Dalla sala stampa di San Siro il tecnico nerazzurro ha commentato il match. Di seguito le sue parole:
Gilardino a Sky: “Ci credevamo io e i ragazzi e l’abbiamo dimostrato. devo dire solo bravi alla squadra. Dopo un primo tempo normale abbiamo fatto un secondo tempo con personalità e coraggio. C’era la volontà di venire a Milano e giocarsi la partita. Avevamo la partita in pugno, ma ci portiamo a casa questo grande punto. Per me è una grandissima iniezione di coraggio. Dedichiamo questo punto ai tifosi che non sono potuti venire. Siamo stati efficaci dal punto di vista tattico. Abbiamo fatto bene entrambe le strutture e cambiare sia all’inizio che in corsa è stato determinante. Dobbiamo continuare a pensare positivo, a lavorare e ad aver fiducia. E’ l’unica medicina che conosco. E’ vero che contro squadre di alta classifica stiamo facendo bene, ma anche con il Verona o l’Udinese abbiamo trovato difficoltà e dobbiamo migliorare nella struttura. Quando incontriamo squadre con pochi bassi non è semplice. In questa squadra ci sono ampi margini di miglioramento. E’ vero che anche quando abbiamo giocato anche a Napoli o a Bergamo abbiamo fatto partite di sostanza. Sappiamo che dobbiamo fare questo tipo di campionato, ne ero e ne siamo a conoscenza. Da neopromossa ogni partita va affrontata. Sia in casa che fuori. Normale che avevamo la partita in pugno a poco dalla fine contro la capolista, per noi è una iniezione importante di fiducia e coraggio. Dobbiamo tenere la testa alta, perché giovedì avremo un’altra partita contro la Lazio in casa. E’ una squadra giovane per la categoria, tanti giocano in Serie A solo da quest’anno”.
Gilardino in sala stampa: “Non so se sono più arrabbiato per il risultato o felice per la prestazione dei ragazzi. Se ci avessero detto che avremmo fatto una partita del genere con la prima in classifica non ci avremmo creduto. Devo dar merito ai ragazzi di aver fatto una partita importante. Siamo cresciuti nel secondo tempo con il possesso palla. Dispiace naturalmente per i tanti tifosi che non sono potuti venire, le tante famiglie e i bambini e dedico a loro questa prestazione. Devono rimanere vicini ai ragazzi. Devono darci una mano in casa a Pisa giovedì sera, sarà fondamentale. Avevamo voglia di fare una partita di personalità e coraggio, mettendoci al servizio della squadra. quando c’è grande disponibilità in fase difensiva è così. Giovanni Bonfanti ha fatto un ottimo primo tempo, poi ho voluto rischiare qualcosa in più con Juan. In queste settimane e questi mesi ho dovuto preservarlo negli allenamenti e nel minutaggio delle partite. Mi auguro di averlo a disposizione con maggiore minutaggio. Considerando che la vera sfida è stata la partita col Verona, poi abbiamo affrontato tutte squadre di metà e altissima classifica non è semplice per nessuno scardinare un blocco basso con il Verona. Molto probabilmente accadrà anche con la Cremonese. Ci sono margini di miglioramento e creare più presupposti per creare più occasioni in fase offensiva con queste squadre. Dopo 20 minuti ho dovuto cambiare qualcosa nella struttura difensiva, l’idea era di far condurre Tomori e De Winter poi ci siamo messi a tre con una mezzala. Potevamo farcela, la sensazione era quella. Dobbiamo soffrire. Quando mancano quattro o cinque minuti di recupero queste partite rischi che finisca male la partita. In campo non potevo esserci, ma sono felicissimo del punto. Sull’arbitro? La regola degli uomini davanti al portiere. Se si possono lasciare tre o quattro uomini davanti al portiere forse dobbiamo costruire degli schemi”
Cuadrado in sala stampa: “Sono un po’ rammaricato perché dopo aver ribaltato il risultato a noi ci fa arrabbiare un po’ perché avevamo fatto un grande risultato a Milano contro una grandissima squadra. Questo ci deve insegnare che dobbiamo imparare da queste situazione i piccoli dettagli. Se fossimo stati più attenti su calcio d’angolo ora saremmo stati più felici, ma questo pareggio ci deve dare fiducia con la personalità mostrata nel secondo tempo. Dobbiamo crederci. Abbiamo fatto grandi prestazioni. Piano piano arriviamo a un grande atteggiamento. Il mister mi ha detto di battere il rigore e c’era la possibilità e avevo già in testa di poterlo tirare. Grazie a Dio ho fatto gol. I fischi? Prendo la mira e tiro. Stasera è andata bene. In nazionale ne tiravo di più. In carriera non ne ho tirati molti”.
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