Nel corso della puntata numero 103 di Finestra sull’Arena – la prima in studio dopo il lockdown per l’emergenza Covid-19 – è intervenuto telefonicamente Antonio Montella, ex attaccante del Pisa SC nelle stagioni targate Gennaro Gattuso; con lui si è parlato di quelle stagioni trascorse in maglia neroazzurra e dell’attuale momento che sta attraversando il calcio italiano. Rivedi la trasmissione e rileggi le parole di Antonio Montella.
Riportiamo di seguito gli estratti salienti del centravanti attualmente in forza all’Aprilia.
Ciao Antonio, alla fine sei tornato ad Aprilia.
Aprilia è la squadra del mio paese, la squadra che mi ha lanciato nel calcio che conta e dove sono tornato già due volte; adesso sto valutando situazioni anche extra calcistiche, deciderò nei prossimi mesi cosa fare da grande ma comunque non abbandonerò del tutto il mondo del calcio.
Impossibile non chiederti due parole sulla vittoria della Coppa Italia del Napoli allenato dal tuo ex allenatore Gattuso
Sono felice per Gennaro Gattuso che il Napoli abbia vinto la Coppa Italia, oltretutto sono tifoso degli azzurri e questo successo per certi versi lenisce un poco il dolore del mister per il recente lutto che lo ha colpito. Con lui mi sono sempre trovato assai bene, aveva capito che potevo dare molto subentrando a partita in corso ed effetti soprattutto in serie C riuscii a realizzare goal importanti.
Il calcio è ripartito, anche se i dilettanti sono rimasti al palo. Dove può arrivare il Pisa da qui a fine campionato?
Dove c’erano più interessi economici il calcio è ripartito, dove non c’erano questi interessi si è deciso di fermare tutto … il Pisa ha dimostrato di essere una squadra solida che anche in un torneo difficile come è la serie B riesce a ritagliarsi uno spazio importante; la classifica è ancora molto corta e c’è ancora da fare attenzione, ma credo che i neroazzurri abbiano tutte le carte in regola per ottenere il mantenimento della categoria.
Una classifica ridotta ancora all’osso in quanto a distacco tra le varie squadre, non credi?
Dopo tre mesi di stop forzato è normale che alcuni valori si possono livellare e che una classifica già corta possa subire variazioni anche inaspettate. La forbice fra le squadre di alta e di bassa classifica si è notevolmente ridotta in questi ultimi anni, ecco perché si deve tenere sempre la soglia dell’attenzione alta. Al Pisa auguro di consolidarsi in categoria, per poi provare con il tempo ad inserirsi nella lotta per la promozione in serie A. Tiferò per la salvezza del Pisa.
Hai del rammarico per non esserti giocato a pieno titolo quel campionato di Serie B, considerando che eravate costretti e forzati a non allenarvi per la situazione che si era venuta a creare con i Petroni?
Quell’estate folle, quelle situazioni societarie che ben conoscete hanno condizionato non poco quel campionato di serie B, per certi versi la nostra retrocessione era un qualcosa di scontato. Mi ero conquistato la cadetteria con le mie forze e purtroppo situazioni esterno al terreno di gioco non hanno permesso di giocarcela come ci meritavamo : questo è il rimpianto più grande che ho per quel che riguarda la mia esperienza a Pisa.
Il tuo ricordo più bello in maglia neroazzurra?
Il goal segnato a Pontedera contro il Tuttocuoio, entrai dalla panchina quando perdevamo 1 a 0 ed all’ultimo respiro segnai il goal vittoria. E poi è impossibile non commuoversi ripensando alla finale play off contro il Foggia, a quella vittoria che regalò una grandissima gioia a tutta la città : vincere un campionato a Pisa non è una cosa banale e ti resta dentro tutta la vita.
Un ascoltatore ci chiede del tuo goal del pareggio segnato nel finale della gara contro la Lupa Roma
Una rete significativa, oltretutto segnata nello stadio di Aprilia, a due passi da casa mia. Pensate che giocammo il 22 dicembre e che tornai a Pisa con la squadra perché mister Gattuso la mattina successiva voleva fare il brindisi di Natale con tutti i giocatori presente ; dopo il brindisi ritornai ad Aprilia …
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