La prima vittoria in Serie A dopo 34 anni fotografa un Pisa solido, organizzato e in netta crescita. Il match report ufficiale della Lega Serie A racconta una partita in cui i nerazzurri hanno vinto sia nel punteggio, sia nei dati chiave: precisione, intensità, equilibrio tattico e capacità di trasformare i momenti. Vediamo i numeri del match.
PISA PIU’ CONCRETO – Nonostante il possesso palla inferiore (40,2% contro 59,8% della Cremonese), il Pisa ha prodotto di più. Stessi tiri totali (13-13), ma con 6 conclusioni nello specchio contro le 3 degli ospiti. Una differenza che pesa: Gilardino ha costruito una squadra capace di essere efficace anche senza il pallone, colpendo nei momenti giusti e difendendo con intelligenza. Il dato sui cross riusciti (14 su 26, 54%) racconta di una squadra molto più precisa rispetto alla Cremonese (6 su 27, 22%), e l’azione del gol nasce proprio da un traversone perfetto di Tramoni per Touré.
IL LAVORO SENZA PALLA – Il Pisa ha vinto la sfida dell’aggressività. I recuperi sono stati 68 contro i 50 avversari, segno di una pressione costante e organizzata. Touré ne ha firmati 11 da solo, Aebischer 10: due dati che spiegano bene il dominio del centrocampo nerazzurro.
DOMINIO SUL PIANO ATLETICO – Sul piano atletico, il Pisa ha coperto 118,7 km, più della Cremonese (117,7). Touré ha percorso 11,879 km, seguito a ruota da Aebischer (11,837) e Canestrelli (11,343). L’intensità di corsa è stata altissima: 24,1 km “in run” e 2,93 km in sprint. Touré è stato anche il giocatore più incisivo in termini di presenza costante nelle due fasi, correndo quasi 12 km con il 45% del tempo a ritmo medio-alto.
VERTICALITA’ E RISCHIO – Gilardino ha impostato una squadra più diretta rispetto alle ultime uscite. L’indice di verticalità di Semper (4.63) è il più alto in campo: il portiere non ha rinunciato mai a giocare lungo per Nzola e Moreo, saltando la prima pressione.
Calabresi (54,07%) e Moreo (54,17%) sono i due giocatori con il più alto indice di rischio passaggio, a dimostrazione di un Pisa più coraggioso e verticale, ma anche di due giocatori con attributi caratteriali importanti.
PRECISIONE E LUCIDITA’ – Pur con meno passaggi complessivi (207 riusciti contro 445), il Pisa ha mantenuto una buona precisione (79%). Aebischer è stato il riferimento tecnico, con 88% di passaggi riusciti e 14 palloni giocati in avanti, mentre Vural e Touré hanno dato qualità nel fraseggio corto.
I MIGLIORI SECONDO LE STATISTICHE – Touré: gol, 3 tiri, 11 recuperi, 3 passaggi chiave. Uomo ovunque, simbolo della svolta. Aebischer: 88% di precisione nei passaggi, 10 recuperi, 11,8 km percorsi. È la mente tattica. Semper: 3 parate decisive e il clean sheet del riscatto. Tramoni: 100% di precisione nei passaggi, 1 assist e l’azione che decide il match.



