Poco fa è stata presentata l’ultima “locandina social” per introdurre Sassuolo-Pisa. Le grafiche della società nerazzurra stanno diventando un piccolo marchio riconoscibile anche fuori città. Chi segue i profili ufficiali vede subito che il club ha scelto da tempo una linea visiva precisa, curata, diversa da tutto il resto della Serie A.
Ormai è chiaro, il Pisa trasforma ogni partita in un poster: dal calcio balilla creato per la gara con l’Udinese alle grafiche in stile francobollo usate per presentare la trasferta di Napoli. Senza contare ciò che era stato fatto con la Cremonese, quando la partita si è trasformata in una finta schedina del vecchio Totocalcio. E oggi è appena stata presentata la nuova grafica dedicata al match di lunedì sera, Sassuolo–Pisa, che simboleggia il valore identitario di questa partita per entrambe le squadre.
L’idea è sempre la stessa: creare un’immagine forte, immediata, che identifichi le due squadre e la gara in oggetto. Ogni partita ha uno stile proprio, un colore, un dettaglio che la rende unica. Non sono semplici post sui social: sembrano oggetti da collezione, pensati come piccole opere che accompagnano tifosi e contenuti del club.
Dietro a tutto questo lavoro c’è Francesco Cecchi, social media manager del Pisa. Di lui abbiamo già parlato al termine dello scorso campionato, se volete approfondire, ecco la sua “scheda”. Tra grafiche, video, montaggi, contenuti pre-partita e un’estetica sempre più precisa, Cecchi è diventato uno dei punti fermi della comunicazione nerazzurra. Un ruolo che interpreta con naturalezza, seguendo l’evoluzione dei social e dando al club un’immagine moderna.

Per Francesco Cecchi, il social media manager del Pisa, è una vera e propria sfida, come da lui stesso annunciato sui propri profili: “Una delle sfide più stimolanti di questa stagione è realizzare per ogni partita del Pisa SC una locandina unica – aveva scritto a inizio stagione – L’immaginario scelto è quello degli anni ’90, sia nello stile grafico, sia negli elementi che compongono le locandine come francobolli, calcio-balilla e altri dettagli iconici. La scelta non è casuale: il Pisa manca dalla Serie A dal 1991, e l’obiettivo è creare un ponte con quegli anni. Per i tifosi più grandi, riattivando ricordi ed emozioni di quel periodo; per i più giovani, offrendo un’occasione per scoprire quell’epoca e sentirla più vicina. Anche il momento della pubblicazione segue questa logica: le locandine non escono il giorno della partita come semplici matchday poster, ma all’inizio della settimana, diventando un vero strumento per annunciare la vendita dei biglietti e ricreare quell’attesa che negli anni ’90 si viveva vedendo i poster affissi in città. All’epoca infatti i social non esistevano e per sapere quando giocava il Pisa bisognava leggere i giornali o guardare le locandine stampate e distribuite in giro per la città. Le grafiche ricordano spesso stili di altre epoche, ma vengono riadattate all’avversario e al momento della stagione. È un modo per dare un tono riconoscibile alle giornate di campionato, aumentando l’impatto della comunicazione e coinvolgendo chi segue il club ogni giorno”.



