”. Gli indisponibili restano Cuadrado e Stengs (che dovrebbe tornare a disposizione lunedì), mentre Nzola e Akinsanmiro sono in Coppa d’Africa. In difesa la via più “sicura” resta il blocco Calabresi-Caracciolo-Canestrelli davanti a Semper. Sugli esterni Touré sembra intoccabile, a sinistra Angori se la gioca con Leris. In mezzo Aebischer è un punto fermo, poi ballano le scelte: Marin e Piccinini possono dare esperienza e inserimenti, Vural porta più gamba e strappo, Hojholt è una carta di riserva. Davanti, con l’attacco da ridisegnare, Tramoni resta l’uomo da cui aspettarsi una giocata: “Mi aspetto tanto da lui… è fondamentale per noi”. Accanto a lui le opzioni sono Meister o Moreo, e nel 3-4-2-1 può aprirsi anche uno spazio dal primo minuto per Lorran.

Il Pisa non deve fare il match perfetto. Deve fare il match giusto. Restare squadra, restare dentro la partita, restare agganciato. Cercando anche una vittoria sporca, non importa come arrivi.

Commenti

Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Ex collaboratore de "La Nazione" di Pisa fino a marzo 2025. Scrivo anche per Qui News Pisa e collaboro con Punto Radio.