Il Pisa esce sconfitto ma a testa alta dal “Maradona”. Una prova di carattere, con due reti segnate e diversi segnali incoraggianti nonostante il 3-2 finale, purtroppo però la gara è stata in larga parte rovinata da un furto in piena regola. Ecco gli aspetti più importanti emersi dal match.

IL CAMBIO DI MODULO – Gilardino sceglie un sistema più coperto ed equilibrato, ma capace di colpire. La squadra lo interpreta bene, trovando anche le occasioni contro un Napoli comunque di livello superiore e tenendo molto bene il campo, a tratti mettendo in forte difficoltà la squadra di Conte. Gilardino lo aveva provato tutta la settimana, insieme a un 3-4-1-2, ma alla fine ha scelto tornare alle origini del suo credo tattico.

GLI EPISODI ARBITRALI CHE HANNO ROVINATO IL MATCH – Pesanti, pesantissimi gli episodi arbitrali che hanno rovinato questa partita. Cominciamo dal rigore negato a Leris nel primo tempo pesa. L’arbitro punisce un tocco di mano che da regolamento non è sanzionabile, ignorando un pestone evidente di De Bruyne. Decisione che lascia dubbi e alimenta le recriminazioni. C’è anche un rigore su Akinsanmiro con un fallo grosso come una casa di Di Lorenzo, ma la terna e il var non hanno brillato nella serata del Maradona. L’arbitro era posizionato benissimo e il var anche in questo caso sarebbe potuto intervenire per aiutare l’arbitro, con una sala di varristi e arbitri internazionali, ma ciò non è accaduto. Ci chiediamo se questo non sia “wrestling” a favore del più grande che fa la voce grossa, ma qualcuno deve tutelare anche il Pisa. Altrimenti la Serie A è una farsa.

LA CRESCITA DI AKINSANMIRO – Akinsanmiro è stato il migliore in campo del Pisa al “Maradona”. Ha giocato con personalità, prendendosi responsabilità in mezzo al campo contro un centrocampo di grande livello come quello del Napoli. Ha recuperato molti palloni, spezzando il ritmo degli avversari e rilanciando l’azione con precisione. In fase offensiva si è fatto vedere con una conclusione dal limite che ha impegnato Meret, la sua fisicità e la capacità di leggere le situazioni lo hanno reso un punto di riferimento per i compagni. Ha mostrato qualità tecniche notevoli e una crescita sorprendente in pochissimo tempo. Con prestazioni così sta iniziando a diventare difficile immaginare il Pisa senza di lui titolare.

SI SBLOCCANO I GOL – Nzola dal dischetto e Lorran all’esordio hanno riportato il Pisa in partita. Due reti che segnano lo “sblocco” tanto invocato da Gilardino e dagli addetti ai lavori e che possono anche essere un punto di partenza per affrontare la lotta alla salvezza.

BENE LA MENTALITA’ – Tre reti incassate potrebbero ingannare contro i campioni d’Italia. Canestrelli è stato sfortunato e ingenuo, Semper poco reattivo su Spinazzola, ma al di là della sconfitta, il Pisa ha mostrato compattezza e spirito. Le parole di Gilardino e la prova di giocatori come Leris, Nzola e i subentrati Lorran e Angori ci stanno facendo vedere che il gruppo è in crescita. La strada per la salvezza passa da questa mentalità.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Ex collaboratore de "La Nazione" di Pisa fino a marzo 2025. Scrivo anche per Qui News Pisa e collaboro con Punto Radio.