Ho confrontato tutte le 115 squadre che sono approdate in Serie A dal 1991 ad oggi per capire con quale percentuale le formazioni neopromosse sono retrocessione e con quale invece si sono salvate. L’analisi, con le dovute differenze e particolarità, ha prodotto un dato tutto sommato inaspettatamente positivo, a patto di progettare bene il futuro.
Come noto l’ultima stagione di Serie A disputata dai colori nerazzurri è quella del 1990-91, quando una squadra potenzialmente molto forte e al vertice anche nelle prime giornate, sotto la guida di Lucescu, si accartocciò su se stessa andando in Serie B. Per rivedere il Pisa in A abbiamo dovuto aspettare 34 anni. Ma cosa è successo in queste ultime trentaquattro stagioni?
A inizio stagione le squadre appena salite di categoria vengono quasi sempre viste con sospetto. Spesso si pensa che siano le prime a rischiare la retrocessione, perché considerate meno pronte rispetto alle altre. Ma questa idea non sempre regge: col passare delle giornate, e soprattutto nel finale, capita che proprio queste squadre neopromosse lottino con più grinta delle altre, sorprendendo chi le dava per spacciate.
Partiamo dai primi tre lustri analizzati, dal 1991 al 2005. In queste prime stagioni le squadre a retrocedere per ogni stagione erano addirittura quattro, questo solo fino a quando non accadde la riforma dei campionati che portò addirittura a 6 promozioni in Serie A, ripescando anche la Fiorentina. Da quel momento in poi la Serie A ha prodotto solo tre retrocessioni e tre promozioni dalla categoria inferiore. Nei primi 15 anni, dicevamo, il trend è stato fortemente negativo per le squadre approdate dalla categoria inferiore, con pochi exploit. Il primo ad esempio, è stato il Foggia del 1991-92 di Zeman, capace di salvarsi con il nono posto. Così come lo straordinario Vicenza del 1995-96, che l’anno successivo vinse anche la coppa Italia, salvatosi sempre con il nono posto, o il Bologna 1996-97, giunto addirittura settimo. In questi primi 15 anni il successo più grande lo ha ottenuto il Chievo con il quinto posto del 2001-2002, a un passo dalla Champions League.
Nel 1995-96 ad esempio, tutte e quattro le formazioni neopromosse riuscirono a restare in Serie A. Un fatto ripetutosi anche nel 2006-2007 con Catania, Atalanta e Torino, e nel 2007-2008 post calciopoli, con Napoli, Genoa e Juventus, ad oggi la neopromossa ad aver ottenuto il risultato migliore piazzandosi terza. Non si è mai verificato invece il caso inverso, almeno una o due squadre si sono sempre salvate l’anno successivo a una promozione in Serie A. Anche se guardando i dati delle ultime stagioni, emerge un calo costante nelle prestazioni delle neopromosse a fronte di una maggiore differenza di qualità all’interno del campionato. L’ultima volta che tutte e tre si sono salvate resta comunque proprio la stagione 2007-2008.
Cosa dicono i numeri, in definitiva? Su 115 squadre neopromosse 71 si sono salvate, pari al 61,73% a fronte di 44 retrocessioni, pari al 38.27%. Se il Pisa lavorerà bene e avrà anche un po’ di fortuna potrebbe ottenere la salvezza.
Per concludere invece, statisticamente, quante volte il Pisa si è salvato nella sua storia? Nel 1968-69 i nerazzurri si piazzarono al penultimo posto. Nel 1982-83 arrivò l’undicesimo posto nella prima Serie A di Romeo Anconetani, ancora oggi il miglior risultato a girone unico nella storia rossocrociata. Nel 1985-86 invece arrivò una cocente delusione con la retrocessione con il 14esimo post, mentre nel 1987-88 il Pisa riuscì invece a salvarsi con il tredicesimo posto. Fu l’ultima volta, perché nel 1990-91 arrivò invece l’ultima retrocessione. In sostanza il Pisa si è salvato due volte su cinque. Questa volta andrà meglio? Gli ultimi 34 anni e la solidità della società attuale inducono all’ottimismo.