Nonostante le attuali attenzioni mediatiche nazionali e i 2,1 milioni di euro con cui il Pisa lo ha rilevato dal Palermo, Lorenzo Lucca a Pisa è arrivato in sordina. Silenzioso, concentrato, intelligente, il ragazzo si è fatto ben volere subito dall’ambiente e ha lavorato a testa bassa. Il tam tam mediatico e social è ormai rumorosissimo e spinge a riflettere. Di seguito infatti una serie di commenti, liberamente tratti dai social, per arrivare a una breve riflessione finale…

“2 milioni per Lucca? Potevamo spenderli per Donnarumma o Pettinari”. “Bermi Marconi”. “Ha segnato solo una decina di reti in Serie C e vogliamo basare il nostro attacco su di lui? Non scherziamo”. “Sostituire Marconi con Lucca? Sono impazziti?” “Lucca chi?”. “Due amichevoli, zero gol. 2 milioni buttati”. “Ecco, siamo stati asfaltati dal Cagliari, ma dove vogliamo andare?”. “Lucca qui, Lucca là, ma intanto l’attacco si regge su Sibilli, con la Spal c’era solo lui in campo”. “Ditegli di cambiare cognome, Lucca non si può sentire”. “Lucca Toni”. “Luccaku”. “Lucca-Marconi 2-0”. “Lucca bomber!” “Lucca in nazionale under 21”. “Lo vuole l’Inter!” “Lo vuole la Fiorentina”. “Lo vuole la Juve!” “Lo vuole il Milan”.  “Ecco, lo sapevo, a gennaio ce lo portano via”. “L’abbiamo già venduto”. “Scappano col malloppo”. “Mancini lo vuole in nazionale!” “Lucca ai Mondiali di Qatar 2022!” “Campioni del Mondo!”

Dall’anonimato alla psicosi, il passo è breve. Lorenzo Lucca, nel bene e nel male, è diventato il centro dei discorsi delle ultime settimane, a Pisa, ma anche nel resto del Paese. E pensare che all’inizio, quando la società lo voleva, aleggiava anche un certo scetticismo, anche sulla scelta di affidargli il peso di tutto l’attacco, a fine mercato. Invece ad avere ragione è stato proprio il Pisa, con buona pace di chi aveva già bollato come una lacuna gravissima il reparto offensivo, qualcosa da gestire fino a gennaio. Adesso addirittura qualcuno lo vorrebbe già impacchettato e venduto alla big di turno. Peccato che dal suo arrivo siano passati solamente un paio di mesi, ma per cose dette in un senso e in un altro sembra passata una vita. La cosa migliore però sarebbe vivere più rilassati le prestazioni di un ragazzo di 20 anni che sta cercando di sfondare nel mondo del pallone, sedersi e godersi un grande momento per il Pisa, che sta facendo sognare come mai prima d’ora. Le attenzioni però sono un bene, sia per il Pisa, sia per l’ambiente, sia anche per lo stesso giocatore che la società non lascerà andare certo così facilmente, dopo il suo investimento iniziale. Proprio gestire le attenzioni è un passo importante per diventare grandi, altrimenti è giusto rimanere piccoli. L’importante è non farsi lasciare trascinare dal trenino mediatico di queste ultime settimane, prendendo semplicemente ciò che emerge come quello che è.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018