Dalla sala stampa dell’Arena Garibaldi il tecnico Rolando Maran anticipa i temi della sfida di domani pomeriggio tra Pisa e Reggina. Di seguito le sue dichiarazioni.

Partita importantissima, siamo solo alla quinta giornata, ma sia per lei che per il Pisa, c’è bisogno di fame di vittoria.

“Diventa importante per il momento che stiamo passando. Dopo un inizio così viene normale che una partita come questa sia importante per noi. Dobbiamo svoltare dopo una parentesi negativa in cui abbiamo fatto anche un passo indietro. Dobbiamo riscattarci facendo punti in modo forte e deciso”.

Cosa è successo dopo il novantesimo a Bolzano, quando è rientrato negli spogliatoi?

“Parto dal novantesimo della partita scorsa. Sono andato via dal campo perché ero un po’ nervoso. E ho imparato che in certi momenti è meglio chiedersi in uno stanzino dando un cazzotto a una porta. Mi è dispiaciuto perché avrei voluto essere lì davanti alla curva e non l’ho fatto. Sono uno che ci mette sempre la faccia e lascio alla squadra gli onori della ribalta. Ho pensato a nascondermi per un discorso di proteste, col senno di poi sarei stato lì con la squadra. Il mio carattere è questo e lo conoscono ben tutti, serve anche questo. Stavo già pensando alla Reggina”.

Che settimana è stata? Ha visto dei giocatori mentalmente diversi?

“Abbiamo cambiato qualcosa durante la settimana, cercando nell’atteggiamento di soddisfare i tifosi. Sono convinto che, se saremo compatti, riusciremo a centrare il risultato. In questo periodo dovevamo vivere alcuni passaggi necessari. Ho visto un segnale forte e deciso da parte dei ragazzi. Dobbiamo conquistare la fiducia di chi ci sostiene e dobbiamo far sì che questo blocco unico sia vincente”.

Come sta Esteves?

“Speriamo dalla settimana prossima che si possa riaggregare al gruppo e non lavorare più singolarmente”.

Lunedì c’è stato un confronto a San Piero a Grado

“E’ diventato un momento difficile. Le motivazioni ormai le abbiamo sviscerate, c’è da far legna. Il modo migliore per approcciarsi con la tenacia e la giusta cattiveria agonistica è quello di essere compatti. Bisogna fissare aspetti diversi importantissimi. E’ stato uno spunto per dare qualcosa di forte e che sta nascendo. Vogliamo cominciare un campionato diverso. Il calo dell’ultima partita non doveva esserci. Gli episodi non devono pesare così tanto. Se noi ci abbattiamo non facciamo che danneggiarci”.

Il lavoro è stato prezioso dal punto di vista mentale?

“Se togliamo quella mezzora vissuta contro il Sud Tirol, in cui ci siamo fatti abbattere e non dovrà più accadere, la squadra ha sempre dimostrato crescita. Ora dobbiamo tramutare tutto in campo, con continuità. E’ un tasto che questa settimana è stato toccato in maniera forte. Dobbiamo essere forti, sfacciati e decisi. Non dev’essere un alibi aver subito 5 rigori in quattro partite, dobbiamo essere arrabbiati e affamati”.

Come ha accolto la designazione arbitrale di domani?

“Dobbiamo avere grande fiducia e lasciarlo arbitrale, dev’essere messo nelle condizioni di arbitrare serenamente. Non dobbiamo quindi alzare i toni ed essere collaborativi. Domenica, ripeto, sono corso via per evitare di incappare in proteste che potevano danneggiarci. Ecco perché dobbiamo essere di sostegno alla terna arbitrale”.

Può essere uno stimolo in più affrontare la capolista?

“Ci deve stimolare assolutamente, le partite si giocano per 100 minuti e abbiamo dimostrato di concedere poco, ora dobbiamo concedere ancora meno”.

Inzaghi ha detto che il Pisa è la peggior squadra che poteva affrontare. Ha anche detto che la Reggina punta alla salvezza.

“La realtà non è quella che dice, non è da salvezza la Reggina. Ha inserito tanti giocatori di categoria e la sua partenza dimostra che la conoscenza del campionato aiuta. Sappiamo chi troveremo di fronte al di là della pretattica di chi vuole nascondersi giustamente anche un po’. Possiamo ribattere colpo su colpo e dobbiamo avere fiducia in quello che dobbiamo fare”.

Pensa di cambiare la linea difensiva? L’intesa a che punto è?

“Abbiamo cambiato già 5 linee difensive diverse. L’obiettivo dev’essere dare sostanza al lavoro della settimana. Le risposte sono sempre diverse e avevo bisogno di capire dove intervenire. Ora abbiamo tutti le idee più chiare. In questa settimana ho visto tanti progressi. Dobbiamo sempre fare i conti con qualche defezioni, non abbiamo ancora Torregrossa e Caracciolo, poi si è fermato anche De Vitis. Non dobbiamo aver paura di niente per i progressi che abbiamo ottenuto”.

Cohen lo convocherà?

“Ci sono delle trattative in corso, quindi preferiamo non convocarlo”.

Commenti

Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018